Recensione: War Cult Supremacy (Reissue)

Di Giuseppe Casafina - 6 Ottobre 2016 - 15:32
War Cult Supremacy (Reissue)
Band: Conqueror
Etichetta:
Genere: Death 
Anno: 2016
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
60

Per la serie “Andiamoci Cauti”, torna sugli scaffali di tutto il Mondo una delle opere più discusse e criticate da parte dell’intero universo metallico: grazie al furbesco operato della Nuclear War Now! Productions è infatti finalmente possibile recuperare nuovamente “War Cult Supremacy”, unico e solo album dei guerrafondai canadesi Conqueror.

Uscito originariamente nel 1999 con una differente cover sotto l’ala protettiva della ora defunta Evil Omen Records, il platter fece tanto scalpore proprio grazie al suo operato musicale: pescando a piene mani dalla cacofonia dei connazionali Blasphemy (formazione in cui il membro Ryan Förster proprio da quel dal 1999 entrò sotto lo pseudonimo di DeathLörd of Abomination & War Apocalypse, mentre l’altro membro, James Read è noto oggi soprattutto per la sua permanenza nei Revenge, naturale evoluzione dei Conqueror, oltre alle sue apparizioni in progetti quali Arkhon Infaustus, Black Witchery ed Axis of Advance, questi ultimi primo pseudonimo di quello che saranno poi i Revenge….insomma, bel casino), il duo rielaborava ed estremizzava ulteriormente quella che già alle origini era un proposta assolutamente ostica ed atonale, creando un muro del suono che rasentava, e tutto rasenta, il caos più assoluto.

 

Il risultato, nella versione attuale della NWN! Prodcutions, è una lussuosa edizione deluxe contenente 2 CD e 1 DVD di assoluto caos sonoro senza compromessi: velocità della luce, cacofonia e testi contro ogni cosa in grado di respirare sono tuttora, logicamente, il delizioso libretto da visita di questo ensemble che tutt’oggi vanta lo status di culto per molti fanatici delle sonorità estreme in asenso più assoluto.

Inutile una analisi track-by-track, inutile una descrizione apporfondita delle produzione, inutile qualsiasi cosa: questo è una proposta che ami oppure odi e che, francamente, in sede di recensione è veramente difficile (se non proprio impossibile) giudicare in maniera assolutamente imparziale senza esserne un minimo deliziati oppure disgustati a seconda dei casi.

Trattasi, infatti, di death/grind schizzato e volutamente confusionario, velato di un’atmosfera black cruenta e guerrafondaia.

Insomma, come una versione allucinata dei Marduk che giocano a suonare grindcore, oppure come degli Angelcorpse sotto effetto di dosi particolarmente eccesive di doping, il duo viaggia feroce e con tiro assassino verso un sogno estremo che parte appunto dai Blasphemy per toccare vette di assoluto cinismo: qui è tutto nero senza alcuna sfumatura di grigio, ogni cosa vivente è unicamente feccia da estirpare senza nessuna pietà, tutto odio, nessuna pietà sia per l’ascoltatore che per tutto ciò che la band dichiara come proprio nemico! Un disco come questo potrebbe essere la colonna sonora ideale di un lavaggio del cervello segreto in grado di istigare ai genocidi di massa, grazie alla sua furia omicida sparata al massimo della crudeltà possibile da umana ragione senza il benchè minimo compromesso, distinguere un riff dall’altro infatti è cosa per pochi o forse per nessuno, data la produzione cacofonica fatta di chitarre secche e taglienti come dei vecchi rasoi arrugginiti, nessuna ambienza in grado di dare atmosfera….qui è tutta violenza a senso unico, macello e sterminio di massa.

I nuovi brani poco aggiungo in termini di varietà: trattasi sempre di sonorità da trincea, ma in alcuni casi con una produzione da cantina (almeno per quanto riguarda i brani presi probabilmente dallo split con i Black Witchery, uscito originariamente sempre nel 1999, purtroppo il promo in nostro possesso è del tutto scarno di informazioni precise in merito, chiedo venia in ogni caso), ricolma di echi, fattore questo sì in grado di donare al tutto un piglio maggiormente black metal, grazie soprattutto ad una certa dose di riverbero sulla voce, fattore da non sottovalutare.

(il contenuto del DVD purtroppo non è analizzabile in quanto logicamente non presente nel promo in nostro possesso)

 

Insomma, a distanza di anni la ricetta finale non cambia: o li amerete o li odierete.

Adorate alla follia acts come Revenge, Blasphemy, Axis of Advance e compagnia schizzata? Allora questo disco sarà la vostra Bibbia!

Adorate tutt’altro genere di musica? Allora statene alla larga nella maniera più assoluta.

Il voto tiene conto di questa doppia natura, lasciando da parte eventuali apprezzamenti/disprezzamenti personali.

 

Voi siete da parte del Conquistatore oppure contro di esso?

Qualunque sarà la vostra posizione, sappiate che il solo Conquistatore ne uscirà vivo.

Nessuna collaborazione a lungo termine. Nessun compromesso a vostro favore. Odio puro e totale.

E’ la Supremazia assoluta di chi fa della Guerra un Culto e la propria ragione di vita.

Il Culto di Ross Bay è davvero Eterno: i Blasphemy erano dei profeti in tal senso, al loro tempo.

Ultimi album di Conqueror