Recensione: The Cosmic Year

Di Angelo D'Acunto - 29 Luglio 2008 - 0:00
The Cosmic Year
Band: Cosmics
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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77

Sempre attivissimo su più fronti fra una miriade di gruppi come Twinspirits, Genius e Khymera, Daniele Liverani si presenta nuovamente sul mercato con il progetto Cosmics, nuova creatura nata dalla collaborazione con artisti del calibro di Rufus Philpot (Planet X) e Virgil Donati (Steve Vai, Planet X, Ring Of Fire).

The Cosmic Year (come si può intendere subito dal titolo) è un concept album interamente strumentale basato sull’evoluzione dell’universo, a partire dal big bang fino ad arrivare ai giorni nostri. Il sound racchiuso al suo interno si rifà essenzialmente ad un progressive che strizza l’occhio alle produzioni di gruppi come Planet X e Gordian Knot, con in più le atmosfere più fantascientifiche tanto care agli Ayreon di Lucassen. Tanta tecnica dunque, ma mai troppo fine a se stessa: ogni pezzo è caratterizzato dall’uso di melodie semplici e orecchiabili atte a rendere l’ascolto più scorrevole e semplice da metabolizzare anche per chi non ha così tanta familiarità con questo tipo di prodotti. Inutile menzionare una traccia particolare in una tracklist decisamente omogenea fatta di brani che ruotano sempre intorno a quello che è il tema principale del disco: ogni pezzo riesce perfettamente ad interpretare alla perfezione quello che è il concept racchiuso all’interno del cd (l’evoluzione del cosmo), fra partiture che si basano su ritmiche frenetiche, numerosi cambi di tempo e aperture melodiche eleganti e ben strutturate. Se da una parte ci si trova di fronte ad una manciata di brani dotati di un songwriting fresco e dinamico, dall’altra abbiamo una produzione fin troppo trascurata che non rende totalmente giustizia a quello che è l’operato degli artisti coinvolti nel progetto: la gran parte dell’attenzione viene concentrata sulle tastiere di Liverani, le quali s’impongono fin troppo prepotentemente su tutti gli altri strumenti presenti. In ogni caso resta ugualmente da segnalare l’ottimo operato della sezione ritmica, composta da un Rufus Philpot in stato di grazia e da un Virgil Donati che dimostra di essere il vero e proprio punto di forza del combo, mettendosi sempre in primo piano con una tecnica esecutiva d’altissimi livelli (e non è certo una novità) che raggiunge il proprio apice quando arriva il turno dello strepitoso assolo di batteria contenuto in Chicxulub.

In definitiva, The Cosmic Year è un disco ben suonato, composto ottimamente e che si lascia ascoltare tranquillamente (sopratutto per via degli innesti melodici racchiusi all’interno delle singole tracce) nonostante la produzione non risulti essere fra le migliori che si possano avere (e per quello che è il genere in questione, questo è un deficit non da poco). In ogni caso, nonostante questo piccolo difetto, le dieci tracce a disposizione riescono a mantenersi costantemente su livelli qualitativi decisamente alti senza dare la minima impressione di annoiare l’orecchio di chi ascolta.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

Tracklist:

01 Big Bang
02 Life Birth
03 Giants Domination
04 Chicxulub
05 Global Extinction
06 Omination
07 History Begins
08 Emperors And Gods
09 Voyages Of Discovery
10 The Last Second

Line Up:

Daniele Liverani: keyboards
Tommy Ermolli: guitars
Rufus Philpot: bass
Virgil Donati: drums

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