Recensione: Edge of Time

Di Alessandro Zaccarini - 17 Aprile 2006 - 0:00
Edge of Time
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
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62

Primo demo per i torinesi Absence Falling, band nuovamente all’attivo dopo alcune vicissitudini in sede di line-up che hanno portato dietro al microfono Luca Castronovo e hanno permesso alla band di registrare questo primo promozionale.

Gli Absence Falling si buttano coraggiosamente in tre brani diversificati e complessi, tremendamente eterogenei, tanto da mettere talvolta la band nei guai.

Questo ‘Edge of Time’ si apre con Don’t Tell Me, brano che spazia tra prog ed heavy, lasciando intendere anche un certo amore per gli act classic più tecnici e virtuosi (come i primi Fates Warning) e presentando una band in discreta forma e in possesso di buone doti di songwriting. Successivamente il demo prende invece pieghe meno convincenti e, tra contaminazioni moderne e più aggressive, sembra non riuscire a mantenere il buon livello espresso dall’opener: tecnica e ricercata, sì, ma sempre piuttosto compatta. Non si può dire altrettanto delle due tracce successive, che si perdono nei meandri di quelle che per una band ai primi passi possiamo definire vere e proprie sperimentazioni. Edge of Time si apre con una parte arpeggiata davvero troppo prolissa e vira sino agli antipodi con un finale dalle intenzioni estreme, con voce sporca e ritmiche serrate, vicine alla scuola Nevermore. Discreta la seconda parte, da rivedere (e soprattutto accorciare) la prima. In IV – Scripture, ancora una volta, buoni frangenti si alternano ad altri passaggi non esattamente convincenti, talvolta troppo aggressivi per l’ugola di Luca Castronovo che non riesce a trovare un’interpretazione adeguata al lato strumentale. La band si trova nuovamente a dover risolvere non sempre brillantemente ritmiche e riffing dall’alternanza impegnativa.

Con tutti i pro e i contro del caso, gli Absence Falling non hanno assolutamente paura di mettersi in discussione su pezzi impegnativi e pretenziosi, e di questo va assolutamente dato atto alla band piemontese. Le tre proposte di ‘Edge of Time’ sono brani che mettono in mostra la notevole abilità strumentale della band, ma evidenziano anche alcuni limi nel trovare soluzioni sempre appropriate. Insomma, si potrebbe dire un sunto di quelli che sempre di più sembrano essere i limiti concettuali delle giovani band del nuovo millennio: molta tecnica e poca capacità di sintesi, oltre che idee non esattamente vincenti.

Tracklist:
1. Don’t Tell me
2. Edge of Time
3. IV – Scripture

Contatti: info@absencefalling.it

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