Recensione: Labyrinth Of Emptiness

Di Giuseppe Abazia - 26 Giugno 2009 - 0:00
Labyrinth Of Emptiness
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Anno: 2009
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75

Labyrinth Of Emptiness è la seconda prova in studio degli In Aevum Agere, band napoletana heavy/doom capitanata da Bruno Masulli; già autori, un paio d’anni orsono, dell’ottimo From The Depth Of Soul, questo nuovo singolo funge da “appetizer” per il full-length in arrivo l’anno prossimo.

Mentre sul precedente demo era stato il solo Bruno ad occuparsi della registrazione di tutti gli strumenti e della programmazione della drum machine, stavolta ci sono un bassista e un batterista in carne ed ossa ad affiancarlo, il che ci porta alla prima miglioria: il suono della batteria è ora decisamente più potente ed autentico.

A livello stilistico, troviamo ancora due anime a costituire il genere degli In Aevum Agere: l’heavy metal di stampo epico, e il doom classico. La prima canzone, Labyrinth Of Emptiness, è una bordata di velocità e pesantezza che ci riporta quasi allo speed metal ottantiano, ed è caratterizzata da un lungo, coinvolgente assolo centrale; sempre su alti livelli la voce, che ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche di potenza ed espressività. La successiva The Darkness Teller, invece, ci riconduce in territori più tipicamente doom, col suo mid-tempo cadenzato; traccia più lunga e più complessa, The Darkness Teller permette alla ricercatezza del songwriting degli In Aevum Agere di spiccare con più decisione, grazie ai vari cambi di tempo che si succedono lungo il suo corso e all’atmosfera epicamente malinconica che i suoi riff sono in grado di evocare. A conclusione del disco, troviamo un esperimento originale ed interessante, ossia la poesia ‘A Livella di Antonio De Curtis, più conosciuto come Totò, recitata da Bruno; un espediente che trova la sua ragion d’essere non solo nella volontà di rendere omaggio ad un artista tanto importante per la città di Napoli e per il cinema e il teatro italiani, ma anche per via del tema di cui tratta la poesia, e cioè la morte e l’uguaglianza di ciascuno di fronte ad essa.

Ancora una piena promozione per questa nascente realtà italiana; Labyrinth Of Emptiness rappresenta un altro tassello nella costruzione di una carriera che, sebbene ancora ai suoi primi passi, già lascia presagire un futuro decisamente roseo. Adesso, però, per il full-length di prossima uscita, vogliamo che i tanti ottimi semi sparsi da questo e dal precedente demo germoglino in una creatura capace di imporsi nel panorama undeground italiano (e non solo) con un songwriting ancora più sicuro di sè, capace di unire con maggior sinergia la componente heavy e la componente doom, e che sappia ancora stupirci con guizzi di originalità come sul qui presente Labyrinth Of Emptiness: inserire stralci di cultura partenopea in un contesto doom metal potrebbe aprire, in futuro, prospettive decisamente interessanti.

Rimaniamo quindi in attesa dell’album, e di ciò che gli In Aevum Agere sapranno riservarci.

Giuseppe Abazia

Tracklist

1 – Labyrinth Of Emptiness (03:23)
2 – The Darkness Teller (08:51)
3 – ‘A Livella (03:54)

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