Recensione: The Art Of War
Non tutti i mini vengono per nuocere: specialmente quelli dei Vader,
che nel contesto della loro discografia possiedono l’imbarazzante proporzione di
tre a uno rispetto ai full-length.
E così, dopo il discreto Blood
(2003) e l’inutile singolo Beware The Beast (dell’anno successivo,
contenente solo due pezzi poi pubblicati su The
Beast e un documentario dallo studio di registrazione) i polacchi,
reduci dallo shock relativo alla morte dell’ex-batterista Doc, se ne escono come
se niente fosse con questo The Art Of War, contenente solo ed
esclusivamente materiale ancora inedito, scritto per l’occasione; presentato in
un artwork da urlo; e suonato come agli stessi Vader non riusciva da qualche
anno.
Prima di tutti i tempi di batteria: nella quattro tracce effettive (più due
intro) Daray accelera di molto i propri ritmi, dando prova di tecnica e
precisione allo stesso tempo. Pezzi brevi, intensi ed ispiratissimi, con
un’influenza thrash ancor più evidente che in passato ed assoli enfatizzati al
massimo (sentire la bella Lead Us!!! per credere) e cavalli di battaglia
pronti per essere riproposti nelle decine di concerti che la macchina da guerra
di Olsztyn tiene regolarmente in tutto il mondo: su tutte ovviamente This Is
The War, secca, diretta e paragonabile all’impatto di due armate in aperta
battaglia. Immagine rievocata direttamente nel videoclip proposto direttamente
all’interno dell’EP, che utilizza le stesse grafiche usate per l’artwork (una
splendida animazione in 3D) e rappresenta un mortale uso di un’ipotetica
battaglia in realtà virtuale.
Insomma: per una volta, un mini che vale a pieno il proprio prezzo e non ha
il solo e palese scopo di tenere alta l’attenzione di un gruppo che non ne ha
certo bisogno; elevata la qualità dei brani, con qualche piccola novità come
le intro sinfoniche che vanno ad inserirsi direttamente nelle canzoni, una
ferocia ritrovata insieme ad una spontaneità che latitava un po’, ultimamente,
e l’antipasto per quello che si preannuncia come uno dei loro migliori album di
sempre.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. Para Bellum
2. This Is The War
3. Lead Us!!!
4. Banners On The Wind
5. What Colour Is Your Blood?
6. Death In Silence
