Recensione: Easter is Cancelled

Di Luca Montini - 27 Gennaio 2020 - 0:00
Easter is Cancelled
Band: The Darkness
Etichetta: Cooking Vinyl
Genere: Hard Rock 
Anno: 2019
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Tra i dischi da recuperare del 2019 da poco concluso, il ritorno sulle scene dei The Darkness col loro “Easter is Cancelled”. In tanti ricorderanno la band britannica, fosse soltanto per quel “Permission to Land” che nel lontano 2003 fu in grado di riportare l’hard rock in heavy rotation su MTV, strizzando l’occhio ai mostri sacri del genere, tra falsetti, assoli e tutine attillate. Il successo planetario arriva però troppo in fretta e già dai tempi del successore “One Way Ticket to Hell… and Back” (2005) la band attraversa un grande momento di crisi, con il carismatico frontman Justin Hawkins in riabilitazione per abuso di alcol e cocaina. Li ricordo ad un Heineken Jammin’ Festival ad Imola, anno 2006, veramente in condizioni impresentabili. Segue un lungo periodo di pausa. La band si riunisce ufficialmente solo nel 2011 e da allora pubblica tre album ad intervalli regolari: “Hot Cakes” (2012) “Last of our Kind” (2015) e “Pinewood Smile” (2017). L’attuale lineup comprende i due fratelli Justin (voce, chitarra e tastiere) e Dan (chitarra) Hawkins, lo storico battista Frankie Poullain e dietro le pelli Rufus Tiger Taylor, subentrato nel 2015.

Il nuovo disco “Easter is Cancelled” ci presenta la teoria del multiverso in versione The Darkness, trasportando l’ascoltatore brano dopo brano in realtà alternative e controfattuali. Un lavoro che cerca la provocazione già dalla cover che qualcuno potrebbe facilmente tacciare di blasfemia, tanto che la stessa band, non senza una vena di autocompiacimento, si è ritrovata a dover chiedere scusa agli offesi. Il quesito filosofico di Hawkins in versione Gesù Cristo che spezza la croce coi suoi muscoli prorompenti nasconde comunque una profondità inaspettata: come sarebbe un mondo senza resurrezione? Un’esistenza senza la speranza della vita eterna, senza angeli ma nemmeno demoni, senza medioevo né streghe bruciate sul rogo, senza crociate né guerre di religione, senza scismi né interpretazioni di un unico fenomeno avvenuto oltre duemila anni fa. Un pensiero denso di conseguenze, per quanto non originale: basti pensare a John Lennon che nella prima strofa di “Imagine” promuoveva un mondo senza paradiso.

The Darkness 2019

Musicalmente ci troviamo dinanzi ad un buon disco, eterogeneo e ragionato, che combina sapientemente pezzi più hard rock a brani più leggeri. Peccato che la qualità dei suddetti brani sia abbastanza altalenante, e che ad ottime idee e spunti non corrisponda sempre un bersaglio nettamente centrato.
Tra i momenti più alti il singolo/opener “Rock and Roll Deserves to Die”. L’ascoltatore accorto apprezzerà sicuramente il testo autocritico verso l’ipocrisia del business del rock, un mondo di “ciarlatani pieni di tatuaggi e senza nessuna cicatrice”, con “nulla di reale da esibire”. Ma la potenza del riff di chitarra che segue le strofe ci ricorda che, nonostante tutto, il rock è ancora lì.
Buona anche la titletrack “Easter is Cancelled” col suo refrain urlato dal buon Hawkins, così come la struggente “We are the Guitar Men”, un vero e proprio inno alla sei corde scritto da un chitarrista per tutti i chitarristi del multiverso, che chiude con un solo da vero guitar hero.
Non manca di strappare qualche risata la buffa “Heavy Metal Lover”, che tra un blast beat ed una strofa romantica descrive noi metallari come gente oscuramente elegante nel terrorizzare i vicini, citando qua e là Cannibal Corpse e Obituary con qualche simpatico cliché… dal satanismo al pigiama rigorosamente nero.
Alcuni episodi sono veramente geniali, pur non riuscendo a colpire del tutto nel segno a livello compositivo: brani come “Confirmation Bias” o “Deck Chair” ad esempio nascono da intuizioni davvero sorprendenti ed inedite. Chi ha mai cantato sul mai troppo discusso pregiudizio della conferma (pregiudizio dell’essere umano che attribuisce maggiore credibilità a alle informazioni che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, ignorando o sottovalutando quelle che le contraddicono) o scritto un lento di struggente nonsense su una sedia a sdraio volata via nella tempesta? Tutto molto divertente, ma che sicuramente non ascolteremo tra un anno.
Buona l’autobiografica “Live ‘til I Die” che ci riporta ai tempi di “Friday Night” col suo AOR sbarazzino, mentre soltanto discrete le più malinconiche “How Can I loose your love” e “In another life”. L’impressione è che la band del Suffolk abbia raggiunto un buon livello di maturità artistica e compositiva, superando quel semplice citazionismo sfrenato ai Queen che aveva contribuito a renderli celebri, non senza le prevedibili critiche per la scarsa originalità.

Easter is Cancelled” è un lavoro maturo e personale che non mancherà di entusiasmare i fan di Dustin Hawkins e soci. Per tutti gli altri, buono per qualche ascolto ma anche un’occasione mancata, forte di numerose intuizioni davvero sopra le righe ma anche zavorrato da parecchi filler. L’impressione è che i The Darkness abbiano portato a casa il disco con buone idee ma senza voler esagerare a tutti i costi – e questo è decisamente poco rock and roll. Ma anche per questo il rock and roll merita di morire. E tutto all’improvviso sembra tornare, nel multiverso glam dei The Darkness.

Luca “Montsteen” Montini

 

Ultimi album di The Darkness

Band: The Darkness
Genere: Hard Rock 
Anno: 2017
70
Band: The Darkness
Genere:
Anno: 2012
80