Recensione: Impera

Di Andrea Bacigalupo - 10 Agosto 2022 - 0:00
Impera
Band: Torn Fabriks
Etichetta: Firecum Records
Genere: Thrash 
Anno: 2022
Nazione:
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65

Impera’ è il primo Full Length dei Portoghesi Torn Fabriks, uscito in formato digitale autoprodotto il 1 giugno 2022 ed ora riproposto nel formato CD tramite Firecum Records.

Il gruppo è formato da tre loschi figuri appartenenti da tempo alla scena iberica e con una forte propensione per la Old School: Jorge Mantos (Earth Syndicate), chitarra, Ricardo Santos (Morbid Death), basso e voce e Gualter Couto (ex Morbid Death), batteria.

Incazzati come pochi i Torn Fabriks fanno esplodere un ferocissimo Thrash Metal senza freni, di quello che, ovunque ti giri, prendi un mascone.

Impera’ sono poco meno di quaranta minuti di fuoco e fiamme, senza la minima pausa, eccetto il minuto e 14 secondi dentro il quale scorre un’intro dall’atmosfera ansiogena.

Poi, violenza e dolore a go go, espresse da ritmi velocissimi e furiosi che accompagnano una voce al vetriolo, un bel mix di Thrash alla Slayer ed alla Kreator, parlando di nomi noti. Troppo in verità: è un po’ come quando hai la sfortuna di tamponare una macchina ed il suo conducente ne esce infuriato cominciando ad inveire, senza neanche chiederti se ti sei fatto male e senza darti la possibilità di scusarti tanto che, alla fine, non capisci più se ce l’ha con te, con un tuo vicino o con la sua ex moglie. E’ un casino …

Per carità, ogni canzone ha il suo perché e la si ascolta, ma tutta questa continua ferocia sonora e la poca alternanza dei tempi tendono, nel complesso, a trasformarsi in dispersione.

E’ Thrash puro, solido e con dentro qualcosa di ancora più estremo, che richiama l’esperienza Death degli artisti, ma il voler esprimere tutta questa rabbia senza filtri purtroppo lo limita: solo ‘Against All Odds’ e ‘We, Torns Fabriks’ escono un minimo dagli schemi: la prima dall’andatura un po’ più controllata e la seconda con un bel cantato punk (il pezzo vede la partecipazione di Pedro Junqueiro, vocalist dei Nooby Trap).

E’ molto interessante il contenuto: ‘Impera’ è un concept che utilizza una storia di fantasia irrazionale, la conquista del nostro spazio nell’ambiente musicale, come metafora della nostra brutale realtà, dove il valore della vita umana è pari a ‘0’, costantemente soggiogata agli interessi economici: manipolazione, futuro plasmato dall’avidità e dalla cieca ambizione, dividere per conquistare e regnare, insomma … un sacco di cose non proprio positive ma purtroppo reali.

Un album da ascoltare guardandosi intorno, riflettendo. I Torn Fabriks ci danno lo spunto per provare a cambiare le cose.

Impera’, nonostante faccia un po’ di fatica a coinvolgere, è un album molto forte, sentito e vero. Se si ha voglia di sfogarsi senza starci tanto a pensare va più che bene. Da musicisti di questo calibro, però, vogliamo qualcosa di più. Aspettiamo.

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