Recensione: Irae Melanox

Di LeatherKnight - 7 Maggio 2002 - 0:00
Irae Melanox
Band: Adramelch
Etichetta:
Genere:
Anno: 1988
Nazione:
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93

Chi l’avrebbe mai detto che un album “prodotto con due lire e registrato al volo” sarebbe divenuto un vero e proprio capolavoro di Heavy Metal Italiano, a distanza di più di dieci anni, ancora acclamato ed adorato
in tutta Europa (e non solo)?
All’epoca purtroppo furono pochi quello che lo credettero possibile, ma col passare degli anni il nome degli Adramelch e questo disco divennero vere e proprie leggende del Metallo Italiano.
Come spiegare l’anonimato degli inizi ed il grandissimo successo in ambito underground in un secondo momento?
Semplice: è necessario contestualizzare l’album all’epoca della sua uscita e negli anni successivi.
Allora la scena italiana era decisamente ostacolata dalla mancanza di infrastrutture e da una palpabile esterofilia diffusa un po’ ovunque. A questo aggiungiamo che l’album di canonico non ha nulla e risulta (oggi come anni fa) difficile da comprendere, ed ecco perché all’epoca fu ignorato.

Durante gli anni 90, invece, il culto dei veri suoni ottantiniani crebbe vistosamente, così da poter dare una seconda possibilità a questo “Irae Melanox” di mostrare il proprio valore (essendo esaminato con un’ottica differente rispetto al passato). Ed infatti non ce n’è per nessuno: con questo album i milanesi Adramelch dimostrano di essere forse la band italiana più geniale in assoluto. Il sound dell’album è tutt’altro che canonico: avendo come riferimento le bands di punta dell’epoca (Judas Priest, Saxon, Maiden, ecc…) ma soprattutto gruppi meno ortodossi (Warlord su tutti), i nostri eroi (guidati dal chitarrista-mastermind Gianluca Corona) forgiarono in quest’album un abisso di HM denso di una brumosa atmosfera medievale (oscura, epica e mistica), suonato con grandissima personalità ed una tecnica esecutiva impressionante, un songwritting ricco di grandiosi richiami alla musica classica in chiave metallica e un’originalità di idee che ancora oggi risulta fresca ed innovativa.

Acquisto caldamente consigliato a chi vuole ammirare la vera gloria del Metallo Italiano e logicamente a tutti gli appassionati di vero Epic Metal…siate certi che “Irae Melanox” farà impazzire i vostri ormoni metallici come pochi altri!

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

01) Fearful Visions
02) Zephyrus
03) Irae Melanox
04) Lamento (anonymous XV cent.)
05) Decay (Saver comes)
06) Was Called Empire
07) Eyes of Alabaster
08) Dreams of a Jester

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