Recensione: Night Demon
I Mystery Blue sono tra le bands storiche dell’heavy metal francese, essendo attivi sin dal lontano 1978; il nome del gruppo deriva dal brano “Mystery Song” degli Status Quo e della formazione originale rimane solo il chitarrista Francis “Frenzy” Philippon, mentre gli altri membri sono arrivati nel corso degli anni, tra cui gli ultimi sono il bassista Julien “Ted” Weibel ed il chitarrista Erik Lothaire per i quali questo “Night Demon” è il primo album. Per la band, invece, questo è il nono album da studio, a distanza di ben 5 anni dall’ultimo “8red”, sempre uscito per la tedesca Massacre Records, con cui i francesi collaborano appunto dal 2019. Chi conosce la scena transalpina saprà che i Mystery Blue si sono sempre difesi discretamente, non hanno mai avuto picchi qualitativi che potessero farli conoscere all’intero mondo heavy, ma i loro dischi sono sempre stati ben fatti, ricchi di passione ed energia ed anche questa volta è così.
Certo, se tutti i pezzi fossero allo stesso livello delle prime due della tracklist, staremmo a parlare di una bomba vera e propria; purtroppo non è così e già dalla title-track la band rallenta un po’ il tiro, senza però essere altrettanto convincente. E l’album, composto da ben 13 tracce (forse troppe?) per circa 50 minuti di durata totale, andrà avanti alla stessa maniera, tra canzoni ottime (“Human Again”, oppure “Skulls From Hell” e “Wild Fire”) ed altre un gradino sotto, semplicemente sufficienti o magari un po’ troppo ripetitive (soprattutto nella parte centrale della tracklist). A contraddistinguere il tutto la voce isterica e maligna dell’esperta singer Nathalie Geyer che si distingue dalla massa delle voci femminili, non concedendo nulla alla lirica o alla melodia ma, pur mantenendosi agevolmente sulle note più alte, sempre infondendo energia con le sue urla grintose, quasi fosse una cantante di speed metal. Le due chitarre sono le protagoniste del sound e regalano assoli a profusione, come ricetta del buon vecchio heavy metal impone, mentre il basso si sente piacevolmente con un lavoro notevole di accompagnamento; la batteria, inoltre, spesso impone ritmi frizzanti, finendo per essere quasi l’ago della bilancia (quando spinge i pezzi convincono maggiormente).
Come accaduto in passato, i Mystery Blue con questo “Night Demon” ci regalano un buon disco, piacevole da ascoltare a patto di essere fans del buon vecchio heavy metal; se però siete alla ricerca di qualcosa di innovativo (parola non presente nel vocabolario dei francesi) o che non sia così old-style, credo sarebbe meglio effettuare un ascolto preventivo prima di investire i vostri denari.
