Recensione: Divided You’ll Stand and United You’ll Fall [EP]

Con “Divided You’ll Stand and United You’ll Fall”, gli Shining confezionano un EP che, pur nella sua natura “secondaria” di raccolta di B-side e cover, riesce ad avere la sua personalità all’interno della loro discografia. Registrato durante le stesse sessioni del controverso e omonimo “Shining” (2023), questo lavoro si pone come una sorta di rito catartico, un atto necessario per lasciarsi alle spalle gli ultimi tre anni. Lo stesso Niklas Kvarforth ha dichiarato: “Stiamo pubblicando queste canzoni per riuscire a lasciarci alle spalle gli ultimi tre anni, cosa necessaria per poter affrontare a pieno la creazione del prossimo disco”.
Il disco ha l’aspetto e il suono di un collage emotivo, frammentario e impulsivo, dove la sofferenza “urlante” è l’unico collante. È un flusso ininterrotto di disagio e frustrazione che non cerca comprensione, ma si limita a esistere, nudo e crudo, senza mediazioni. Il punto di forza dell’EP è proprio nella sua varietà: sei brani che si muovono tra registri e intenzioni differenti, ma che condividono la stessa aura disturbante e ferita, siano questi gli inediti, siano le cover. Tre infatti sono i derivati scartati dell’album “Shining”, ma tutt’altro che riempitivi. Al contrario, conservano tutta la carica emotiva e la spontaneità tipica del più recente modo di intendere il songwriting da parte della mente della band, Kvarforth, segno che la loro esclusione dal disco precedente non è stata dettata dalla qualità, ma da esigenze di coerenza narrativa.
A completare la tracklist ci sono tre cover, scelte con cura chirurgica: “Crawl Across Your Killing Floor” dei Danzig, “Pick Up the Bones” di Alice Cooper e “Wolverine Blues” degli Entombed. È proprio nella rivisitazione del brano dei Danzig che gli Shining sembrano trovare la sintesi perfetta tra omaggio e reinvenzione. La band suona ispirata, compatta e regala una delle migliori performance dell’intero EP. L’approccio è viscerale, ma anche lucido e dimostra come, anche su materiale non originale, la band sappia imprimere la propria inconfondibile firma. Musicalmente, si conferma l’evoluzione già evidente da alcuni dischi a questa parte: meno black metal tinto di tradizione e più dark rock, più rabbia che dolore, più forma-canzone che astrazione sonora. È un passaggio che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che mostra invece una maturazione coerente e ben calibrata.
“Divided You’ll Stand and United You’ll Fall” è un EP godibile, solido e con grande dignità all’interno del percorso discografico dell’attuale ‘era compositiva’ della band di Halmstad. Nonostante la sua natura di “intermezzo”, dà comunque la sensazione di essere una nuova, importante testimonianza. Con gli Shining si ha sempre l’impressione che ogni disco possa essere l’ultimo, l’ennesimo colpo di coda di una creatura destinata a consumarsi nel proprio stesso dolore. Ma finché escono dischi coerenti artisticamente, possiamo solo ringraziare che questa straordinaria band esista ancora e che, nonostante tutto, continui a suonare.