Recensione: Fuerza Metal
Logo inattaccabile e copertina che non lascia dubbi riguardo l’attitudine ma anche la totale sudditanza ai noti, stantii e reiterati cliché metallici anticlericali da parte dei colombiani Ursus, giunti al secondo full length tre anni dopo l’esordio Hijos Del Metal. Line-up a quattro da parte dei Nostri – Mario Cruz (basso), Camilo Toquica (chitarra), Felix Zamora (voce) e la gentil donzella Diana Cañon a massacrare le pelli.
Thrash/Speed old school la Loro proposta musicale con evidentissimi riferimenti a mostri sacri del calibro di Exciter e Slayer su tutti, ma anche Motorhead in qualche scorcio, solamente per quanto attiene le ritmiche. Esclusi l’intro e Destrucciòn, cover degli argentini V8 – la cui toppa può essere riconosciuta nella parte in basso a sinistra del gilet di jeans indossato dal grizzly sulla cover – otto i pezzi inediti, mediamente male eseguiti e registrati peggio.
Va bene il credo nell’Acciaio, l’immagine incorruttibile, il flavour underground, la rozzezza genuina, i testi al vetriolo, le difficoltà a emergere per un combo HM in un paese come la Colombia ove la tradizione metallica di certo non è radicata e tutta la retorica spicciola che viene talvolta utilizzata per cercare di salvare le sorti di un disco ma l’approssimazione con la quale è stato concepito e realizzato Fuerza Metal è davvero disarmante.
A parte l’energia e l’incedere di Patria Grande insieme con l’anthem minimalista Fuerza Metal il resto è da dimenticare, a partire dal growl fuori luogo di Pueblo Sin Memoria fino ad arrivare a Negocio Mortal, ove i quattro di Bogotà paiono i Bulldozer degli inizi in una versione di serie Z ubriaca e delirante.
Pensare che solo in Italia esistano ensemble con i contro-attributi che faticano tantissimo per poter accasarsi presso una label seria mentre gli Ursus sono riusciti a pubblicare sotto un’etichetta importante e carismatica come la Pure Steel Records lascia quantomeno perplessi. Inaccettabile, per rispetto nei confronti delle band che si fanno un mazzo così, veder stampato un lavoro raffazzonato come Fuerza Metal, tenendo conto, poi, che i colombiani sono in giro da ben dieci anni e quindi attenuanti ne hanno davvero poche, a oggi.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1 El Rugido (Intro)
2 Patria Grande
3 Infamia Tauricida
4 Larga Vida
5 Fuerza Metal
6 Dictador
7 Pueblo Sin Memoria
8 Negocio Mortal
9 Marioneta De La Guerra
10 Destruccion
Line-up:
Mario Cruz: bass
Diana Cañon: drums
Camilo Toquica: guitars
Felix Zamora: vocals