Recensione: Nothing

Di Alberto Fittarelli - 8 Settembre 2002 - 0:00
Nothing
Band: Meshuggah
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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90

Una nuova bomba ci arriva dalla Svezia con il quarto album dei Meshuggah, geniale combo dedito in origine ad un thrash/death di stampo americano, anche se già abbastanza originale, e giunto col seminale “Destroy Erase Improve” del ’95 ad una svolta destinata a cambiare radicalmente certi aspetti della musica estrema: un post-thrash industrialoide, creato su tempi di batteria assolutamente irregolari e condito da una delle voci più abrasive che il metal posa ricordare. A questo disco fece seguito nel 1998 “Chaosphere“, ulteriore estremizzazione del già contorto sound dei quattro; dopodichè il silenzio, un lungo periodo di inattività che aveva alimentato dubbi persino sulla possibilità di una loro nuova produzione, sino ad arrivare a questo bellissimo “Nothing“.

La partenza con “Stengah” mostra subito le coordinate su cui si muove l’album: una chitarra ad 8 corde (!) suona un riff di enorme pesantezza, su cui presto si innestano gli altri strumenti a creare una canzone ipnotica, martellante; il cantato di Jens Kidman raggiunge picchi di ferocia degni del Max Cavalera dei bei tempi, pur se con uno stile ancora diverso e particolare. Le canzoni seguenti continuano su questa linea, distruggendo i padiglioni auricolari del povero ascoltatore, in un vortice di chaos comunque regolato da precise regole matematiche; solo raramente la band si lascia andare a brevi arpeggi acustici, i quali servono comunque sempre a reggere i successivi e sempre più distruttivi riff, come in “Closed Eye Visuals“.

Questo album è quindi destinato ad accrescere la discografia dei Meshuggah con un’ulteriore perla, un altro esempio di pura essenza artistica nel sempre più arido panorama dell’extreme metal: acquisto obbligato per tutti i fans e non, consiglio comunque a tutti più di un ascolto, per poter cogliere a fondo ciò che le singole composizioni vogliono davvero trasmettere.

1. Stengah
2. Rational Gaze
3. Perpetual Black Second
4. Closed Eye Visuals
5. Glints Collide
6. Organic Shadows
7. Straws Pulled At Random
8. Spasm
9. Nebulous
10.Obsidian

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