Recensione: The Fear Formidable
Travolto dalle tante e successive ondate rivoluzionarie che ne hanno rimescolato le parti essenziali, il death metal, quasi per ritrovare se stesso, non manca occasione per percorrere, all’indietro, il percorso evolutivo che, dalla metà degli anni ottanta, l’ha traghettato sino ai giorni nostri.
Così, accanto a band che propugnano come unico atto di fede la fedeltà alla linea dei Padri proponendo quello che si definisce old school death metal, si trova chi risale la china sino ad accoccolarsi, per esempio, sotto le sorgenti del melodic death metal. Inteso nella sua accezione più pura e incontaminata, vicina il più possibile a quel gothenburg metal che ne ha tratteggiato le prime coordinate stilistiche.
Fra gli epigoni di questa interpretazione conservatrice che prende il via dagli In Flames fanno parte i finlandesi Anger Cell, formatisi nel 2007 in quel di Riihimäki e autori, sin’ora, di un demo “Once With Hate”, 2009), di un EP (“Haven For The Forsaken”, 2010) e di quest’album, “Fear Formidable”, il primo – si spera per loro – di una lunga e feconda carriera. Al pari degli inglesi, gli scandinavi prendono molto sul serio la musica e, infatti, pur essendo di natali relativamente recenti, gli Anger Cell suonano come dei navigati mestieranti. Perfetta l’esecuzione, perfetta l’interpretazione, perfetta la produzione, perfetta la costruzione di un suono certamente non innovativo e tantomeno rivoluzionario, ma almeno completamente formato in tutte le sue caratteristiche essenziali.
Un suono che, seppur già sentito, assomma – oltre alla grossa parte di melodic death metal – due altri elementi che lo arricchiscono e lo rendono sia potente, sia profondo. Una discreta dose di american thrash metal, difatti, irrobustisce le strutture ritmiche di un sound che, già di per sé, ha nei suoi geni l’attitudine a porre specifica attenzione alla costruzione di un robusto e massiccio wall of sound. Senza esagerare con l’uso dei BPM ed evitando accuratamente l’ingresso nei territori della brutalità, quindi, l’ensemble scandinavo mette sul piatto una proposta quadrata, massiccia e compatta; frutto del sinergico quanto granitico guitarwork dei due chitarristi e della compattezza della sezione ritmica, implacabile nella sua cronometrica precisione svizzera. Il growling scolastico di DC, che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già mostrato nel campo in vent’anni di attività da altri vocalist dediti allo swedish death metal, ha tuttavia il pregio di evidenziare – per diversità culturale – l’altro ingrediente di cui più sopra si scriveva: il flavour della NWOBHM. Quel sapore retrò che, in questo caso, dona alla melodia un tocco di epicità che, senz’altro, è il maggior tratto distintivo della musica dei Nostri. Il risultato finale, come già accennato, non sconvolgerà il Mondo per originalità ma, comunque, mostra che miscelare con sapienza ingredienti anche assai diversi fra loro può portare a una pietanza gradevole e gustosa, da gustare anche a lungo.
E così, gli accordi ribassati e i riff compressi e stoppati dal palm muting danno immediatamente la sensazione, con l’opener “Worth The Pain”, che gli Anger Cell amino sì gli assalti con il fioretto ma, anche, quelli più rudi eseguiti con la sciabola. Un velo di malinconia avvolge l’incipit di “Absolution Thru Vengeance”, quasi a manifestare senza indugio l’anima profonda posseduta da DC e compagni. Ma è con “Trailblazer” che tale predisposizione alla melanconia e ai toni dimessi trova la sua migliore esemplificazione. In una song, cioè, forte nella sua delicatezza e sofferta nel suo bel refrain, ricco di pathos e di armoniosità. Con “Constant Collision” e “Slain” si trova in pieno il classico ritmo scoppiettante che muove, spesso e volentieri, le song di death metal melodico anche se, occorre rimarcarlo, in tali frangenti la band perde un po’ in fatto di personalità. Tuttavia, è nuovamente con brani come “Wake Up Screaming”, pregni di liricità e di rimandi al british heavy metal, che i cinque nordeuropei riescono a rendere trascinante e penetrante il proprio sound.
Malgrado la citata compiutezza degli Anger Cell come ensemble musicale in tutto e per tutto, manca ancora un po’ di decisione sulla definitiva direzione artistica da intraprendere. “The Fear Formidable” è un lavoro a due facce, sufficientemente vicine ma non ancora coese come dovrebbero essere per regalare, a chi ascolta, la sicurezza di una proposta immutabile al cambiare delle storie raccontate.
Daniele “dani66” D’Adamo
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Tracce:
1. Worth The Pain 4:02
2. Absolution Thru Vengeance 4:07
3. The Skin Of My Knees 4:46
4. Warcry 2:58
5. Trailblazer 3:29
6. Constant Collision 3:25
7. Slain 4:52
8. Wake Up Screaming 6:18
9. Anger Cell 4:37
10. When Reason Sleeps With The Dead 3:59
11. To The Ultimate 4:03
Durata 46 min.
Formazione:
DC – Voce
Jani – Chitarra
Wesleyer – Chitarra
Samppa – Basso
Jontte – Batteria