Recensione: The Magnificent Seventh

Di Abbadon - 14 Aprile 2005 - 0:00
The Magnificent Seventh
Band: Thunder
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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77

Entrati in gioco nel 1990 col più che pregevole debutto “Backstreet Symphony”, i britannici Thunder si sono contraddistinti, soprattutto nel nuovo secolo, come band piuttosto costante nello sfornare dischi di un certo livello qualitativo abbraccianti uno stile fino a poco tempo fa molto trascurato quale l’hard/blues. Non solo : la band, nonostante l’innegabile bontà dei suoi lavori, non è mai riuscita, salvo che nei fastosi inizi di carriera (dove spesso e volentieri finiva nella top ten delle classifiche), ad imporre il proprio sound a delle masse (in primo luogo quelle non inglesi probabilmente distratte da altri generi più “di moda”. Qualcosa però, a distanza di quindici anni, sembra stia cambiando, e, due anni dopo “Shooting at the Sun” (il primo cd per i Thunder sotto la nostra Frontiers Records), esce sul mercato il settimo studio album del combo, intitolato, manco a dirlo, “The Magnificent Seventh”. Sebbene forse il termine non sia poi così calzante (non stiamo parlando, in soldoni, di un album magnifico), non c’è proprio nulla di cui ci si possa lamentare. Abbiamo infatti fra le mani un prodotto che certo non mancherà di affascinare e regalare diverse ore di piacevolissimo ascolto, prodotto che si basa, come tutti i suoi predecessori, su uno stile decisamente riconoscibile. Trattasi di una miscela di hard&blues made in England contaminata parecchio dallo stile a stelle e striscie, stelle e striscie in questo caso omaggiate (come furono omaggiate nel singolo apripista  “I love you more than Rock’n’Roll”) da una cover che non può che riportarci al vecchio far west (che per inciso non c’entra poi molto coi contenuti sonori del platter stesso). Nulla da dire dal punto di vista esecutivo : la band, ormai insieme da molto tempo e sempre stabile, si conosce benissimo, con conseguente ed ovvio giovamento. Tutti svolgono la loro parte alla perfezione, a partire da un granitico e sempre affiatatato duo (dal quale tutto iniziò ancora a metà anni 80) Bowes/Morley, il primo a deliziare col suo cantato pulito e magnetico, il secondo grande accompagnatore, grazie alla fermezza e alla pulizia della sua 6 corde. Su questa solida base si inseriscono alla perfezione le figure del secondo chitarrista (e tastierista) Ben Matthews, del batterista Harry James e del bassita Chris Childs, tutti utilissimi nell’impreziosire una miscela a mio avviso a 4 stelle. Miscela che ha i suoi frutti in 11 buonissime song (per oltre 53 minuti di musica) ora pacifiche, ora massiccie, songs che vedono i loro picchi nella countryeggiante “I Love you than Rock’n’roll”, nell’infuocato trio centrale “Amy’s on the Run”/“The Pride”/“Fade into the Sun”, nella piacevolissima “Togheter or Apart” e nel gran finale “One Fatal Kiss”, che vede fra gli altri la collaborazione  di Russ Ballard degli Argent.
L’ascolto del disco è finito. Se non avete la minima idea di chi i Thunder siano, direi che è ora di approfittarne perché “The Magnificent Seventh” può diventare un eccellente punto di partenza (essendo tutti i dischi piuttosto simili fra loro). Come detto all’inizio non siamo in presenza di un prodotto magnifico, sicuramente però questa fatica di Bowes&Co. è di fattura più che buona, ed è forse una delle migliori che io abbia ascoltato (anche se non li ho sentiti tutti) relativamente al quintetto. Ergo è acquisto più che consigliato.
Riccardo “Abbadon” Mezzera

Tracklist :
1) I Love You More Than Rock n’ Roll
2) The Gods Of Love
3) Monkey See, Monkey Do
4) I’m Dreaming Again
5) Amy’s On The Run
6) The Pride
7) Fade Into The Sun
8) Together Or Apart
9) You Can’t Keep A Good Man Down
10) One Foot In The Grave
11) One Fatal Kiss

 

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