Recensione: Destruction Time Again!

Di Stefano Risso - 9 Luglio 2006 - 0:00
Destruction Time Again!
Band: Loch Vostok
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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60

Due anni dopo il debutto registrato con
Dark Logic,
gli svedesi Loch Vostok proseguono la strada inaugurata con il primo
lavoro con questo Destruction Time Again!, che rappresenta la
logica prosecuzione di quanto fatto dai nostri due anni fa, all’insegna della
contaminazione fra spunti melodici prog e graffianti inserti metallici ad
appesantire un po’ il tutto.

E come due anni fa ci ritroviamo dinnanzi a un dischetto ben suonato e ben
prodotto ma che alla fine non lascia molto dopo il suo passaggio. Se ad un primo
ascolto si può rimanere favorevolmente colpiti dalla facilità con cui i Loch
Vostok
passino ad esempio da partiture prog di una certa eleganza a
energiche cavalcate thrash metal, al secondo giro tutte le soluzioni compositive
dei nostri vengono meno mostrando una povertà di idee e di personalità a volte
preoccupanti. Tralasciando le indiscutibili doti esecutive dei nostri (ormai
requisito minimo per chi voglia suonare metal nel 2006, a mio avviso) i Loch
Vostok
non vanno molto oltre dal carpire le qualità migliori dei propri
gruppi preferiti, modellarle e inserirle nel contesto degli undici brani che
compongono Destruction Time Again!, cosa che peraltro hanno svolto
anche egregiamente e con un certo gusto.

Le influenze musicali possono benissimo guidare il percorso musicale di una
band, non si richiedono innovatori ogni giorno, ma quando queste sono prossime a
una semplice azione di copia/incolla senza aggiungere uno stralcio di tocco
personale allora il discorso cambia eccome. Tutto questo “panegirico” per dire
che il lavoro in questione è un prodotto che risulta anche piacevole, non
impegnativo, con quella giusta dose di variabilità dei brani da non permettere
quasi mai di calare il livello d’attenzione; brani dinamici, potenti e melodici
al punto giusto, scolastici ma ma mai banali, sorretti da una band eclettica e
camaleontica. Purtroppo per i Loch Vostok il disco è carino perchè dai
gruppi a cui attingono è difficile riuscire a produrre qualcosa di scadente,
quindi la riuscita del lavoro non è tanto attribuibile alla sensibilità
artistica dei nostri, ma più che altro al buon gusto con cui i ripetuti richiami
sono stati assemblati nelle canzoni. Linee melodiche ariose e (brevi)
divagazioni strumentali alla Dream Theater, un pizzico di Nevermore
e di sano thrash alla Metallica dei bei tempi andati, l’immancabile tocco
swedish thrash/death (poteva mai mancare questo?) e svariate altre assonanze,
arrangiamenti tastieristici curati e una buona versatilità vocale fanno da
tessuto connettivo tra i vari frangenti che caratterizzano i brani, andando a
delineare un mix sonoro piacevole ma poco longevo.

Un disco che si attesta comunque sulla sufficienza, dal momento che
Destruction Time Again!
non è l’album che stravolgerà le vostre
concezioni musicali, ma che per cinquanta minuti abbondanti vi terrà compagnia,
riuscendo in parte a far rivivere le emozioni provate durante l’ascolto dei
vostri beniamini citati sopra. Il che non mi sembra poco.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Humanitix (mp3)
  2. Rebound
  3. Jonestown Slumber Party
  4. Xerox Nation
  5. Autumn Lord
  6. Destruction Time Again
  7. Symbiosis
  8. Falself
  9. Talk
  10. True Deceiver
  11. Gestalt

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