Recensione: Sour Whine

Di Lorenzo Bacega - 17 Giugno 2010 - 0:00
Sour Whine

Li avevamo già incrociati su queste pagine due anni fa in occasione dell’uscita del loro primo disco autoprodotto (intitolato semplicemente Demo 2008), un lavoro che metteva in luce delle doti compositive fuori dal comune e delle potenzialità non indifferenti. Stiamo parlando dei Sour Whine, quintetto proveniente da Imola (provincia di Bologna) formatosi nel corso del 2004 in seguito all’incontro tra il bassista Elia Fusella, il tastierista Emanuele Lo Verde, il chitarrista Giovanni Marchi e il batterista Luca Silecchia. A distanza solamente di un anno dal primo lavoro dato alle stampe dalla band emiliana, vede la luce sul finire del 2009 il secondo ep del gruppo (ancora una volta completamente autoprodotto) dall’eponimo titolo Sour Whine.

Un disco questo Sour Whine che rimane a metà strada tra il power/prog di chiara matrice italiana (sulla scia di gruppi quali Labyrinth, DGM e, soprattutto, Vision Divine, specie quelli dell’era Luppi), hard rock e progressive metal di stampo classico (Dream Theater su tutti), per un sound che non disdegna l’uso di virtuosismi e tecnicismi vari, ma che ha tuttavia il proprio principale punto di forza in una vasta gamma di melodie piuttosto ariose e ad ampio respiro (mai eccessivamente scontate o banali però). Emerge in questo senso l’ottima prova offerta dal cantante Giacomo Voli (ultimo arrivato in seno alla band, in sostituzione di Alessandro “Rubbo” Rubino), un frontman dalla voce calda e avvolgente (malgrado una pronuncia inglese ancora leggermente maccheronica), capace di esprimersi al meglio soprattutto qualora le composizioni richiedano un’interpretazione più espressiva e teatrale. Molto buono anche il lavoro svolto in questa occasione dalla sezione ritmica, composta rispettivamente da Elia Fusella al basso e Luca Silecchia alla batteria, che si rivela assolutamente valida nel sorreggere le composizioni, mentre il chitarrista Giovanni Marchi e il tastierista Emanuele Lo Verde si mettono in evidenza per una prestazione estremamente puntuale e precisa tanto nell’accompagnamento delle canzoni, quanto in fase di assolo. Composto da sole sei tracce (per un minutaggio complessivo di poco superiore ai trenta primi di durata), questo Sour Whine ci offre una manciata di canzoni piuttosto ispirate, ottimamente interpretati dal punto di vista puramente esecutivo, e incisivi al punto giusto. Ad aprire le danze tocca a Whisper, un pezzo estremamente tirato e trascinante, che dopo un iniziale riff di chiara matrice hard n’heavy si snoda in una fitta sequenza di passaggi strumentali molto vicini alla produzione dei primi Dream Theater. La successiva Haunted Love si sposta invece su binari più lenti e melodici, un brano che punta prevalentemente su atmosfere intime e suggestive, impreziosito inoltre da un’ottima interpretazione da parte di Giacomo Voli al microfono, mentre invece la seguente A Brittle Balance è una traccia piuttosto frizzante e vivace, decisamente solida dal punto di vista ritmico e nel complesso abbastanza riuscita. Degna di menzione inoltre la rocciosa Mr Clock (preceduta dall’intro No Time Scene e qui posta in conclusione della tracklist), un brano giocato sulla continua alternanza tra digressioni strumentali più propriamente progressive-oriented e strofe dal sapore invece più marcatamente hard rock.

In definitiva, ci troviamo al cospetto di un lavoro assolutamente valido, complessivamente ben suonato e che propone delle idee abbastanza interessanti. C’è ancora qualche angolino da smussare per quanto riguarda il songwriting, ma sembra davvero il minimo per una band che in fin dei conti è  arrivata ora alla seconda uscita autoprodotta e tutto sommato è attiva da poco tempo. Se questi Sour Whine riusciranno a colmare queste leggere lacune che ancora affliggono sotto certi aspetti le composizioni allora sì che potranno risultare una sorpresa estremamente gradita nel prossimo futuro.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

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Tracklist:
01. Whisper
02. Haunted Love
03. A Brittle Balance
04. The Missing Piece
05. No Time Scene
06. Mr Clock

Line Up:
Giacomo Voli – Vocals
Giovanni Marchi – Guitars
Emanuele Lo Verde – Keyboards
Elia Fusella – Bass
Luca Silecchia – Drums