Recensione: Equilibrio

Di Luca Dei Rossi - 10 Febbraio 2009 - 0:00
Equilibrio
Band: Xystus
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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85

“…My life is frail and bruised…”

Xystus. Quanti di voi li hanno sentiti nominare? Di certo non sono una delle band più chiacchierate del pianeta, quanto magari i connazionali Epica o Within Temptation (tanto per restare nel “giro” del Symphonic Metal), nonostante si meritino una visibilità al pari dei gruppi appena citati. Formati nel 1999 per volere del batterista Ivo Van Dijk e il chitarrista/vocalist Bas Dolmans, da allora gli Xystus hanno sfornato due album: “Receiving Tomorrow” e “Surreal”, rispettivamente nel 2004 e nel 2006. Nello stesso anno dell’uscita di “Surreal” la band olandese ha contattato una delle più antiche orchestre sinfoniche presenti in Olanda: l’Utrechtsch Studenten Concert (60 membri di orchestra e 30 di coro), con la quale nel 2008, dopo due anni di collaborazione, viene rilasciato “Equilibrio”, una rock/metal opera che non ha davvero nulla da invidiare alle altre legate ai nomi di Tobias Sammet, Aryen Lucassen e compagnia bella, sia dal punto di vista del songwriting (che in questo “Equilibrio” è davvero ispirato), sia dal punto di vista delle guest star: tra gli altri spiccano i nomi di Simone Simons (vocalist dei già citati Epica) e di George Oosthoek (ex-Orphanage).

“…Let my song of creation commence…”

Le emozioni che questo album dona sono rese al massimo da una produzione sopraffina, da orchestrazioni imponenti (su tutte la maestosa “Equilibrio Overture”) e da riff diretti e mai esagerati. L’orchestra in questo CD ha un ruolo quanto mai fondamentale, suonando intro anche di oltre due minuti, come nel caso della fantastica “The Traveller”; inoltre non mancano nemmeno le accelerazioni più Heavy come nella stupenda “Divided We Stand”, ove doppio pedale a raffica e riff veloci e martellanti accompagnano un refrain fresco e orecchiabile. Il confronto voce pulita-growl è, oltre che un accostamento musicale, una rappresentazione delle lotte tra bene e male: in “The Conflict” Bas Dolmans e George Oosthoek si misurano in un botta e risposta continuo, non solo nelle parti cantate ma anche in quelle recitate, che ricoprono una parte importante al fine dell’opera. Singolare la ripresa di una strofa interpretata da Simone, che ritroviamo in “My Song Of Creation”, cantata interamente da lei, e in “Destiny Unveiled”, cantata in duetto con Bas.

“…A heightened state of consciousness…”

Le capacità di questo gruppo sono confermate da perle quali “The Message”, una struggente ballata interpretata meravigliosamente da Michelle Splietelhof (Cats, I Miserabili), attrice di musical famosissima in Olanda, e dall’accoppiata finale “Balance Restored” – “God Of Symmetry”, l’ultima delle quali caratterizzata da cambi di velocità continui, da un solo di chitarra davvero ben realizzato e dalla scena finale tra Diego (Bas Dolmans) e Sophia (Simone Simons). Che spettacolo.

“…To live forever free…”

Insomma, questi cinque ragazzi olandesi hanno dimostrato una capacità compositiva fuori dal comune, creando un’opera (di cui è disponibile anche il DVD dello show messo in scena a Utrecht) di sublime fattura che vi catturerà dalla prima all’ultima nota grazie ad un perfetto connubio fra orchestrazioni “hollywoodiane” e metal. Una formula per niente inusuale ultimamente, ma che gli Xystus sanno proporre con personalità e senza fastidiosi “copia-incolla” di gruppi ben più famosi di loro. Complimenti vivissimi: questa è musica, quella che viene dal cuore.

Tracklist
01. Ouverture
02. Act 1 Sc. I: My song of creation
03. Act 1 Sc. III: Traveller’s theme
04. Act 1 Sc. V: Last breath-Death enters
05. Act 1 Sc. VI: We stand divide
06. Act 1 Sc. VIII: The conlict
07. Act 2 Sc. I: Questions answered
08. Act 2 Sc. III: My time of need
09. Act 2 Sc. IV: Forever bound
10. Act 2 Sc. V: The message
11. Act 2 Sc. VI: The balance restored
12. Act 2 Sc. VII: God of symmetry

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