Heavy

Recensione Libro: Unreal Terror …Rules the Night

Di Stefano Ricetti - 13 Giugno 2017 - 12:30
Recensione Libro: Unreal Terror …Rules the Night

Unreal Terror

…Rules the Night

di Klaus Petrovic

166 pagine b/n

ISBN: 9788897389415

Euro 13.00

Crac Edizoni

 

Nuovo parto editoriale in casa Crac Edizioni. E’ la volta degli Unreal Terror di Pescara, combo imprescindibile per poter comprendere appieno le radici dell’Acciaio di casa Nostra.

Non poteva essere altrimenti per un ensemble che ha saputo scrivere pezzi fondamentali dell’epopea heavy metal degli anni Ottanta: “Headbanger”, l’inno “Unreal Terror”, “At the End of Last Chapter” – per lo scrivente l’highlight della loro discografia e “Lucy Cruel”. Cantore delle gesta degli abruzzesi una vecchia triglia del Metallo, Claudio Petrucci meglio conosciuto come Klaus Petrovic, classe ’63, uno con le stimmate dei watt assorbiti in decenni di ascolto e recensioni il quale non si fa mancare nulla in termini di presentazione del prodotto, andando a scomodare un altro personaggio chiave dell’hard’n’heavy italico: Vincenzo “Jamaica” Barone detto “Vinz”, indimenticata colonna della rivista H/M che fu e che tanti metallari assetati di violenza in musica abbeverò dalle sue pagine ogni mese.         

Date le premesse può essere facile arrivare alla conclusione ed infatti Unreal Terror …Rules the Night non delude le attese, nonostante qualche ripetizione di troppo ma dalla sua porta in dote la pressoché mancanza di refusi, cosa non proprio così scontata in questi casi. Le vicissitudini del combo saldamente in mano ancora oggi a Enio Nicolini (Basso), Luciano Palermi (Voce) e Silvio “Spaccalegna” Canzano vengono snocciolate con dovizia di particolari e una sana dose di aneddoti, sin dalla partenza del tutto come “UT”, con testi e cantato in italiano. Ottima l’intuizione di infarcire il racconto, quando necessario, con interventi di prima mano da parte dei vari protagonisti, ad alleggerire la lettura e fornire chicche complementari alle varie vicende narrate. Gli Unreal Terror, notoriamente dei goderecci nel momento in cui mettono le gambe sotto al tavolo, si confermano tali fornendo senza economia retroscena sulle varie abbuffate pantagrueliche che hanno portato a formare sì una band ma soprattutto una “gang“. Evidentemente il potere degli arrosticini sulle sponde del Tirino fece e ancora fa il proprio benefico effetto…

Non di soli ‘Unreal però tratta il volume griffato Crac: per inquadrare al meglio il periodo storico Petrucci man mano sciorina le varie uscite discografiche fondamentali del periodo, anche in ambito italiano, così da fornire l’atmosfera alla quale era soggetto il mood del momento inquadrando oltremodo l’epoca con rimandi nel sociale e nella politica del mondo.                   

Sino al 1989 è un turbinio di avvenimenti in quel di Pescara e dintorni: Enio Nicolini, il portavoce del gruppo si fa un mazzo tanto per spargere, con i metodi di allora – lunghe telefonate, viaggi, presenza ai concerti degli altri, flyer, tape trading, pacchetti spediti in tutta Italia e non solo –  il verbo, supportato appieno da Luciano Palermi. Non da meno Silvio Canzano, un tuttofare in ambito tecnico e pratico in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di inconveniente. Due uscite ufficiali su vinile, “Heavy and Dangerous” del 1985 [ristampato su Cd dalla Minotauro Records nel 2007, qui recensione] e “Hard Incursion” [ristampato su Cd dalla Jolly Roger Records nel 2014 con quattro bonus track, qui recensione] del 1986 bastarono per poter raggiungere traguardi importanti in sede live, condividendo il palco con gli altri Grandi della Musica Dura italiana degli anni Ottanta. Poi nel 1989 lo scioglimento, che all’interno del libro assume caratteristiche struggenti per come è maturato, seguito dalla resurrezione del 2011. Il tutto ben condito da foto, manifesti di concerti, stralci di riviste così da fornire un quadro il più possibile esauriente della parabola artistica dei metaller pescaresi. Gli ultimi due capitoli sono dedicati a “Dicono di Loro”, testimonianze raccolte fra gli addetti ai lavori e i fan o più semplicemente gli amici del gruppo, in attesa spasmodica del nuovo album che si attende uscire sotto l’egida della Jolly Roger Records entro la fine del 2017.     

Attraverso questi decenni d’Acciaio e lacrime altri artisti, musicisti, appassionati e collaboratori hanno contribuito alla storia degli Unreal Terror, a partire da Marius Donati (Mario “The Black” Di Donato) [qui sua intervista], chitarrista sull’Ep dell’85, poi Ben Spinazzola, Giuseppe Continenza, Bruno Sanbenedetto, Simona Passalacqua, Tony Passalacqua, Aldo Minosse Malatesta per chiudere con le due attuali asce Iader Nicolini e Paolo Ponzi.          

Il piacere di leggere un qualcosa di scritto da uno che ne sa e che c’era, come Klaus Petrovic, conferisce ulteriore valore aggiunto al lavoro. Rock On!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti  

 

UNREAL TERROR LIBRO