Recensione: The craving

Di Claudio Casero - 27 Giugno 2007 - 0:00
The craving
Band: Kenòs
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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83

Dopo mille peripezie i lombardi Kenos riescono finalmente a pubblicare il loro secondo lavoro intitolato “The craving”, prodotto e distribuito dalla nostrana Lucretia Records. La band, formata da Alessio Giudice (voce), Marcello Fachin (basso), Domenico Conte (chitarra), Jaco Pisciotta (chitarra) e Sergio Gasparini (batteria), si dedica ad un death metal tecnico e molto vario in tutti i suoi aspetti.

A tre anni dal predecessore “Intersection”, questo “The craving” suona decisamente in maniera diversa sotto ogni aspetto. Fin dalle prime note dell’opener “The craving” si capisce che i Kenos sono ulteriormente cresciuti dal punto di vista musicale sia per quel che concerne la stesura dei brani sia per ciò che riguarda la loro esecuzione. Le due chitarre si intersecano in riff spasmodici ed estremamente potenti passando da momenti più lenti e maggiormente melodici a parti decisamente più ritmate attendendo l’arrivo di Alessio che con la sua voce tagliente squarcia l’aria con fendenti che ci distruggono i padiglioni auricolari.
Con “Majestic persecution” ci spostiamo verso lidi sicuramente più complessi ed articolati; i nostri infatti riescono a mischiare i cliché del death metal più classico con momenti squisitamente thrash aggiungendo quel pizzico di personalità che di certo non guasta, creando così un thrash-death molto tecnico ma tutto sommato di facile assimilabilità.
“Mutant creation” è probabilmente il brano più violento e diretto di tutto il platter: poco più di due minuti di potenza allo stato puro che lascia da parte per un istante la tecnica a favore dell’energia che riesce a sprizzare da orni nota.
Discorso leggermente diverso deve essere fatto per “D-Mansion” e “Teaben rising”, canzoni che fanno sicuramente della velocità il loro punto di forza, pur mantenendo un originalità notevole, cosa di certo non facile in questo genere. Passano così senza intoppi momenti di pura potenza caratterizzati da riff granitici e “speedy” affiancati da parti maggiormente tecniche e melodiche; il tutto viene poi perfezionato da un vocalist che non dimostra il minimo imbarazzo nel paasare dal growl allo scream al cantato pulito.
In “Who.is.key” troviamo addirittura all’inizio dei riferimenti “Motorhediani” che poi svaniscono di colpo per lasciar spazio ad un death metal abbastanza classico che però riesce a non suonare mai noioso o ripetitivo.

Questo “The craving” è quindi la conferma che il death metal può essere suonato in maniera personale senza ricorrere a particolari sperimentazioni. Il cd è ben registrato e mixato e questo non fa che migliorarne la qualità. I 46 minuti della sua durata scivolano senza particolari intoppi o momenti di eccessiva complessità; sono comunque convinto che alcuni brani presenti nel platter rendano decisamente meglio in sede live. Consiglio vivamente l’acquisto di questo cd a tutti gli amanti del genere che vogliono ascoltare qualcosa di nuovo che non sia solo velocità e violenza fine a se stessa. Sicuramente questi Kenos, assieme ai Node, sono la band death metal italiana più degna di attenzione.

TRACKLIST:
1. The craving
2. Majestic persecution
3. Mutant creation
4. The icon
5. D-Mansion
6. Teaben rising
7. Who.Is.Key
8. Aries (part 1)
9. Aries (part 2)
10. Cassandra’s tale

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