Recensione: Sleepless

Di Stefano Ricetti - 12 Maggio 2009 - 0:00
Sleepless
Band: Witchfield
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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88

Thomas Hand Chaste, oltre a essere un eccellente polistrumentista, rimane un pilastro dell’heavy metal italiano. Dietro le pelli dei Death SS – prima – e con il Paul Chain Violet Theatre dopo ha annerito il panorama musicale tricolore dal 1977 ai primi anni Ottanta in virtù di un suono cupo, mefitico, associato in entrambi i casi a un’immagine senza pari al mondo, tanto misteriosa quanto realmente pericolosa, assolutamente non di semplice facciata o addirittura costruita a tavolino da qualche discografico lungimirante. Dopo alcuni anni passati nell’oblio è marcato 2006 il ritorno sulle scene con l’album solista Uno Nessuno Centomila, uno sperimentale che suggella, di fatto, il suo come-back.  

I Cardellino Bros, Andrea (chitarra) e Giovanni (voce) costituiscono le menti illuminate – per usare un ossimoro, visto che anch’essi provengono dalle tenebre e al massimo si spingono fino al crepuscolo – dell’Impero Delle Ombre, combo che nel 2004, in compagnia dei fratelli Caroli, fece uscire un disco molto interessante, peraltro già ottimamente recensito sulle colonne di TrueMetal dal collega Leopoldo Puzielli.

L’incontro fra queste anime dannate scaturisce il progetto Witchfield, che si completa con Ilario ‘Piranha’ Suppressa (chitarra) e un’altra vecchia triglia della Nwoihm come il bassista Baka Bomb (Paul Chain/Boohoos).                  

Thomas Hand Chaste riesuma dalle polveri di un cassetto rimasto inattivo e semichiuso per tanto tempo dei brani inediti, stagionati e incredibilmente immuni al passare del tempo e delle mode. La complicità con gli artisti di cui sopra stenta a decollare ma è solo un’impressione fugace, l’alchimia prende il sopravvento e le note sgorgano impietose da parte dei diversi attori coinvolti nel progetto Witchfield.

Dopo lo spettacolare e hollywoodiano intro The Burial Of Count Orgaz tutti i dubbi vengono spazzati dalle durissime chitarre di Edina’s Escape From Cancer City a testimonianza della vena compositiva che magicamente si materializza fra i vari componenti della band. Quest’ultimo brano è semplicemente annichilente per qualità e penetrazione: in mezzo a passaggi oscuri convivono trame ariose e inserti d’organo da pelle d’oca. Roba da fuoriclasse. The Mask Of The Demon è perfetta per un film Horror riportando ai maestri del Doom mentre la successiva High Tide Symphony farebbe impallidire anche un campione come David DeFeis dei Virgin Steele per quanto attiene il perfetto incastro fra le parti sinfoniche e quelle Dark.

Gli assi di Sleepless si sprecano: Void in the Life si avvale della partecipazione del signor Black Widow Clive Jones, che fra una botta di sax e una di flauto fa raggiungere a questa trama vette inaspettate. I Curse My Fate scomoda proprio la Vedova Nera inglese sia per impianto che per feeling, Totentanz è il raggelante preludio alla cover del classicissimo targato Death SS Inquisitor seguito da quella di The Black Widow di Alice Cooper. Nonostante gli special guest coinvolti – lo stesso Clive Jones e Steve Sylvester – entrambe le versioni dei Witchfield non reggono il passo con gli ingombranti originali. Chiude il sipario, rigorosamente dal colore nero, la tenebrosa Immagination Vortex, seguita dalla reprise del motivo d’apertura, appunto The Burial Of Count Orgaz (Finale).  

Intrigante, per via dei disegni, sempre diversi a ogni canzone, il libretto. Risulta però carente nella mancanza dei testi, un vero peccato, visti i richiami a monumenti come Blake, Shakespeare, Fergusson e Kingsley così come insufficiente nelle note, troppo scarne se rapportate al peso specifico dei musicisti coinvolti.     

Thomas Hand Chaste WitchfieldSleepless = La classe non è acqua.
Mai come stavolta tale adagio possiede un proprio perché.

Stefano “Steven Rich” Ricetti     

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Tracklist:
01. The Burial Of Count Orgaz
02. Edina’s Escape From Cancer City
03. The Mask Of The Demon
04. High Tide Symphony
05. Void In The Life
06. I Curse My Fate
07. Totentanz
08. Inquisitor
09. Witchfield / Black Widow
10. Immagination Vortex
11. The Burial Of Count Orgaz (Finale)

Line-up:
Thomas Hand Chaste – Drums&Keyboards
Givanni “John” Cardellino – Vocals
Andrea “Andy” Cardellino – Guitar
Ilario “Piranha” Suuuppressa – Guitar
Baka Bomb – Bass

      

     

 

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