Recensione: In Fire

Di - 20 Settembre 2011 - 0:00
In Fire


Una delle più piacevoli sorprese personali di questi ultimi anni in ambito HM classico al di fuori dell’Italia è stata rappresentata dagli svedesi Lechery, autori nel 2008 di un album di debutto di quelli con il botto incorporato. Fino ad allora sconosciuti al grande pubblico, i quattro metallari nordeuropei capitanati dall’ex Arch Enemy Martin Bengtsson – gli altri sono Fredrik Nordstrandh (Guitar&Keyboards), Robert Persson(Drums) e Martin Karlsson(Bass) –, con Violator consegnano al mercato un disco di scoppiettante heavy metal, fresco, melodico quanto serve e soprattutto penetrante, peculiarità che porta Loro l’inserimento d’imperio nella playlist personale di più metalhead. Non ultimo, in Svezia si guadagna la medaglia di legno fra i Top Album 2008.

Legittimo quindi aspettare con curiosità i Nostri alla prova del nove con il secondo full length, che vede la luce dopo un periodo travagliato in casa Lechery – per motivi extra-musicali – in questo 2011 e porta il titolo di In Fire. Già dalla copertina inequivocabilmente Chains&Leather si può presagire che non sia avvenuto alcun cambio di marcia sostanziale all’interno dell’universo dei quattro. Ulteriore conferma di continuità è la presenza alla consolle del brillante produttore Rickard Bengtsson.  

Dopo l’intro intitolato Awakening il nuovo Lechery si apre con Mechanical Beast, in pratica un tributo agli Accept più solenni, alla svedese maniera, ossia con un poco più di grazia rispetto agli originali. Addirittura il singer Martin Bengtsson in certi frangenti si permette si scimmiottare alla grande Herr Udo Dirkschneider, riuscendoci peraltro abbastanza bene. Il primo pezzo di stampo Lechery Original 100% è Burning Anger: velocità media, riffoni spaccaossa da parte di Fredrik Nordstrandh, gusto per la melodia e cori diretti al cuore oltre che alle orecchie.  

Un titolo che è tutto un programma come Heart Of A Metal Virgin si risolve in una lezione di headbanging bella e buona, in salsa tedesca, tanto per non sbagliare. Lethal scomoda i Dokken dei tempi d’oro, Cross The Line si bea dell’incedere a la Running Wild tanto che alla fine si pone fra gli episodi meglio riusciti di In Fire. Lechery Docg nella successiva Carry On che perpetua quindi il momento magico del disco; grande sezione ritmica Martin Karlsson/Robert Persson nella veloce e massiccia title track, con tanto di ficcante assolo di basso e cambi di tempo inusuali per i quattro scandinavi.     

Netto calo di tensione dell’album nella dolce All The Way che, al solito, si fa comunque notare per via dei drag-cori, acceleratore premuto a fondo in The Igniter, una song-manifesto degli Hammerfall presa idealmente in prestito dai Lechery. Lust For Sin costituisce il primo momento solenne del disco, dopo tanto HM frizzante. Chorus urlati, ruffianamente raddoppiati e chitarroni in evidenza a scandire questa marcia metallica, a segnare un’altra soluzione inedita per gli svedesi. In We All Gonna Rock You Tonight i Lechery giocano a fare gli Scorpions e ci riescono dignitosamente, soprattutto quando Martin Bengtsson imita pressoché alla perfezione Klaus Meine.  

Meno diretto e meno di pancia del predecessore anche per via dell’effetto sorpresa ormai svanito, In Fire paga pegno soprattutto in termini di ormoni metallici di qualità profusi, sulla base di qualche ripetitività di troppo che risulta fine a se stessa e poco funzionale al tiro generale del disco.

D’altronde fare meglio di Violator avrebbe significato davvero aspettarsi troppo dai quattro di Halmstad, a livello di songwriting. Il suono della batteria, poi, fortemente asettico, di certo non aiuta le cose. Al netto In Fire costituisce comunque un buon disco di HM classico con delle impennate di rilievo che sanno offrire apprezzabile e spumeggiante Metallo tradizionale, sempre senza inventare nulla, sia chiaro. 

       

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 


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Tracklist:
1. Awakening          
2. Mechanical Beast          
3. Burning Anger          
4. Heart Of A Metal Virgin          
5. Lethal          
6. Cross The Line          
7. Carry On          
8. In Fire          
9. All The Way          
10. The Igniter          
11. Lust For Sin          
12. We All Gonna Rock You Tonight

Line-up:
Martin Bengtsson – Vocals, Lead Guitars
Fredrik Nordstrandh – Guitars, Keyboards
Martin Karlsson – Bass
Robert Persson – Drums