Truemetal Festival Live Report – Manilla Road

Di Orso Comellini - 22 Luglio 2014 - 19:00
Truemetal Festival Live Report – Manilla Road

 

 

Live Report a cura di Orso Comellini e Fabio Vellata
Foto a cura di Michele Aldeghi

Calano le tenebre sul Legend Club, che nel frattempo è andato riempiendosi creando un’atmosfera rovente su palco e platea, per quella che – senza nulla togliere, ovviamente, a tutte le band che si sono avvicendate tenendo alta la bandiera del Vero Metallo – è senz’altro l’esibizione più attesa della serata. È il turno, infatti, di Sua Maestà Mark “The Shark” Shelton ed i suoi Manilla Road.

Il combo proveniente da Wichita (Kansas), dopo aver passato il pomeriggio tranquillamente tra il pubblico accorso concedendo foto ed autografi (dimostrando un’umiltà fuori dal comune), si presenta sul palco con intento bellicoso mettendo in apertura uno dei propri cavalli di battaglia, “Flaming Metal Systems”, per incendiare gli animi dei presenti. Missione compiuta, verrebbe da dire, mentre Hellroadie annuncia “Masque Of The Red Death By The Hammer Of The Witches”, una sorta di maratona musicale fatta di quattro brani eseguiti senza sosta uno di seguito all’altro. Ottima la prova dei due più recenti acquisti del gruppo: Josh Castillo al basso e Neudi alla batteria. In particolare quest’ultimo è una vera forza della natura e, fatta eccezione per una piccola sbavatura in apertura di concerto, fa impressione per la veemenza con cui molesta il proprio strumento. Unico brano estratto dai più recenti lavori del gruppo è “Only The Brave”, poi è tutto un susseguirsi di veri e propri inni dell’epic metal tutto, come “Open The Gates”, Mystification”, la splendida e dilatata “The Ninth Wave”, “Crystal Logic” o “The Riddle Master”, cantate all’unisono da tutto il pubblico e seguite sempre da scroscianti applausi e sciami di corna al cielo. Particolarmente apprezzabili la suggestiva “Cage Of Mirrors” (da “Metal”, del 1982), in grado di creare un’atmosfera unica dal vivo, e “Necropolis” che arriva persino a scatenare focolai di pogo. Ormai totale l’affiatamento tra il duo Shelton/Patrick ed entrambi sanno benissimo come far crescere a dismisura il livello di coinvolgimento creando un’intesa viscerale con il pubblico, che li ripaga con innumerevoli acclamazioni. Lo show si chiude in maniera adrenalinica con la straripante “Up From The Crypt” e la motörheadiana “Heavy Metal To The World”, che prosciugano le ultime forze residue di un pubblico totalmente appagato.

01. Flaming Metal Systems
02. Masque Of The Red Death
03. Death By The Hammer
04. Hammer Of The Witches
05. Witches Brew
06. Open The Gates
07. Only The Brave
08. Road Of Kings
09. Divine Victim
10. The Ninth Wave
11. Cage Of Mirrors
12. Mystification
13. The Ram
14. The Riddle Master
15. Crystal Logic
16. Necropolis
17. Up From The Crypt
18. Heavy Metal To The World

 

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Le conclusioni. Qualche parola in libertà da parte della redazione…

E così, dopo un’intensa giornata in cui il puro ed incontaminato heavy è stato assoluto protagonista, si è conclusa degnamente la seconda edizione del Truemetal Festival.

Un evento che ricorderemo a lungo e che ci ha offerto moltissime ragioni di soddisfazione. Un’affluenza di pubblico come non ci aspettavamo, contornata dai tanti sguardi fieri di chi il metal lo “vive” con passione. I sorrisi lieti dei numerosi fan che sono accorsi a scapocciare a bordo palco con entusiasmo – a dispetto del caldo sahariano della sala – per essere debitamente ripagati da uno show di grandissimo spessore da parte di tutte le band coinvolte.
I moltissimi amici che ci seguono da tempo e che sono venuti a salutarci al nostro stand per scambiare quattro chiacchiere tra un’esibizione e l’altra.
Per non parlare del calore e dell’affabilità dei musicisti che, fedeli all’atteggiamento più tradizionale che è fondamento assoluto del concetto di “heavy metal”, non hanno tradito nemmeno per un secondo l’ideale di fratellanza che da sempre sottintende un genere di musica che è “uno stile di vita”, concedendosi senza remore di alcun tipo a fan ed appassionati.

In una sola parola, una festa davvero “Truemetal”. Con tanto di Giove Pluvio in versione clemente ed i fulmini in lontananza a significare come “gli dei del Metallo”, fossero in sollucchero per l’omaggio a loro rivolto.

Una festa che non vediamo l’ora di replicare e per la quale non possiamo che inchinarci, ringraziando con tutto il cuore ed il massimo rispetto i musicisti intervenuti, Eagle Promotion e lo staff del Legend Club.
Senza naturalmente dimenticare, i Truemetal fan, eterni adoratori di questa magnifica musica grazie  ai quali, eventi come quello di domenica 20 luglio 2014, non potrebbero mai esistere!