Recensione: Forever’s Edge

Di Daniele D'Adamo - 15 Luglio 2010 - 0:00
Forever’s Edge
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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70

Molto attiva nello scovare nuovi talenti da mettere sotto contratto, la Nightmare Records tira fuori dal nulla gli statunitensi Forever’s Edge. Dopo un demo autoprodotto (“Endlessy”, 2008) e quindi l’album “Chaotic Silence” – autoprodotto, uscito nel dicembre dello scorso anno – l’etichetta a stelle e strisce riprende, appunto, il lavoro d’esordio dei Nostri per farne materiale da vendere professionalmente.

Il factotum del quintetto è il chitarrista Salvatore Pisano, membro fondatore e relativa mente pensante. È lui che, dal 2006, ha creduto nel progetto, non arrendendosi nemmeno nei momenti bui. Sin dai tempi degli Into The Dementia, act dedito al prog/power, Pisano si è sempre mosso nei territori del power classico (“Everlost”, “Divide In I”), tinto sempre di più da venature di prog (“Endlessy”, “Damnation/We Rise”), avvicinandosi quindi per ciò a gruppi quali Pyramaze ed Evergrey. Con che, specializzandosi in una formula sostanzialmente stereotipata ma ricca di melodia, spesso e volentieri accattivante e piacevole da ascoltare. Se lo stile non stravolge nulla di quanto già consolidato in ambito metal, il sound del combo di Staten Island è invece maturo, ricco di personalità nonché ben definito.
Come si può facilmente immaginare, la struttura sonora di “Chaotic Silence” è fondata sul guitarwork di Salvatore – talentuoso in tutte le partiture di sua competenza – con un forte contributo delle tastiere di Michael Khalilov; struttura inoltre caratterizzata dal buon lavoro ritmico di Andrew Distabile e Frank Godla che, senza esagerare nel complicare i tempi, si dimostra agile e sciolta. Senza infamia né lode il contributo alla causa fornito da Clay Barton, vocalist dal timbro simile a tantissimi altri, quindi impersonale ma che, perlomeno, svolge con mestiere il proprio compito.

Spiccano le orchestrazioni, dal sapore a volte un po’ di tardo-barocco/rococò, sempre equilibrate, non ridondanti, che forniscono il motivo aggiunto al CD (l’intro “Our Hopes, Our Dreams”; la dolce “In The Dark”; “Epiphany Of Music”, arricchita da una voce femminile come la già citata “Divide In I”). Fattore positivo che si somma al raggiungimento dell’omogeneità stilistica fra le varie canzoni. Lungo il cammino disegnato da Pisano & Co. non ci sono cime da valicare, non ci sono buche da saltare; il viaggio si dimostra però sicuro, tranquillo e sereno. “The Demons Creation” è una tappa sulla quale consiglio di soffermarsi più a lungo del solito, sia per la l’architettura ordinata ma ricca di movimento del pezzo, sia per la melodia, indovinata nella sua armoniosità. C’è anche il sax a far capolino nella lenta “Morning Star/Forever And Never”, dandole quel calore che solo lo strumento stesso riesce ad apportare.

“Chaotic Silence” è la classica opera che non passerà alla Storia come capolavoro d’arte musicale. Rientra però nell’insieme dei dischi che, per qualità tecnico/compositiva, hanno una propria dignità e un proprio, intrinseco valore; bel oltre la mera sufficienza.
Da ascoltare con attenzione: comunque vada, sarà un piacere!

Daniele “dani66” D’Adamo

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Track-list:
1. Our Hopes, Our Dreams 1:55
2. Everlost 5:48
3. The Demons Creation 7:21
4. Divide In I 7:16
5. In The Dark 4:30
6. Morning Star/Forever And Never 7:38
7. Damnation/We Rise 7:31
8. Epiphany Of Music 4:44
9. Endlessly 5:55
10. Closed Eyes 6:27

Line-up:
Clay Barton – Vocals
Salvatore Pisano – Guitar
Andrew Distabile – Bass
Michael Khalilov – Keyboards
Frank Godla – Drums

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