Recensione: Patient Number 9

Di Vito Ruta - 22 Settembre 2022 - 7:00
Patient Number 9
Etichetta: Epic
Genere: Hard Rock  Vario 
Anno: 2022
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
78

I progressi della tecnologia e le competenze di uno strapagato staff di professionisti dello showbiz, capeggiati dal produttore Andrew Watt, fanno decisamente miracoli.
Nonostante malattie, infezioni e acciacchi vari, a giudicare dall’ascolto della tredicesima uscita solista, intitolata “Patient Number 9”, le condizioni di salute del “Principe delle Tenebre” (74 anni a dicembre) sembrano tutt’altro che disperate. Sebbene sia in una posizione di contiguità con Ordinary Man”, il nuovo album, che prosegue la crociata di portare il rock alle masse con l’ovvio intento di reclutare nuovi fan e di rimpinguare le casse prima dell’inevitabile addio alle scene, è un lavoro decisamente superiore al predecessore e merita l’aggettivo decoroso. A condizione di non fare insensati e anacronistici paragoni con pietre miliari della passata produzione discografica che hanno fatto entrare di diritto Ozzy nella storia del rock.
La prima nota positiva è che nel nuovo lavoro non c’è alcuna traccia con Post “avvoltoio” Malone (controverso rapper della scuderia Watt). Mantenuta, invece, la sempreverde formula delle ospitate (meno ardite a questa tornata), che contano Michael David McCready, Robert Trujillo, Duff McKagan, Chad Smith, Josh Homme, Taylor Hawkins e Zakk Wylde. Ma non è finita qui. Fallito il reclutamento di Jimi Page, Ozzy è riuscito ad accaparrarsi la presenza di una triade di veri e propri mostri sacri della sei corde nelle figure di Jeff Beck, Eric Clapton e Tony Iommi.

Risate isteriche e invocazioni disperate, urlate su un arpeggio, costituiscono il breve intro che segna l’attacco del riff di apertura della titletrack “Patient number 9”, che vede immediatamente giocare il primo asso. Gli interventi chitarristici di Beck, grazie all’originalità che da sempre lo contraddistingue, riescono a far dimenticare per un attimo che di una canzone assolutamente commerciale si tratta.
Segue il sano hard rock di “Immortal” in cui spadroneggia la voce inconfondibile di Ozzy: nasale, acuta, sempre pericolosamente prossima alla stonatura. Arriva “Parasite, pezzo di una certa consistenza, nel quale Zakk Wylde offre il suo primo corpulento contributo.
No Escape From Now”, uno dei brani più interessanti dell’album, vede per la prima volta, dopo la militanza nei Black Sabbath, Tommy Iommi accanto ad Ozzy. Il progenitore del doom sfoggia un riff pesantissimo che non lascia scampo, permettendo ad Ozzy di gettare un ponte tra passato e presente.
Ci pensa il tocco vellutato di Mr. “Slowhand”, sempre fedele alla sua fama, a offrire sollievo con una superlativa prestazione in “One Of Those Day”, traccia che tratta di una giornata tanto negativa da far vacillare la fede in Gesù, il cui testo ha provocato più di qualche polemica.

Torna ad affascinare il tocco di Jeff Beck in “A Thousand Shades”, ballad dal sapore beatlesiano.
Le successive tre tracce “Mr. Darkness, “Nothing Feels Like ed “Evil Shuffle”, affidate al fedele Zakk Wylde, offrono timidi richiami al passato meno recente. Rientra in scena Iommi inDegradation Rule riuscendo efficacemente a rievocare la magia dei giorni di gloria.
Dopo le scialbe “Dead And Gone” and “God Only Knows”, chiude il lavoro l’atipica “Darkside Blues”. gioiellino che ricorrendo a suoni ovattati e sporchi riesce a creare l’illusione di pezzo improvvisato, registrato di contrabbando, in una bettola fumosa.

Patient Number 9” rappresenta per Ozzy il proverbiale colpo di coda. E’ lecito domandarsi se dovremo rassegnarci a rinunciare alla presenza di un artista che ci ha accompagnato per decadi o se ci saranno in futuro ulteriori nuove uscite. Io dico la seconda, perché la musica è per Ozzy una ragione di vita e al tempo stesso un balsamo ai mali che lo affliggono.
Ve lo immaginate “l’immortale”, definitivamente relegato nel ruolo di amorevole e rassegnato consorte della più bella che simpatica manager Sharon? Non esiste proprio!

God bless you!

https://www.ozzy.com
https://www.facebook.com/ozzyosbourne

Ultimi album di Ozzy Osbourne

Genere: Heavy 
Anno: 2020
75
Genere:
Anno: 2010
79
Genere:
Anno: 1991
90
Genere:
Anno: 2007
80
Genere:
Anno: 1995
55
Genere:
Anno: 1983
84