Recensione: Poetica

Di Vladimir Sajin - 22 Aprile 2021 - 0:00
Poetica
Etichetta: Pride & Joy Music
Genere: Power 
Anno: 2021
Nazione:
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70

Gli Stranger Vision sono indubbiamente tra le nuove metal band più interessanti in circolazione, nati da una vasta gamma di influenze provenienti da tutto il regno dell’heavy metal melodico. Un tripudio di sfaccettature in cui si uniscono diverse influenze sulla scia dei band come Blind Guardian, Helloween, Savatage, In Flames. Il gruppo è stato fondato nel maggio 2019 da Riccardo Toni (chitarra) e Ivan Adami (voce), con l’obiettivo di creare e realizzare una visione e un suono estremamente personali con una forte attenzione alle melodie e alle armonie oltre a un suono potente e ricco. Luca Giacopini (batteria), Daniele Morini (basso) e Gabriele Sarti (tastiere) poco dopo hanno completato la formazione.

Le registrazioni per il debut album “Poetica” si sono svolte al Domination Studio di San Marino da giugno ad agosto 2020 con l’ingegnere del suono Simone Bertozzi (Ancient Bards). Il mixing e mastering sono stati eseguiti a settembre 2020 da Simone Mularoni (DGM). All’interno del disco sono presenti diversi contributi di famosi musicisti della scena metal italiana: il cantante Fabio Dessi (ArthemisHollow Haze) su ‘Hero of the New World’, la cantante Alessia Scolletti (Temperance) in ‘Memory of You’, il chitarrista Guido Benedetti (Trick or Treat) e il cantante Alessandro Conti (Trick or Treat, Twilight Force) in ‘Rage’, ed infine Zak Stevens (Savatage, TSO, Circle II Circle) su Before the Law’ .

Gli Stranger Vision irrompono sulla scena metal contemporanea carichi di energie e pieni di aspettative soprattutto dopo la gloriosa vittoria all’Imagination Song Contest, il concorso a premi organizzato dai Blind Guardian che ha visto musicisti da tutto il mondo interpretare alcuni dei più famosi brani della band votati da una giuria composta dai fan e dalla stessa compagine teutonica. A tal proposito i ragazzi hanno dichiarato entusiasti:

“Seguiamo i Blind Guardian da 25 anni ed ‘Imagination from the Other Side’ è stato per noi un album fondamentale nella nostra crescita e formazione musicale. Siamo ancora emozionati per l’annuncio della vincita del contest del quale abbiamo saputo solo due settimane prima della scadenza. Eravamo in ritardo e già in semi lockdown quindi abbiamo dovuto registrare le parti e filmare il video in pochissimo tempo, tuttavia eravamo molto motivati. Anche se ci speravamo tanto, onestamente non ci aspettavamo una risposta così calorosa dal pubblico e soprattutto ricevere i complimenti di Hansi, Andre, Marcus e Frederik è stata la realizzazione di un sogno.”

Poetica” è un viaggio musicale di oltre un’ora in cui gli Stranger Vision dimostrano tutta la loro maestria nell’inventare riff memorabili, linee vocali epiche, ritmiche d’impatto e orchestrazioni mai invadenti. Quest’ultimo un aspetto non secondario, nello sviluppare un approccio concettuale davvero particolare per il genere proposto. L’interesse della band per le materie umanistiche – specialmente letteratura, poesia e filosofia – si riflette in testi profondi e aperti alla libera interpretazione. Anche se “Poetica” non è un concept album, il valore universale degli argomenti trattati saprà appassionare l’ascoltatore almeno quanto la musica del gruppo.

L’album appare ricco, maestoso e carico di buoni propositi. Purtroppo in qualche aspetto scivola in alcune ingenuità. L’ascolto dell’album per intero, nonostante i graditissimi ospiti, può risultare poco appassionante, in attesa di un’escalation, un’inventiva, un’innovazione che sembra non arrivare mai. Soprattutto nella parte finale del disco i brani si susseguono abbastanza anonimi nonostante la qualità rimanga sempre elevata. Nell’ambiente musicale  l’innovazione è essenziale per emergere con un album d’esordio. Un altro aspetto critico è che sono praticamente assenti brani un po’ più veloci, duri o potenti. Praticamente per tutta la sua durata l’album gira in diverse intensità dei tempi medi. Fatto ancor più singolare considerato che tra le ispirazioni dichiarati dalla band ci risulta anche il Melodic Death degli In Flames.

Tra  brani più interessanti sicuramente ‘Human Change’, piena di energia. La canzone viene aperta dalle chitarre e procede con una potente sezione ritmica di basso e batteria. Un ritornello efficace e ed un assolo che evolve in un vero e proprio tripudio esplodendo come un bellissimo vulcano musicale. Un altro esempio lodevole per quest’album è l’accoppiata ‘The Dying Light’ e ‘Rage’. La prima consiste in un breve passaggio strumentale che ha la funzione di introdurre il brano successivo, decisamente uno dei brani più belli e riusciti finora composti dagli Stranger Vision: ricco, possente ed epico. Apprezzabile la variazione apportata sul tema principale dell’album con ‘Hero of the New World’ un pezzo meno Power e più Heavy con sfumature di Sounthern e Hard Rock, il tutto ottimamente confezionato ed eseguito alla perfezione. Infine, una doverosa nota di merito per una specie di “bonus track” dell’album che consiste in una bellissima versione acustica chiamata “Deep Version” del comunque ottimo brano ‘Soul Redemption’, altro singolo del disco.

Poetica” degli Stranger Vision risulta un debut album ben fatto, suonato da musicisti talentuosi e corredato di ospiti d’eccezione ma nonostante ciò sembra ancora mancare qualcosa al songwriting complessivo. La band emiliana mostra comunque grandissime potenzialità e personalità, ci aspettiamo un maggior coraggio ed inventiva per il prossimo lavoro. Consigliamo a tutti gli appassionati di buona musica Metal melodico di calibrare i vostri radar sul nome di questa band: ne vedremo decisamente delle belle negli anni a venire.

Vladimir Sajin

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