Recensione: The Quietude Plains

Di Giuseppe Abazia - 28 Marzo 2009 - 0:00
The Quietude Plains
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
64

Gli Ablaze In Hatred sono uno dei più recenti gruppi della nuova ondata di doom melodico nordeuropeo: già autori di un demo nel 2005, Clousure Of Life, e di un buon full-length nel 2006, Deceptive Awareness, i nostri sono da poco tornati sulle scene con un nuovo album, The Quietude Plains. Il loro debutto discografico, quantunque non particolarmente originale nè dotato di una personalità forte, riuscì a ritagliarsi la propria schiera di sostenitori grazie a un’indubbia raffinatezza compositiva; il qui presente The Quietude Plains si assesta sullo stesso identico stile, e mentre nel caso del primo album si poteva essere più morbidi in virtù della poca esperienza sul campo della band, adesso la scarsa personalità della proposta inizia a farsi più incisiva nel giudizio finale.

Credo sia importante sottolineare la provenienza degli Ablaze In Hatred, ossia la Finlandia, perchè come molti colleghi anche loro sono contraddistinti dal tipico sound della scuola melodic doom scandinava, che ormai è diventato quasi un marchio di fabbrica. Laddove, però, gruppi come Swallow The Sun, Saturnus, Hanging Garden o Draconian non hanno faticato molto a trovare una precisa identità, per gli Ablaze In Hatred l’impresa sembra più difficile.
Abbiamo a che fare con del doom metal melodico abbastanza canonico, dai tempi generalmente lenti e dalle atmosfere romantiche e rilassate. In questo senso, notevole importanza rivestono le tastiere, che pur non fungendo (solitamente) da traino per lo svolgersi delle canzoni, sono fondamentali per la costruzione del feeling sognante e languido che caratterizza tutte le composizioni. Le chitarre, invece, svolgono il loro dovere senza infamia e senza lode, limitandosi a macinare con lentezza riff senza particolari variazioni o guizzi di originalità. Purtroppo anche per la voce non è possibile spendere parole lusinghiere, essendo costituita unicamente da un growl piuttosto monocorde che, vista la generale rilassatezza della musica, avrebbe fatto bene a lasciare spazio, di tanto in tanto, ad interventi di voce pulita. L’album, inoltre, è molto lungo: sette tracce, tutte di durata considerevole, per un totale di più di un’ora di musica. L’ascolto può quindi risultare ostico, sia per via della somiglianza fra una canzone e l’altra, sia per la presenza di un discutibile espediente quale una strumentale di ben nove minuti. Il platter ne avrebbe probabilmente guadagnato in scorrevolezza e compattezza con un buon quarto d’ora in meno di musica.

Gli Ablaze In Hatred, nonostante ciò che si può pensare leggendo la recensione, non hanno fatto un completo buco nell’acqua: le composizioni, per quanto simili fra loro, sono ben costruite, e certi passaggi sono indubbiamente affascinanti ed evocativi. Il problema, però, è che The Quietude Plains è un album troppo generico e troppo monotono, il che qualifica gli Ablaze In Hatred come dei buoni mestieranti, ma niente di più. Dispiace vedere tanto buon potenziale incanalato in musica così derivativa: Deceptive Awareness, il primo album, aveva posto delle buone basi per un’evoluzione potenzialmente più interessante, e invece dopo quasi tre anni ci ritroviamo con un seguito che non ne lima i difetti e non compie alcun sostanziale passo avanti. Sarà per la prossima volta, si spera.

Giuseppe Abazia

Tracklist:

1 – A Walk Through The Silence (10:22)
2 – Perfection Of Waves (07:28)
3 – The Wandering Path (08:13) (mp3)
4 – Beyond The Trails Of Torment (07:13)
5 – The Quietude Plains (08:52)
6 – My Dearest End (09:36)
7 – Therefore I Suffer (11:18)

Ultimi album di Ablaze In Hatred