Recensione: Moment Of Weakness

Di Fabio Vellata - 12 Dicembre 2006 - 0:00
Moment Of Weakness
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Anno: 2006
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65

I Dawn Of Silence sono una giovane band svedese formatasi nel 2000 sui banchi di scuola della piccola cittadina di Finspång che giunge, dopo il classico periodo di “gavetta”, al tanto agognato disco d’esordio per la attivissima Metal Heaven.
Da sempre grandi appassionati dei Maiden, i quattro scandinavi hanno trascorso il primo periodo della propria carriera esibendosi come cover band della leggendaria compagine britannica, per poi progressivamente stendere un numero di canzoni proprie sempre più consistente e corposo, che hanno dato origine, prima ad una serie di demo, quindi (quando le speranze sembravano perdute), al contratto discografico ed alla realizzazione del qui presente, primo platter, intitolato ‘Moment Of Weakness’.

Interessante il bagaglio tecnico espresso, così come di assoluto buon livello il bilanciamento e la resa secca e pulita dei suoni (menzione anche per l’ottimo artwork di copertina), ciò che, sfortunatamente, sembra difettare in larghissima parte al volenteroso gruppo nordico è senza dubbio la capacità di dotarsi di un songwriting vario e non troppo derivativo, utile per evitare di smarrirsi tra i flutti beffardi della banalità e della insipidezza.
Un vero peccato, perché le doti sciorinate in parecchie occasioni, accompagnate da un affiatamento notevole, meglio verrebbero esaltate in presenza di una maggiore dose di personalità: i modelli di riferimento sono sin troppo palesi ed ingombranti, tanto da far supporre che il combo ancora non abbia del tutto lasciato da parte i propri trascorsi da cover band.
Iron Maiden in primis, seguiti a ruota da Hammerfall, Nocturnal Rites ed Edguy (primo periodo) sono le muse che costantemente illuminano il cammino dei Dawn Of Silence, influenzandone gran parte dei brani che, praticamente in nessun caso, indugiano in soluzioni che non siano un chiaro ed esplicito rimando a quanto proposto da altre entità musicali in un passato più o meno recente.
Il risultato è un disco accettabile ma dal profilo sostanzialmente mediocre, in cui i pezzi tendono ad assomigliarsi un po’ troppo l’uno all’altro e la sensazione spiacevole di deja-vu è in agguato in ogni nota.

Qualche scampolo di heavy metal godibile e di buona fattura non viene a mancare di certo ed episodi come ‘Midnight’, ‘Fire & Ice’ e ‘Long Time Dead’, cavalcate metalliche di ragionevole impatto (oltre a qualche buon assolo ed intreccio chitarristico) ne sono esempi lampanti, ma è davvero troppo poco al momento per puntare con decisione alla major league del genere proposto.

I Dawn Of Silence appaiono dunque come una band di discreta prospettiva ma ancora acerba ed in cerca di una propria definitiva identità che, attualmente, potrebbe risultare gradita solo ai die hard fans del settore ed a chi non è mai sazio di riascoltare le medesime melodie e gli stessi accordi all’infinito.

Rimandati alla prossima uscita.

Tracklist:

01. Hands Of Fate
02. Out Of Time
03. Point Of No Return
04. Long Time Dead
05. Moment Of Weakness
06. Fire & Ice
07. Misguided Life
08. Midnight
09. Seeker Of Truth
10. Dark Secrets
11. Seven Gates
12. Fear Of Life

Line Up:

Patrik Johansson – Voce / Chitarra
Mats Johansson – Chitarra
Pelle Johansson – Basso
Torbjörn Edqvist – Batteria

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