Recensione: Impressions 4 tracks promo

Di Eugenio Giordano - 15 Novembre 2003 - 0:00
Impressions 4 tracks promo
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Anno: 2003
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76

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai non trovo niente di meglio da fare il sabato sera, e me lo chiedo pure io, ma non c’è piacere al mondo maggiore di poter scrivere tra queste pagine (anche se adesso mi è venuta in mente una cosa meglio). Qualcuno potrebbe chiedersi chi siano gli Elegacy, si tratta di una grandissima band dell’underground piemontese che ai tempi si chiamava Legacy e che rappresentava il top del prog metal a livello di Torino e provincia. Gli Elegacy hanno trovato un ottimo contratto presso la Northwind Records di Tortona, sono perfettamente al corrente della situazione perchè all’epoca ero al liceo con l’ex batterista della band, Naike un personaggio notorio a Torino per la sua tecnica e la sua simpatia. Il fatto è che dopo la pubblicazione di due demo autoprodotte i Legacy svanirono in un meandro oscuro di problemi di line-up e guai logistici che sembravano aver segnato la fine del gruppo. Grazie all’interessamento costante dell’etichetta di Tortona, e alla buona volontà dei membri della band, i Legacy sono riusciti a ritrovare la retta via, costretti a cambiare nome in Elegacy per problemi di omonimia, sono ritornati a comporre e a registrare grandissimo prog metal. Nel 2004 il gruppo piemontese riuscirà a esordire in modo ufficiale ma nel frattempo sono entrato in possesso di questo promo di quattro canzoni registrate ai New Sin Studios di Luigi Stefanini. Devo dire di aver piacevolmente constato un enorme passo in avanti sotto tutti gli aspetti del sound della band, gli Elegacy sono autori di ottime canzoni complesse e pesanti che mostrano doti tecniche indiscutibili e una grandissima ricerca compositiva. La porduzione del cd è perfetta e spero che questa qualità si mantenga lungo tutta la sessione di registrazioni del nuovo cd. La prima “More than a man” mette immediatamente in chiaro il valore assoluto del gruppo, una classe e una raffinatezza davvero rare non intaccano la potenza delle chitarre ritmiche e le melodie vocali. In breve i nostri concretizzano il lavoro svolto in questi lunghi mesi di silenzio sfogando tutto il talento che possiedono. La seconda “Towards the unknown” fonde alla perfezione strutture progressive con una sezione ritmica di vago sapore power, in questo senso il gruppo si avvicina ai Symphony X, ma mantiene una totale indipendenza sotto il profilo compositivo. Massimo La Russa e Danilo Bar sono due mostri di tecnica, il secondo in certi frangenti è sconcertante. Il gruppo non si smentisce nemmeno con la successiva “Falling” che si spinge decisamente in ambienti progressivi di grande caratura tecnica, un brano raffinato e potente che non si dilunga in passaggi prolissi e ripetitivi mantenedo alta l’attenzione dell’ascoltatore lungo tutta la sua durata. L’ultima “Dream hunter” appartiene al passato della band ma viene rielaborata e ristrutturata in modo da poter risultare molto efficace e convincente fin dai primi ascolti. Spero che tutto proceda per il meglio in studio e che al più presto si possa mettere le mani sul sospirato debutto discografico degli Elegacy, una band che ha tutte le qualità per colpire nel segno e rimanere nella storia del metal tricolore, bravissimi.   

1 More than a man

2 Towards the unknown

3 Falling

4 Dream Hunter

 

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