Recensione: Insanity & Genius

Di Paolo Beretta - 19 Novembre 2002 - 0:00
Insanity & Genius
Band: Gamma Ray
Etichetta:
Genere:
Anno: 1993
Nazione:
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88

Terzo cd per i Gamma Ray che segue il criticatissimo (ingiustamente) Sigh no more. Kai Hansen e soci non possono permettersi un altro flop commerciale e con Insanity & Genius tornano ad un sound più immediato, potente e diretto. Puro e semplice power metal suonato e prodotto, come al solito, con grande, grandissima professionalità. A differenza di Heading for tomorrow, che suonava “Helloweeniano”, e dell’ “Hanseniano” Sigh no more, questo Insanity & Genius risulta essere un album più omogeneo. E’ infatti frutto di tutti i componenti della band che, in ognuna delle 11 tracks che compongono il disco, danno sempre il loro “tocco” personale.

Si inizia con Tribute to the past, canzone dal ritmo veloce nella quale spiccano l’assolo finale e l’ottima ugola alta e precisa di Ralf Scheepers. La successione No return e Last before the storm può, a mio parere, rappresentare il passaggio della band dal sound del passato (Keeper) a quello del presente, più potente (grazie agli onnipresenti riff) che tuttavia non tralascia la melodia. Dopo questo tris di brani immediati Kai lancia The cave principle, un brano che poteva essere inciso assieme ad Heal mesu Sigh no more. Entrambe le tracce infatti sono imprevedibili, originali e passano da un ritmo lento ad uno molto più coinvolgente in pochi secondi. La voce di Scheepers è grandiosa nel seguire senza difficoltà questi continui cambi di ritmo e gli assoli e i riff confezionati dal duo Hansen / Schlachter elevano ulteriormente il livello qualitativo delle canzoni. Molto diversa è invece Future madhouse; quattro minuti di power metal trascinante. La batteria di Nack non conosce pause così come l’ottimo lavoro di Rubach con il basso e maledettamente incisivi e veloci sono gli assoli delle chitarre gemelle. Messe assieme tutte queste componenti il risultato nel 90 % delle band sarebbe un ibrido, un’inutile dimostrazione delle capacità tecniche della band. I Gamma Ray invece riescono a fare di questa song una cavalcata fantastica ed assolutamente coinvolgente per la velocità e la melodia , mai forzata, che riesce ad esprimere contemporaneamente. Non da meno sono Gamma Ray e la title track, due brani non velocissimi ma che comunque colpiscono grazie ai loro riff granitici ed alla voce ora alta e pulita (in Gamma Ray), ora “sporca” e decisa (in Insanity & Genius). Bellissimi i break centrali che rendono meno banali e diverse dal solito le tracce in questione. In 18 years il ritmo rallenta per dare spazio ad un bel lento, melodico, strappalacrime caratterizzato dagli acuti di Scheepers. Chiudono il concept Your turn is over e Brothers. La prima piace per il suo riff iniziale, poi ripetuto più volte, molto heavy e per il coro indubbiamente riuscito. Nella traccia conclusiva invece i Rays lasciano più spazio alla melodia curando molto il chorus e il lavoro di backing vocals. Mette il sigillo sul concept un assolo griffato K. Hansen.

In conclusione questo concept racchiude tutto il repertorio dei Gamma Ray: Ci sono le canzoni immediate (Tribute to the past, No return e Brothers), altre più complesse (Heal me e The cave principle ), mentre le restanti ci mostrano un sound sempre melodico, ma più potente e metallico, dettato dalle chitarre gemelle suonate divinamente da Kai e Dirk. Questo Insanity & Genius è un ottimo lavoro, che vede per l’ultima volta presente Ralf Scheepers nel gruppo, che conferma le qualità della band amburghese sia dal punto di vista tecnico che da quello compositivo.

1. TRIBUTE TO THE PAST

2. NO RETURN

3. LAST BEFORE THE STORM

4. THE CAVE PRINCIPLE

5. FUTURE MADHOUSE

6. GAMMA RAY

7. INSANITY & GENIUS

8. 18 YEARS

9. YOUR TURN IS OVER

10. HEAL ME

11. BROTHERS.

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