Recensione: The Mutant Tractor

Di Fabio Vellata - 1 Maggio 2009 - 0:00
The Mutant Tractor
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Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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78

Frankenstein Rooster, ovvero i due quarti dei Burnin’ Dolls in libera uscita su di un progetto interamente strumentale.

Che Raffaello Indri e Camillo Colleluori, rispettivamente chitarra solista e batteria, fossero musicisti di valore, in grado di sostenere il confronto con molti dei più quotati colleghi a livello internazionale, lo si era francamente già capito con una certa sicurezza in occasione di “Courage And Fear”, ottimo demo-album della band “madre”, edito durante lo scorso anno.
Che i due fossero talmente abili dal cimentarsi, insieme ai compagni d’avventura Marco Celotti e Gianmanrco Orsini (chitarra ritmica e basso), in un full lenght alla “Satriani”, dedicato in esclusiva a suoni ed influenze spazianti in uno spettro compreso tra blues, funky, jazz, metal e country, non era invece così tanto scontato.

Loro si definiscono scherzosamente “Agri-Rock”, una delle denominazioni più originali e giocose mai sentite nel riferirsi ad un progetto musicale. Il contenuto del cd tuttavia, è tutt’altro che una burla o un motto di spirito fine a se stesso.
Richiami “bucolici”, che in qualche modo portano alla memoria alcune divagazioni dei Pride And Glory, sono un semplice escamotage per fornire colore ad una proposta artisticamente ineccepibile, giocata su una sana voglia di sperimentare che però mai perde troppo di vista l’intrattenimento e la scorrevolezza.
Data per acquisita la bravura puramente tecnica è, infatti, sempre la capacità nel saper coinvolgere, la discriminante ultima per decretare la riuscita di un album in cui non esiste voce a catturare l’attenzione, ma tutto è basato solo su giochi di suoni e strumenti.

Brani come l’opener “Roosty Pick-head”, funkeggiante e sbarazzina, la ruvida “Cabotron, The Mutant Tractor” e la bizzarra “Ue! Pigno Rettano” (!!!), rendono giustizia ad un repertorio che ha moltissimo da dire e – cogliendo spunti in ogni dove con un atteggiamento innovativo che tanto ricorda l’inventiva dei soliti Satriani, Vai e Gilbert – mettono in luce un background composito e gustosamente vario.
Ma soprattutto, dimostrano la maestria nel passare in rassegna temi tra i più disparati senza lasciare da parte il buon gusto e la forma “canzone”, proprio come i migliori assi della musica solo suonata sanno fare al meglio.

Ottimi duelli tra la coppia d’asce Indri / Celotti, sezione ritmica a prova di bomba, idee di qualità, produzione e confezione impeccabili e molta ironia. Una scoperta piacevole ed un progetto che merita d’essere approfondito ulteriormente in futuro.
Il simpatico “The Mutant Tractor”, debutto del side project Frankestein Rooster insomma, è un’ulteriore conferma del prezioso talento di questo manipolo di artisti nostrani, autentici virtuosi dello strumento ed indubitabile patrimonio della scena italica.

L’Agri-Rock incombe!

Per contatti: raffaello@libero.it

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Tracklist:

01. Roosty Pick Head
02. The Great Frico Boogie
03. Tamarindus Vs Karabina
04. Guitar Tricks
05. Kumò Tidoi
06. Cabotron, The Mutant Tractor
07. John Savoiardo
08. Vetes Robot
09. Marchino e l’Orso
10. Uè! Pigno Rettano

Line Up:

Raffaello Indri – Chitarra
Marco Celotti – Chitarra Ritmica
Gianmarco Orsini – Basso
Camillo Colleluori – Batteria

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