Recensione: Icemelter

Di Ninni Cangiano - 16 Dicembre 2025 - 8:01
Icemelter
Band: Frozen Land
Etichetta: Massacre Records
Genere: Power 
Anno: 2025
Nazione:
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70

Questo terzo full-length dei power metallers finlandesi Frozen Land è il classico esempio del fatto che un onesto recensore deve ascoltare più volte un disco, prima di scrivere la propria recensione; se mi fossi fermato al primo ascolto, infatti, non avrei concesso più di una risicata sufficienza non avendo avuto un’impressione granché positiva… è stato con i successivi ascolti che ho iniziato ad apprezzare il lavoro della band del chitarrista Tuomas Hirvonen, scoprendo di volta in volta dettagli che al primo ascolto non mi si erano rivelati. Il disco è uscito ancora una volta per la tedesca Massacre Records ed intitolato “Icemelter”, è composto da 8 canzoni (finalmente un disco senza inutilissime intro!) per la breve durata di circa 36 minuti e con un piccolo mistero sull’artwork realizzato dall’artista Andrey Vasilchenko: in rete ne esistono due versioni, una con titolo e logo della band ed un’altra con il solo disegno e priva di altre indicazioni (tra l’altro, è quella che viene inoltrata proprio dalla label tedesca per la recensione); noi abbiamo preferito utilizzare quella con logo e titolo. E’ anche il primo album dopo l’ennesima rivoluzione nella formazione della band: accanto al leader, è rimasto solo il fido cantante italiano Tony Meloni (nella band sin dal primo splendido disco “Frozen Land”), mentre sono alla prima apparizione il bassista Eero Pakkanen, il tastierista Lauri Nylund ed il batterista Matias Rokio (quest’ultimo entrato nella band subito dopo le registrazioni del precedente “Out Of The Dark”). Possiamo dire che, dopo il predetto ottimo debut album omonimo, il gruppo aveva accusato una flessione a livello compositivo con il secondo disco “Out Of The Dark” (soprattutto per le nefandezze piazzate nelle ultime due tracce, una delle quali persino scelta empiamente per la realizzazione di un video!), mentre questo nuovo album mi ha fatto rivalutare il gruppo, anche per via del fatto che tutte le tracce suonano perfettamente power metal con tutti gli stilemi classici della scuola scandinava: ritmo spesso tiratissimo, ugola acuta e piacevoli assoli. Non ci addentriamo su discorsi riguardanti originalità o innovazione, per distinguere questo lavoro dalla massa di altri dischi simili che un appassionato di power metal ascolta da oltre 30 anni a questa parte; quello che conta è che l’ascolto di queste canzoni è stato sempre piacevole, perché è questo che deve dare la musica: sensazioni di piacere e capacità di far divagare la mente dalla quotidiana routine. Inoltre, ed aggiungo un “per fortuna”, non ci sono le schifezze piazzate nelle ultime due posizioni della tracklist del precedente LP e la media qualitativa dei vari brani si rivela sicuramente di buon livello. Per essere onesti e sinceri, non ci sono hits o canzoni che ci facciano saltare dalla sedia ma, come detto, è tutta la tracklist ad essere piacevole da ascoltare, senza alcun pericolo di annoiarsi. Stranamente non sono stati realizzati né videoclip, né lyric video, ma su youtube troviamo solo una traccia (la seconda della scaletta, intitolata “Dead End”) da ascoltare.

 

Tirando le somme su questo “Icemelter” dei Frozen Land, emerge un’evidente passione verso le sonorità tipiche del power metal scandinavo; la nuova formazione del gruppo funziona degnamente ed il disco si lascia ascoltare in maniera sicuramente gradevole. Non abbiamo davanti un album che passerà alla storia del power metal, questo è certo, ma è altrettanto sicuro che, se vi piace questo sound, non ne rimarrete assolutamente delusi.

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