Recensione: Nothing’s Shocking

Di Stefano Burini - 13 Agosto 2009 - 0:00
Nothing’s Shocking
Etichetta:
Genere:
Anno: 1988
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
90

Era il 1988, nel pieno dell’epoca d’oro del metal californiano tutto lustrini, chitarroni e capelli cotonati, quando sugli scaffali dei negozi di musica piombò un album destinato ad ispirare la gran parte dei gruppi degli anni ’90 e ad essere ricordato come una delle pietre miliari di un certo modo di intendere il rock duro e di contaminare generi e sottogeneri che ha avuto ben pochi seguaci altrettanto validi nel corso degli anni.

“Nothing’s Schoking” era il titolo, sapientemente ironico, scelto dai Janes’ Addiction per questo bizzarro disco la cui copertina in bianco e nero raffigurava due ragazze nude – gemelle siamesi – con la testa in fiamme placidamente sedute su di una panchina a dondolo, quasi a sviare il fruitore rispetto al contenuto: undici stupefacenti testimonianze di una sintesi unica di psichedelia settantiana, pulsioni funk e furia heavy metal.

Le canzoni del complesso americano erano imperniate sulle ritmiche nervose e movimentate ad opera del duo Eric Avery/Stephen Perkins, rispettivamente basso e batteria, sulle improvvise sfuriate di chitarra di Dave Navarro e sulle vocals fuori dagli schemi di Perry Farrell. Più che un cantante, un giullare da strada, un Vince Neil dieci volte più beffardo e vizioso, strappato dai bassifondi del peggior suburbio losangelino, imbottito di droga e gettato su un palco a narrare farneticanti racconti di tossici, barboni ed emarginati: le maschere tipiche dell’immaginario bohèmien della Città degli Angeli.

 

“Up The Beach” è un intro cantilenante che pare a tratti anticipare le cadenze ciondolanti tipiche dei numi tutelari del grunge, un preludio al riff apocalittico di “Ocean Size”, vibrante hard rock venato di psichedelia guidato con grande maestria dal guitar work incandescente di Dave Navarro e dal cantato delirante di Perry Farrell.
La movimentata “Had A Dad” vira ferocemente verso il funk, senza rinunciare a vocalizzi dissonanti e ad assoli stridenti, marchio di fabbrica della band, mentre con la successiva “Ted, Just Admit It..” i Jane’s Addiction non ci risparmiano una capatina in territori “maledetti”, ispirandosi alla vicenda del serial killer Ted Bundy per un pezzo che vede tramutarsi pian piano il flemmatico incipit guidato da linee di basso avvolgenti in un hard rock teso, allucinogeno e quasi cacofonico.
“Standing In The Shower…Thinking”, così come “Idiots Rule”, si presenta come un divertissment sincopato e strafottente all’insegna di melodie vivaci venate dall’ormai consueta punta di irrequietudine, un intermezzo che fa da preludio alla nenia allucinata e vagamente tribale su cui si reggono i vaneggiamenti lisergici di “Summertime Rolls”.
Il giro di basso di “Mountain Song” riporta la mente alla purple-iana “Stormbringer”, palesando le radici settantiane del sound degli Addiction, prima di deflagrare in un riff di chitarra saturo ed esplosivo di forte derivazione hard rock, contrapposto ai vocalizzi stranianti ma leggermente più controllati di Farrell.
Il ritmo si affievolisce sulle note di “Jane Says”, una soffusa ballata acustica dedicata ad un’amica tossicomane, la cui dipendenza ispirò, tra l’altro, il nome della band, e di “Thank You Boys”, una divertente intro swing che apre le danze per il delirio funk della conclusiva “Pig’s In Zen”, dominata dal devastante groove di basso di un ispiratissimo Eric Avery, perfettamente assistito dalle prove di Farrell, Perkins e di un grande Dave Navarro alla chitarra solista.

Con il successivo ed altrettanto valido “Ritual De Lo Habitual”, dato alle stampe nel 1990, si andarono ad accentuare ulteriormente la spigolosità delle composizioni e la dissonanza delle melodie, mentre l’anno seguente i losangelini andarono incontro allo scioglimento a causa di dissidi interni e problemi di droga, lasciando in eredità ai posteri le coordinate principali di un nuovo modo di fare rock duro e realmente “alternativo” che vedeva tra i propri capofila gruppi come Red Hot Chili Peppers, Primus, Faith No More e Living Colour oltre, ovviamente, ai Jane’s Addiction.

Discutine sul forum nella sezione Hard Rock / AOR!

Tracklist:

01. Up The Beach
02. Ocean Size
03. Had A Dad
04. Ted, Just Admit It..
05. Standing In The Shower…Thinking
06. Summertime Rolls
07. Mountain Song
08. Jane Says
09. Idiots Rule
10. Thank You Boys
11. Pig’s In Zen

Line Up:

Perry Farrell – Voce
Dave Navarro – Chitarra
Eric Avery – Basso
Stephen Perkins – Batteria

 

Ultimi album di Jane’s Addiction