Recensione: Window of Soul
Rinchiudere questo demo nel genere sopra indicato è sicuramente restrittivo per un gruppo come gli Engram. Sono pochi i minuti che compongono questa seconda dimostrazione di forza, dopo l’esordio di febbraio 2000 con Social Suicide, ma le ispirazioni si rivelano numerose e ben assimilate: non mancano stacchi propriamente black metal e spunti grindcore. Tuttavia la struttura portata alla luce sembra ancora incompleta, statica, troppo rigida su se stessa e chiusa. Non manca l’opportuna coerenza nella stesura dei quattro pezzi presentati, ma gli unici cambi di programma possono riscontrarsi esclusivamente nelle accelerazioni della batteria, mentre il song writing delle chitarre lascia un pò a desiderare.
In quasi cinque anni di vita, la band di Ascoli Piceno ha visto diversi cambiamenti di formazione al suo interno. I cinque componenti sono in possesso di una buona tecnica e l’esecuzione è senza dubbio indiscutibile, la voce di Adamo è capace di riprodurre linee vocali bassissime in perfetto stile grind mentre i musicisti sono in grado di una buona padronanza dello strumento, nonostante tutto non riesco a trovare momenti di delirio totale come invece potrebbero far intuire i testi. La voce non accenna a lanciarsi in qualcosa di diverso e forse più eccitante, i riff si ripetono spesso indifferenti, la batteria di Giordano è miracolosa, ma da sola non può certo cambiare la mia opinione nei confronti di un gruppo straordinario solo in potenza.
Tutti i brani sono assolutamente accettabili, ma l’unico che ho veramente apprezzato è Window Of Death. Da qualsiasi punto di vista risulta il migliore: la struttura della traccia è contorta e sofferente, i due chitarristi sembrano finalmente opporsi con decisione al minaccioso procedere della batteria ed in chiusura si riapre la ferita provocata all’inizio con un esordio mozzafiato. Precedenza al giro di sei corde in lacrime ed immediatamente la più sensata accelerazione di batteria in questi 17 minuti di promo. L’impatto sonoro è devastante, gli Engram sono ormai un fiore nero pronto a sbocciare.
Andrea’Onirica’Perdichizzi
TrackList:
1. Without Soul
2. Eaten From Inside
3. Window Of Death
4. Revenge