Recensione: The Curse Of The Antichrist – Live In Agony

Di Alessandro Zaccarini - 21 Ottobre 2009 - 0:00
The Curse Of The Antichrist – Live In Agony
Band: Destruction
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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82

A coronamento di 25 lunghi anni di carriera tra celle frigorifere, banconi insanguinati e palchi riempiti di attitudine e sudore, ecco a voi The Curse of The Antichrist – Live In Agony testimonianza da tramandare ai posteri della distruzione che i Destruction hanno portato in giro per i palchi di tutto il mondo negli ultimi anni.

Motosega in pompa magna e partenza subito in nome del macellaio più folle del metal con il “devastating thrash attack” di The Butcher Strikes Back, colpevole in questa sede di aver usurpato il primo posto in scaletta alla più rodata opener Curse The Gods. Crimine da poco visto che il nuovo capitolo del macellaio svolge la sua funzione a piedi voti e apre la strada a un trittico di meraviglie formato dall’appena citata Curse the Gods, l’amatissima Nailed to the Cross e una sempreverde Mad Butcher.
 I due orgogliosi alfieri anti-religiose e anticristiani, seguiti dal cavallo di battaglia datato 1984, sono tra i momenti migliori del disco tanto che siamo a nemmeno un quinto di questo doppio live e quanto sentito al momento basterebbe già a legittimarne un entusiastico acquisto.

Un salto in avanti di oltre 20 anni ci porta a una combo di nuove arrivate in casa Destruction – sempre nel segno di Mike e Schmier – con The Alliance Of Hellhoundz e la ancora più recente Devolution. Siamo stati risucchiati in un spettacolare viaggio nel tempo in due decadi e mezzo di Destruction, con Eternal Ban a riportarci tra le vecchie conoscenze di Eternal Devastation e Urge (The Greed Of Gain) catapultarci ancora all’ultimo nato. Vita, morte e miracoli del thrash allemanno.

Non ha bisogno di presentazioni l’inno Thrash Till Death, devastante dichiarazione d’amore a un genere di cui, proprio con The Antichrist, nel 2001 la band tornò assoluta protagonista. È un assalto senza esclusione di colpi portato a termine da una formazione ormai rodata e brillantemente affiatata. Un’armata di tre uomini che vede Marc Reign seduto dietro le pelli in compagnia della coppia di sempre (o quasi) formata dal piccolo Mike Sifringer e dall’enorme Marcel Schirmer. Con Metal Discharge si chiude il primo disco mentre The Damned apre il secondo: nessuna novità, comincia la seconda ora di Storia. C’è Cracked Brain e c’è Soul Collector seguita dall’antenata Death Trap. I destruction sono ormai con il vento alle spalle e il medley tra Unconcious Ruins e Life Without Sense non fa altro che buttare la proverbiale benzina sul fuoco. L’esplosione non tarda ad arrivare con The Seven Deadly Sins la ormai classica The Antichrist e Reject Emotions.

È il momento di alzare nuovamente il volume per una triade degna dei migliori Destruction: torna Thrash Till Death, questa volta nella versione wackeniana “Three Drumkits Wacken Inferno” e a seguire momento da cuore in mano con la storia dei Destruction e del thrash metal a sfilare per le ultimissime battute: Total Desaster e Bestial Invasion giungono a concludere questo doppio live, nel nome di un trademark e un’eredità che negli ultimi anni i Destruction hanno portato a spasso per i palchi di mezzo mondo, raccogliendo consensi e affetto in impressionanti quantità. Non potrebbe essere altrimenti per una band che non solo sta vivendo una seconda giovinezza in sede di composizione in studio, ma si è gettata in un’attività live serrata, facendosi trovare sempre ben preparata e in grande forma per l’appuntamento con il palco e con la dimensione dal vivo.

Mi unisco al coro di buon compleanno e a un po’ di sano scapocciamento vecchio stile.

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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Tracklist:

Cd 1:
01. The Butcher Strikes Back
02. Curse The Gods
03. Nailed To The Cross
04. Mad Butcher
05. The Alliance Of Hellhoundz
06. Devolution
07. Eternal Ban
08. Urge (The Greed Of Gain)
09. Thrash Till Death
10. Metal Discharge

Cd 2:
11. The Damned
12. Cracked Brain
13. Soul Collector
14. Death Trap
15. Unconcious Ruins/ Life Without Sense
16. The Seven Deadly Sins
17. The Antichrist
18. Reject Emotions
19. Thrash Till Death (Three Drumkits
Wacken Inferno)
20. Total Desaster
21. Bestial Invasion

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