Recensione: Inhuman Rampage

Di Paolo Beretta - 6 Febbraio 2006 - 0:00
Inhuman Rampage
Band: Dragonforce
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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60

In soli due album i Dragonforce sono riusciti a diventare una grande realtà del power metal europeo di stampo melodico con un vasto numero di giovani fans al loro seguito. Il motivo di tale attrazione nei confronti della band britannica consiste nell’incredibile velocità d’esecuzione dei brani che li rende inconfondibili nel calderone del genere; in gran parte del disco si stenta a credere che sia umanamente possibile tenere ritmi così elevati da parte dei nostri e di conseguenza approvo completamente la scelta del titolo Inhuman Rampage. Il batterista è semplicemente una macchina devastante per 7/8 del disco, mentre gli assoli di chitarra di Herman Li e Sam Totman sono una serie fulminea, quasi senza fondo, di virtuosismi tecnici. Il prodotto segue pedissequamente quanto proposto nel fortunato Sonic Firestorm e per tale motivo piacerà oltremodo ai sostenitori della formazione inglese.

Ma ad un semplice amante del power metal veloce e melodico in generale questo album cosa può offrire oltre ad una vagonata di assoli e “l’inumana” velocità d’esecuzione? Poco o nulla. I brani hanno una struttura assolutamente ripetitiva con sezione ritmica al fulmicotone, riff serrati nelle strofe, cori lunghi e melodici i quali precedono lo show rappresentato da saettanti solos della coppia di chitarre gemelle e delle tastiere (più presenti rispetto agli altri due capitoli precedenti). Il risultato è che quando si giunge all’epilogo abbastanza mediocre, con la ballad Trail Of Broken Hearts, l’ascoltatore è contento perché finalmente, dopo tanto ossessivo e ripetitivo picchiare, può sentire qualcosa di diverso. Un’altra pecca è determinata dalla lunghezza eccessiva delle canzoni: pare quasi che per contratto i nostri debbano lasciare spazio in ogni traccia a 2/3 minuti di assoli per un esibizionismo tecnico lodevole, quanto fine a sé stesso. Il singer ZP Theart l’ho trovato inoltre poco espressivo nelle suo cantato mono tono in particolare nell’interpretazione dei chorus estremamente prolissi. I Dragonforce, in ogni secondo del loro terzo album, continuano a rimarcare l’attitudine alla forte velocità quasi avessero paura che non fosse chiaro a tutti la loro posizione di leader indiscussi tra gli sprinter del power metal. Hit che prese singolarmente sono anche molto carine, nel monotono continuum sonoro rappresentato dalle 7 tracce velocissime in successione (50 minuti), si confondono: in testa non rimangono melodie chiare ma un gran miscuglio confuso. I britannici stanno stereotipando oltremodo il loro sound perdendo di vista il fatto che la musica non è solo fredda ostentazione di tecnica ma anche capacità di suscitare emozioni. Inhuman Rampage da questo punto di vista pecca oltremodo perché al suo ascolto traspare piattezza esecutiva; basterebbe poco per fare un salto di qualità inserendo qualche mid tempo per spezzare la tracklist, cercando di provare accelerazioni diverse dal veloce all’extreme speed e diminuendo la lunghezza di alcune song. 
 
In definitiva il terzo capitolo di Herman Li & Co. quasi sicuramente verrà esaltato dai fans ma alle mie orecchie mostra un preoccupante futuro per i britannici. Se prendiamo Valley Of The Damned, Sonic Firestorm e quest’ultima fatica appena descritta il loro iter evolutivo appare chiaro. Si stanno rinchiudendo in un power metal sempre più muscolare e veloce assolutamente privo di emozioni e varianti. Nell’immediato futuro sono sicuro che i britannici continueranno a percorrere questa, per il momento fortunata via, e nel quarto lavoro è lecito aspettarsi un ulteriore aumento della velocità ma, quando questo non sarà più possibile, che fine faranno i Dragonforce mi domando io? Encomiabile e spaventoso per tecnica d’esecuzione (dal vivo credo che i britannici siano uno spettacolo da vedere) Inhuman Rampage è vuoto, scontato e tremendamente piatto: consigliato solo ed esclusivamente per i fans che avranno di che godere.

Paolo “FIVIC” Beretta

TRACKLIST:
1. Through The Fire And Flames
2. Revolution Deathsquad
3. Storming The Burning Fields
4. Operation Ground And Pound
5. Body Breakdown
6. Cry For Eternity
7. The Flame Of Youth
8. Trail Of Broken Hearts

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