Recensione: Live At The Mohegan Sun
Che gruppo straordinario, i Cinderella. E che musicista straordinario, Carl Thomas Keifer.
Come capita purtroppo non di rado, però, il talento non basta. Come non sono bastati 7 mesi di spalla ai Bon Jovi nel tour di “Slippery When Wet” per regalare ai Cinderella la fama e la gloria che si sarebbero meritati fin dagli esordi: quelli di gruppo di primissima categoria. Invece il salto a quell’ultimo gradino non è mai arrivato, specialmente in Europa.
Questo nonostante i Cinderella siano musicalmente secondi a pochi e sul palco – anche se forse meno scoppiettanti dei colleghi più blasonati dell’epoca, come Crue e Guns – siano trascinanti e accattivanti. Lo dimostra nel 1991 una gemma di 36 minuti intitolata “Live Train to Heartbreak Station“, una prova dal vivo arrivata appena prima di una serie negativa di eventi che hanno condizionato la vita e la carriera di Tom Keifer e la band.
Un intervento alle corde vocali, poi la paralisi alle stesse, poi la depressione per aver perso la cosa a lui più cara: la voce. Tom stringe i denti e impara a cantare di nuovo e proprio quando le cose sembrano rimettersi a posto arriva anche il divorzio dalla moglie. Ancora una volta lui non demorde. Lascia Springfield e Pennsylvania trasferendosi, quasi come fosse un pellegrinaggio alle radici di certe sonorità, a Nashville, nel Tennessee. Non basta tutta la buona volontà di Keifer, il suo sudore e i suoi sforzi per tornare quello di un tempo. Quell’ugola tanto cara agli amanti dei Cinderella è purtroppo lontana e mi duole tantissimo dire che la voce di Tom è il motivo principale per cui “Live at the Mohegan Sun” non raggiunge le testimonianze dal vivo del passato.
Sia ben chiaro che questo live regala emozioni, e ne regala tantissime, grazie a un repertorio da brividi, una parte strumentale superba e un binomio formato da classe e passione che è la proverbiale marcia in più. Quando però è il momento di tirare le somme non si può soprassedere a una forma vocale che non è più all’altezza del nome del Keifer che fu. Tom non poteva di certo fare più di così e posso sinceramente dirvi che apprezzo fino all’ultimo gli sforzi del cantante di Springfield e già fremo all’idea di averli in Europa a distanza di pochi mesi. Anzi, parrebbe che questo live sia proprio un biglietto da visita per aizzare l’attesa verso il nuovo tour nel vecchio continente. Motivo che potrebbe spiegare perchè, nuovamente, i Cinderella siano scivolati nell’errore già fatto in passato di una tracklist troppo corta. Mi balena in mente l’idea che band ed etichetta stiano temporeggiando in vista di una uscita con fuochi artificiali per il dopo tour: potrebbe essere l’occasione per un dvd di due ore (finalmente!).
Lasciamo da parte le congetture e torniamo a noi e agli eventi del presente (o quantomeno del recente passato). Registrato il 21 luglio 2005 a Uncasville, nel Connecticut, durante una tappa del ‘Rock Never Stops Tour’ con i Cinderella impegnati in compagnia di Ratt, Quiet Riot e Firehouse, “Live at the Mohegan Sun” vede come sempre Tom accompagnato dal secondo genitore dei Cinderella, Eric Brittingham. Completano la formazione Jeff LaBar all’altra chitarra e Fred Coury dietro le pelli.
I dieci brani ripercorrono abbastanza felicemente i quattro lavori da studio dei nostri. Tre dei quali, ovvero i primi tre, assolutamente fondamentali per chiunque abbia un briciolo di rock n’roll nel cuore. Quanta classe in Night Songs o Somebody Save Me, che emozioni con Heartbreak Station o Don’t Know What You Got (‘Till It’s Gone), quanta passione in Gypsy Road o Shake Me.
La voce non sarà più quella di un tempo e magari il live sarà davvero troppo corto, ma ancora una volta i Cinderella sono andati dritti al cuore, rinnovando – come se ce ne fosse bisogno – l’amore per una band appartenente a una famiglia che giorno dopo giorno si rimpicciolisce sempre di più: quella di artisti con la A maiuscola, musicisti e personaggi capaci di regalare ancora musica vera. Ancora una volta, grazie Tom.
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini
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Tracklist:
01. Intro
02. Night Songs
03. The Last Mile
04. Somebody Save Me
05. Heartbreak Station
06. Coming Home
07. Shelter Me
08. Nobody’s Fool
09. Gypsy Road
10. Don’t Know What You Got (‘Till It’s Gone)
11. Shake Me