Recensione: Time to be King

Di Lorenzo Bacega - 21 Maggio 2010 - 0:00
Time to be King
Band: Masterplan
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
82

Avevamo lasciato i Masterplan nel 2007 con la pubblicazione di MK II, un disco piuttosto controverso dato alle stampe in un momento abbastanza particolare nella carriera del gruppo tedesco: reduci dalla separazione con il talentuoso frontman Jorn Lande prima, e con il batterista, compositore e co-fondatore del gruppo Uli Kusch poi, Roland Grapow e soci avevano tentato di sorprendere i propri fan chiamando al microfono il buon Mike DiMeo (Riot, The Lizards), un cantante tutto sommato più che valido ma dalla voce completamente diversa da quella del suo predecessore, quasi a voler rimarcare un distacco a livello stilistico dalla precedente produzione della band. Il risultato conseguito non è stato tuttavia dei migliori, non tanto per colpa della prestazione del singer a stelle e strisce (che ha comunque svolto il proprio lavoro senza particolari imperfezioni) quanto per via di un songwriting abbastanza discontinuo e complessivamente poco brillante, che affiancava brani piuttosto godibili e riusciti (Keeps Me Burning, Lost And Gone, Masterplan ad esempio) con svariati filler e clamorosi passaggi a vuoto (Call The Gipsy, Trust In You, I’m Gonna Win, giusto per citarne un paio). A tre anni di distanza dall’uscita di MK II vede ora la luce Time to be King, quarto full length targato Masterplan, pubblicato nel mese di maggio del 2010 dalla tedesca AFM Records.

Alcune cose sono cambiate in questi tre anni successivi all’uscita di MK II. La cosa più evidente da segnalare è senz’altro il ritorno in pianta stabile all’interno della band del cantante Jorn Lande (Ark, Millennium, Malmsteen, Beyond Twilight), in sostituzione del seppur bravo (ma decisamente meno potente e incisivo) Mike DiMeo. Al suo fianco troviamo ancora una volta i tre veterani del gruppo, vale a dire Roland Grapow (Helloween, Rampage, Kotipelto) alla chitarra, Axel Mackenrott (Gamma Ray, Beautiful Sin) alle tastiere e Jan-Soren Eckert al basso (Mydra, Iron Savior, Running Wild), mentre alla batteria è confermato ancora una volta l’ottimo Mike Terrana (Rage, Metalium, Tony Hernando, Savage Circus), arrivato in seno ai Masterplan nel corso del 2006 al posto del defezionario Uli Kusch. Dal punto di vista stilistico sono invece poche le novità all’interno di questo Time to be King, una sorta di via di mezzo tra la compattezza dell’omonimo disco di debutto e le melodie ricercate di Aeronautics, che farà ben felici i fan di lunga data della band. Un sound che con il passare del tempo si è comunque fatto via via sempre più personale e ragionato, limitando l’utilizzo di melodie marcatamente più Helloween oriented che caratterizzavano i primi due dischi (sentire ad esempio Heroes o Wounds per credere), dando origine in questo modo a una miscela di power metal e hard rock forse non completamente originale, ma in ogni caso davvero molto interessante e tutto sommato poco immediata.

Composto da una decina di tracce (per un minutaggio complessivo di poco inferiore ai trequarti d’ora di durata), questo Time to be King ci offre una manciata di brani decisamente solidi e compatti, estremamente avvincenti, e dall’alto tasso melodico. A differenza del precedente MK II, che presentava un songwriting nel complesso abbastanza discontinuo e una tracklist infarcita di filler, bisogna sottolineare come in questo nuovo lavoro dei Masterplan tutte le composizioni si attestino su livelli qualitativi perlopiù alti, con davvero pochi cedimenti e senza veri e propri punti deboli. Ad aprire le danze tocca a Fiddle Of Time, canzone piuttosto vivace e travolgente, molto efficace nell’alternanza tra chitarra e tastiera, e con una parte strumentale di ottima fattura. Con la seguente Blow Your Winds, mid-tempo piuttosto lineare, arioso e immediato, ci si sposta invece su binari prettamente più melodici e orecchiabili, a cui fanno da contraltare la frenesia e la potenza della successiva Far From The End Of The World, brano scelto come singolo apripista, nonché, a detta di chi scrive, uno dei pilastri di questa nuova uscita. L’unico momento di leggero appannamento in questa prima parte del disco arriva in corrispondenza della title track Time To Be King, un pezzo alquanto compatto e roccioso, complessivamente piacevole da ascoltare ma parzialmente penalizzato da un refrain un po’ troppo statico e monolitico. Tra gli episodi più riusciti del disco possiamo sicuramente annoverare Lonely Winds Of War (anch’essa già comparsa nel singolo di Far From The End Of The World), traccia che si segnala, oltre che per delle melodie particolarmente azzeccate, anche per un emozionante assolo di chitarra da parte di Roland Grapow, oppure la affascinante The Dark Road, pezzo giocato sulla continua successione tra strofe più lente e di ampio repiro e refrain più movimentati e accattivanti. Come non menzionare inoltre la più robusta e aggressiva The Black One, senza alcun dubbio il brano più tirato di tutto il platter, che vede un incontenibile Jorn Lande ergersi a protagonista assoluto in mezzo a ritmiche decisamente martellanti e a riffoni granitici e convulsi.

Insomma, rimane ben poco altro da aggiungere. Ci troviamo davanti a un album davvero molto scorrevole, estremamente piacevole da ascoltare, suonato in maniera impeccabile e che presenta davvero pochi momenti di appannamento nel corso della tracklist. Certo, ancora non siamo ai livelli toccati sette anni fa dall’omonimo disco di debutto (a tuttora il lavoro migliore pubblicato dai Masterplan), ma ciò non toglie che questo Time to be King risulti comunque un platter decisamente riuscito, con vari pezzi di altissimo livello, senza filler o clamorosi passaggi a vuoto, e senz’altro più convincente del precedente MK II.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

Discutine sul forum nel topic relativo

Tracklist:
01. Fiddle Of Time
02. Blow Your Winds
03. Far From The End Of The World
04. Time To Be King
05. Lonely Winds Of War
06. The Dark Road
07. The Sun Is In Your Hands
08. The Black One
09. Blue Europa
10. Under The Moon

Line Up:
Jorn Lande – Vocals
Roland Grapow – Guitars
Jan-Soren Eckert – Bass
Axel Mackenrott – Keyboards
Mike Terrana – Drums

Ultimi album di Masterplan

Band: Masterplan
Genere: Power 
Anno: 2017
45
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2013
65
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2010
82
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2007
78
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2005
78
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2004
60
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2003
90
Band: Masterplan
Genere:
Anno: 2002
85