Recensione: What’s Inside?

Di Roberto Gallerani - 17 Marzo 2009 - 0:00
What’s Inside?
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Anno: 2008
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What’s Inside è il demo con cui si presentano sulle scene gli italiani Light Emitter Death, band capitanata dalla mente del gruppo Marco Serra e che presenta nella line up il cantante Marco Pastorino, non di certo l’ultimo arrivato dati i suoi trascorsi nella nota band Shining Fury. Il combo propone un power heavy melodico basato soprattutto su riff granitci di chitarra e linee vocali molto melodiche, dosando al minimo il doppio pedale della batteria.

La partecipazione di Marco dietro il microfono alza notevolmente la qualità del disco, un lavoro che comunque sa farsi apprezzare; di sicuro qui non si ritrovano tentativi di innovazione o ricerca di nuovi suoni, semplicemente i nostri adorano suonare heavy metal. I brani scorrono bene, senza far gridare al miracolo, ma anche evitando cadute di stile e di qualità, mantenendo una certa costanza in tutta la loro durata.

Dopo l’intro Into The Unknown, i Light Emitter Death si lanciano subito su un brano tiratissimo di classico power, We’re Divine, ben costruito e con tutte le carte in regola per essere apprezzato dagli amanti del genere: velocità, riff potenti, il tutto accompagnato dalle linee vocali di Marco, che offre una notevole prova in termini di estensione. Più articolato e meno di impatto è il seguente Misterious, di difficile assimilazione e penalizzato da una produzione non impeccabile. L’idea di base del brano è comunque interessante, in quanto mostra una notevole facilità da parte della band di svariare, all’interno dello stesso pezzo, da riff presi in prestito dal rock, a passaggi più riflessivi e progressive, passando per sfuriate classicamente power.
Ottima invece è la conclusiva Talaria’s Kingdom, grazie a una strofa dinamica ed d’impatto, che esplode poi nel ritornello caratterizzato da piacevoli cori contro cori e dalle immancabili melodie di facile presa. Inoltre il lavoro della chitarra è votato a costruire riff granitici invece che lanciarsi su assoli al fulmicotone, donando maggiore integrità e solidità al brano.

In conclusione, i brani presentati in questo demo fanno ben sperare per il futuro dei Light Emitter Death. C’è indubbiamente da lavorare per quanto riguarda alcune scelte stilistiche come nel caso di Misterious, dove, se da un lato è apprezzabile l’impegno nel cercare di articolare un brano unendo più stili, dall’altro si rischia di avere come risultato più confusione che altro. Questi piccoli accorgimenti, uniti a una produzione che sia all’altezza, potrebbero consegnarci in un prossimo futuro una band davvero interessante.
Teneteli d’occhio!

Roberto “Van Helsing” Gallerani

Tracklist:
1. Into The Unknown
2. We’re Divine
3. Misterious
4. Talaria’s Kingdom

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