Recensione: The Conscious Sedation

Di Daniele D'Adamo - 8 Settembre 2010 - 0:00
The Conscious Sedation
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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74

Due anni.
Solo due anni di carriera sono stati sufficienti, agli statunitensi (sulla carta, poiché si tratta di musicisti di diverse nazionalità unitisi per un comune progetto) System Divide, per dare alle stampe il proprio album d’esordio, per di più con una major come la Metal Blade Records.

Si potrebbe malignamente pensare che la label abbia voluto battere un ferro ancora caldo, mettendo sotto contratto un gruppo segnato da marcati lineamenti di etnia metalcore. Un genere che, infatti, sta avendo i suoi momenti di massimo splendore soprattutto oltreoceano, per l’appunto. Questo pregiudizio si scioglie tuttavia come neve al sole, quando si affronta per la prima volta “The Conscious Sedation”. Prendendo atto, come del resto si poteva immaginare – stavolta a ragione – , delle tipiche accordature basse delle chitarre che sono forse il più evidente sintomo della moda imperante nella tipologia musicale, il resto si può descrivere come un riuscito incrocio fra un’aggressività da mazzate nello stomaco e una gentilezza da nobildonna affettata.

L’idea di mettere a confronto due vocalist antitetici come Miri Milman e Sven de Caluwé – la prima impostata sulle tonalità tipiche del femal gothic metal, il secondo impegnato a dar fondo alla propria capacità di interpretare lo scream più ruvido e il growl più profondo – , si rivela azzeccata e, soprattutto, ben realizzata. A parte che non sono poi molti gli act che propongono queste sonorità, i due cantanti si alternano al microfono con irreprensibile professionalità e molto impegno, regalando alla band un valore aggiunto il quale la fa emergere con decisione dalla mota del grigio anonimato.  

Non solo.
C’è la parte musicale, anche. Parte musicale che si rivela consistente come la roccia. Poderosa, a tratti violentissima; tirata all’estremo. Cucita addosso a un corpo tirato su a pane e death, pregna allo stesso tempo di melodia assai accattivante che, quasi incredibilmente, si amalgama alla brutalità come l’oro con l’argento. L’inconfutabile presenza di momenti di assoluto «caos controllato» esclude, credo, qualsiasi possibilità ai Nostri di accedere al «mainstream da supermercato». Fatto, questo, che rimanda alla percezione di una loro abbondante qualità artistica; non dimenticando parallelamente la loro bontà tecnica, di alto livello così come preteso dall’odierno, selettivo mercato internazionale.

Il sestetto non c’impiega molto tempo a far vedere le proprie carte: l’opener “Vagaries Of Perception” ha le fatture di una rapidissima macchina da guerra con un fiocco rosa sulla corazza! Blast-beats da capogiro ed eteree linee vocali si rincorrono continuamente, intrecciandosi e legandosi a una sezione ritmica dall’incedere cyber-tech come quella dei Fear Factory, a un guitarwork devastante per impatto sonoro e, stavolta, a delle febbricitanti, rabbiose urla. Modus operandi, questo, che alla fine coincide con la marchiatura a fuoco che il sestetto pone su ciascuna canzone del disco (“Echoes”, “Lethargy”, “Purity In Imperfection”, …). Marchiatura che, in fondo, è allo stesso tempo croce e delizia dello stile di Cole Martinez e compagni giacché la stessa innovativa formula è propinata un po’ troppo similmente in tutte le tracce; oscurando la personalità di ciascun episodio in rapporto alla globalità della serie.

Si tratta di un peccato veniale senza dubbio risolvibile con una maggiore attenzione in sede di singola composizione, preso atto che il suono – nel suo insieme – è maturo e ben definito. Ad ogni modo, l’acquisto di “The Conscious Sedation” è consigliabile agli amanti delle emozioni forti: nel generare queste, i System Divide non sbagliano nemmeno un colpo.
   
Daniele “dani66” D’Adamo

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Track-list:
1. Vagaries Of Perception 3:48    
2. An Intoxicating Affair 3:12    
3. Echoes 4:33    
4. The Apex Doctrine 3:27    
5. Lethargy 3:46    
6. (n)Ether 4:26    
7. Hollow 3:58    
8. Purity In Imperfection 4:13    
9. Repent/Forget 4:33    
10. The Conscious Sedation 3:37    
11. Stagnant Progression 7:00

Line-up:
Miri Milman – Vocals
Sven de Caluwé – Vocals
Cole Martinez – Guitars
Michael Wilson – Guitars
Andrew Lenthe – Bass
Mike Heller – Drums, Percussion
 

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