Recensione: Instant Madness

Di Paolo Beretta - 14 Dicembre 2006 - 0:00
Instant Madness
Band: Highlord
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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73

I piemontesi Highlord, dopo dieci anni di storia, arrivano al rispettabile traguardo della pubblicazione del loro quinto cd, giunto negli store del Giappone a marzo. Questo Instant Madness conferma le qualità della band italiana in un genere come quello del power metal melodico che, con enorme difficoltà, sta cercando di rinnovarsi non ripetendo all’ossessione i triti e ritriti cliché. La voce potente di Marchisio è il collante di un sound dinamico caratterizzato da un onnipresente lavoro di tastiere. Le linee melodiche accattivanti si uniscono, con la maestria propria di chi sa cosa sta facendo, a ponderate e riuscite sfuriate metalliche.

Tramutando le parole in un punto di riferimento preciso Instant Madness continua l’iter musicale del precedente Medusa’s Coil con un power metal intrigante, non certo complesso o introspettivo come ho invece letto in alcune recensioni (per me una venatura progressive non si espleta con un semplice tappeto sonoro delle keyboards). Entrando nello specifico il disco comincia con il giusto mix di aggressività (riff) e melodie (anthem) per un brano dotato di strofe dense nelle quali Andrea non ha un momento di pausa. Decisamente più easy listening Orion And Ocean che propone la stessa ricetta dell’opener puntando in misura maggiore sull’impatto immediato con cambi di tempo e estensioni vocali notevoli accompagnati da un bel lavoro di backing vocals prima del break incisivo. Partenza in assolo e up tempo per la successiva Sweetest Drug, catchy fino al midollo, che sicuramente riscuoterà un successo non indifferente in sede Live grazie al suo zuccheroso coro e a riff ammiccanti. Keyboards in primissimo piano nel mid tempo rockettaro Got A Price? che sembra una marcia anni ’80 tanto è pomposa e vincente. Varchiamo lidi musicali più delicati nella ballata in crescendo Life’s Lymph scritta dallo stesso singer e, forse per questo, interpretata in maniera particolarmente passionale. Si prosegue verso la fine del disco con Trickster e cala un’atmosfera decisamente più metallica, pesante e oscura con un riff pregnante davvero esaltante. La title track risulta essere una delle canzoni più lunghe dell’intero platter con melodie curate nei minimi particolari e un importante uso delle keyboards mentre non è particolarmente meritevole rispetto al resto del cd la conclusiva hit.

In conclusione Instant Madness è un cd sicuramente ben confezionato e che, secondo me, può regalare un’ora scarsa di buona musica ai fans del power metal melodico. Mancano forse delle vere e proprie hit che riescano a spiccare oltremodo sulle altre. Un disco più che discreto quindi; una gradita conferma su livelli più che invidiabili.

Tracklist:
1. Jester’s Mask
2. Orion And Ocean
3. The Sweetest Drug
4. Got A Price?
5. Life’s Lymph
6. The Trickster
7. Instant Madness
8. Which Side Are You On?  

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