Recensione: Lose Control

Di Lorenzo Bacega - 12 Aprile 2009 - 0:00
Lose Control
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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72

Secondo studio album per i Farther Paint, quintetto marchigiano (più nello specifico proveniente dai dintorni di Pesaro) formatosi ufficialmente nel 1995 in seguito all’incontro tra il bassista Thomas Bianchi e il chitarrista Francesco Federici, due giovani musicisti accomunati da una passione sfegatata per il progressive metal. Quattro anni dopo la pubblicazione del discreto full length di esordio intitolato My Life’s Impression e dopo vari stravolgimenti di line up (il gruppo arriva addirittura a sciogliersi per un po’ di tempo, salvo poi riformarsi in pianta stabile nel 2006), i cinque pesaresi ritornano finalmente sulle scene nel 2008 con un nuovo disco dal titolo Lose Control, pubblicato dalla finnica Lion Music.

Il genere proposto in questo Lose Control è un progressive metal estremamente tecnico e intricato, fatto di lunghe escursioni strumentali alternate a momenti più intimi e melodici e nel quale lontani echi gothic si mischiano a reminiscenze più elettroniche. Sugli scudi il lavoro della cantante Monia Rossi, ottima sia nelle tonalità più basse che in quelle più tirate e aggressive. Molto buona anche la prova del chitarrista Francesco Federici, puntuale sia in fase di riffing che negli assoli, mentre la sezione ritmica composta dal bassista Thomas Bianchi e dal batterista Luca Prima, nonostante una produzione assolutamente penalizzante (discorso che verrà affrontato più nel dettaglio in seguito), si fa notare per un lavoro di altissimo livello sia per la varietà che per l’efficacia delle soluzioni stilistiche proposte. Chiude la line up il tastierista Gabriele Manocchi, autore di alcuni spunti davvero interessanti. Otto sono le tracce che compongono questo Lose Control, per una durata totale che non va oltre i quarantadue minuti. Canzoni decisamente complesse, ben bilanciate tra tecnicismi (raramente fini a sè stessi) e inserti melodici, e che mettono in mostra l’ottimo bagaglio strumentale appannaggio dei singoli elementi, i quali ci offrono una prova praticamente perfetta dal punto di vista esecutivo. Bisogna sottolineare inoltre come il gruppo (nonostante qualche leggera influenza ancora presente) sia riuscito a sviluppare un proprio sound personale e originale, grazie anche all’utilizzo di alcune soluzioni musicali abbastanza insolite per questo genere come campionamenti e filtri vocali. Tra i pezzi meglio riusciti possiamo senza dubbio citare la breve Chains, malinconica ballad della durata di due minuti dove la bellissima voce di Monia Rossi si erge sopra un tappeto musicale formato da pianoforte e archi. Altri brani degni di menzione sono le più aggressive e dirompenti Hold Me e Illusions in My Hands, mentre la lunga strumentale Anger si segnala per la sua interessante miscela tra sonorità più marcatamente progressive, inserti fusion e qualche richiamo a sonorità vagamente nu metal. Abbastanza deficitaria la produzione, curata personalmente da Francesco Federici e Gabriele Manocchi: i suoni della batteria e, in maniera minore, della chitarra sono infatti davvero scarni, scialbi e approssimativi, al punto da penalizzare seriamente in alcuni tratti la resa delle canzoni.

In sostanza ci troviamo davanti a un lavoro ben composto e ottimamente suonato (il bagaglio tecnico del gruppo è indiscutibilmente di alto livello), penalizzato però da una produzione per nulla all’altezza (per usare un eufemismo). In risalto soprattutto la voce di Monia Rossi, veramente a suo agio sia nelle parti più melodiche che in quelle più aggressive. Un ottimo disco quindi, nella speranza che con la prossima uscita il gruppo riesca a limare quelle piccole imperfezioni dovute alla mancanza di esperienza, e ad assicurarsi una produzione migliore di questa. Il risultato potrebbe essere davvero impressionante.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

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Tracklist:
1. Lose Control
2. Hold Me
3. No One Is Around Me
4. Chains
5. Illusion In My Hands
6. Anger
7. Inside The Cage
8. My Noise

Line up:
Monia Rossi – Lead & Background Vocals
Gabriele Manocchi – Keyboards
Francesco Federici – Guitars
Thomas Bianchi – Bass
Luca Prima – Drums & Percussions

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