Recensione: Expressions
Hard rock facile e leggero per passare qualche ora in relax, magari di fronte ad un caminetto acceso con in mano qualcosa da bere.
Questo – in estrema sintesi – è ciò che offre il progetto Impulsia, studioband svedese impostata sul trio Sjöström-Langquist-Jidell poi sviluppata grazie all’apporto di musicisti di fama internazionale (Robin Beck su tutti ).
Come spesso accade, le apparenze non debbono trarre in inganno:
“Expressions” è un album chiaramente improntato su un groove spiccatamente catchy; ma non per ciò si dimostra uno scatolone vuoto imbastito in fretta e furia per far soldi.
Al contrario il trio di cui sopra – soprattutto Langquist, membro fondatore dei Candlemass – si dimostra capace di esprimere un songwriting raffinatissimo, indubbiamente di gran gusto e dotato di classe cristallina.
Tanto per gradire, inoltre, il full-length sprizza professionalità da tutti i pori quanto basta per ritagliarsi il proprio spazio nell’affollato e competitivo mercato mondiale: il segmento compreso fra i primi rudimenti compositivi e gli ultimi ritocchi finali, non mostra mai alcuna flessione mantenendosi quindi consistente, con spessore e continuità.
Da queste considerazioni non è difficile arrivare alla (per me, ma credo per tutti ) lapalissiana conclusione che in tutte le dodici canzoni di “Expressions” non ci sia nemmeno mezza nota di innovazione ed originalità musicale.
La scrittura dei brani, infatti, è concentrata unicamente sull’obiettivo (non facile da raggiungere, questo bisogna ammetterlo) di creare melodie il più possibile accattivanti per agganciare sia gli amanti del genere che il mercato mainstream.
Sviscerate le coordinate stilistiche entro cui si trova il disco dei “tre moschettieri” ( essì, perché una bella mano viene loro fornita dalla già citata Robin Beck che canta tre canzoni come voce solista ), passando all’ascolto dei pezzi ci si trova subito di fronte ad una gran bella sorpresa: “Fly Away” mette giù tutto il potenziale creativo di Impulsia grazie alla fantastica interpretazione vocale della Beck, baciata dal dono di possedere un voce calda e potente, dall’ampissima estensione timbrica, che riesce a rendere al meglio le pregevoli melodie della canzone.
Assieme ad “Alone”, guarda caso cantata ancora dalla star americana, la canzone stessa forma una coppia di ferro capace di arrivare ovunque.
Questo tuttavia non sminuisce affatto i brani affrontati da Langquist: come già anticipato, “Expressions” non è un’opera composta da song di serie A e song di serie B.
Lo dimostrano ad esempio “Oceans Of Love” e “Move On”, hit da piani alti delle classifiche; caratterizzate, appunto, dalle ineccepibili linee vocali del vocalist svedese (la cui intonazione ricorda molto, al sottoscritto, il bluesman Chris Rea ).
Immancabili le ballate strappalacrime ( “Slow Down” e “Seas To Cross” ), la cover ( “Layla”, di Eric “slow hand” Clapton ) e lo strumentale (“River Of Tears”, nobilitato dal pregevole assolo dell’ascia degli Hammerfall, Pontus Norgren ).
Il giudizio finale è il classico dilemma: premiare l’originalità e la freschezza oppure la professionalità e la qualità delle composizioni?
Nel caso di “Expressions” la mancanza del primo requisito (che personalmente trovo sia l’aspetto più importante di un’opera d’arte in genere ), viene rimpiazzata in buona parte dall’esperienza e bravura dei Nostri.
In misura sufficiente da far raggiungere al lavoro un giudizio complessivo più che discreto.
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Tracklist:
01. Fly Away 4:17
02. Rosa Lee 3:20
03. Layla (Eric Clapton cover) 3:14
04. Alone 4:23
05. Oceans Of Love 4:35
06. Slow Down 5:12
07. Too Many Hearteaches 4:34
08. Move On 4:33
09. Seas To Cross 4:46
10. Dream On 4:05
11. Rosa Lee (Acoustic) 4:16
12. River Of Tears 2:59
Line-up:
Uno Sjöström: guitars
Johan Langquist: vocals
Marcus Jidell: guitars / piano
Additional perfomers:
Victoria Theodore: piano
Tomas Broman: drums
Pontus Norgren: guitars
Katarina Leifsdotter: backing vocals
Robin Beck: vocals
James Christian: vocals
Pandora: vocals