Recensione: Demo 2003

Di Alberto Fittarelli - 15 Novembre 2003 - 0:00
Demo 2003
Band: Rising Moon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
82

Le tentazioni melodiche sono state protagoniste anni fa della scena estrema italiana, specialmente intorno alla metà degli anni ’90: si viveva, musicalmente parlando, intorno alle prodezze dei primi Dark Tranquillity ed In Flames, e più in generale si guardava attentamente a Goteborg per cercare di trovare disperati sbocchi creativi ad uno stile, il death metal, che sembrava aver perso del tutto i suoi punti di riferimento, almeno per quanto riguarda il nostro continente. Ricordo di aver sentito diversi acts, in quegli anni, copiare spudoratamente (in Italia e non) l’inimitabile proposta degli svedesi, senza cercare una propria via e condannandosi quindi a sparire in pochissimo tempo.

Ma ricordo anche di aver sentito già ai tempi il nome dei Rising Moon, e di averlo immediatamente associato a qualcosa di nuovo, ad una ventata di aria che, se non del tutto fresca, dimostrava perlomeno quella creatività cercata come pepite nel fango dai vari gruppi; beh, a sentire questo Demo 2003 posso finalmente dire di non essermi sbagliato. Le coordinate musicali della band sono quelle di musicisti che hanno saputo prendere il meglio del filone succitato e fonderlo con tendenze decisamente più malinconiche, prese spesso da Paradise Lost (quelli di una volta) e Katatonia: l’influenza degli svedesi sulle ritmiche medio-lente in 4/4 è davvero pesante, specialmente nella prima Death’s Colors, e va a riempire in maniera perfetta un riffing che si apre spesso a melodie più “solari”. Davvero encomiabile la prova vocale di Angelo DeInnocentiis, uno screaming molto personale e vario, con una timbrica che farebbe invidia ad Anders Fridèn in più di un episodio.

La seconda traccia, They are as us, è la più veloce del lotto: una batteria che velocizza la propria marcia, suonata in modo preciso e, pur senza grandi voli pindarici, pulito da Carmine d’Annibale; ed le solite ottime armonie di chitarra, qui forse un po’ involute rispetto a quanto si poteva sviluppare, ma sempre di alto livello. E continuiamo il track-by-track, inevitabilmente, con la terza Grind Out: dove nella precedente song era la velocità in sè a caratterizzare la composizione, qui siamo di fronte a classico pezzo che non sarebbe dispiaciuto agli In Flames di “Colony”. La ritmica è stavolta rocciosa ed articolata, i riffs più serrati e ben supportati anche dal basso di Nicola Paolucci, e le soluzioni melodiche vanno a ricoprire un ruol minore rispetto a caratteristiche come la potenza del suono.

Suono che probabilmente non poteva essere valorizzato meglio, dato che il gruppo ha fatto le cose in grande, avvalendosi degli Outer Sounds Studios di Giuseppe Orlando (Novembre): ed il risultato rasenta davvero la perfezione, dato che non vi è una sola sbavatura e che la pulizia di ogni singola nota è curata con la massima attenzione… queste sono le cose che trasformano un buon demo, musicalmente, in un ottimo prodotto, del tutto appetibile per delle label che, si sa, richiedono ai gruppi la massima professionalità. Come non chiudere poi la descrizione del demo citando la splendida Almost Insignificant, il pezzo più malinconico, atmosferico del dischetto: qui si fanno notare anche delle eteree tastiere, nulla che salga in primo piano a disturbare le armonizzazioni delle chitarre; ed una voce femminile altrettanto impalpabile. Tempi lenti, uno screaming ancora più angosciato e riffs di primissima qualità.

Questo è un demo che può quindi portare la band ad un risultato discografico immediato, se saprà valorizzarlo: dimostrazione di come si allarghi sempre più il divario tra le bands che, in Italia, restano ferme alle autoproduzioni che ci caratterizzavo negli anni passati e chi, invece, concepisce il proprio demo come un primo passo sul mercato discografico, con tutto ciò che comporta. Se si sa di avere otime qualità musicali, perchè non farle notare rendendole al meglio? I Rising Moon l’hanno capito, ora speriamo che una buona label li noti in fretta.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Contatti:

URL: www.risingmoon.it
E-MAIL: risingmoon@tin.it

Tracklist:

1. Death’s colors
2. They are as us
3. Grind out
4. Almost insignificant

Ultimi album di Rising Moon

Band: Rising Moon
Genere:
Anno: 2003
82
Band: Rising Moon
Genere:
Anno: 2001
80