Recensione: To The Core

Di Fabio Vellata - 28 Giugno 2009 - 0:00
To The Core
Band: Vinnie Moore
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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80

Attuale prima chitarra dei britannici UFO, Vinnie Moore vanta una reputazione di grande prestigio ed autorevolezza maturata sin dall’epoca dell’esordio discografico, il seminale Mind’s Eye del 1986. Considerato come uno dei precursori ed artefici della cosiddetta “shredder mania”, filone musicale tutto incentrato sul virtuosisimo e l’abilità tecnica sulle sei corde, Moore può esibire una discografia nutrita e dal notevole spessore artistico, suddivisa tra episodi concepiti in chiave esclusivamente solista e collaborazioni illustri, tra le quali si rimembrano – in epoche passate – quelle con Vicious Rumors, Destruction ed Alice Cooper
.

“To The Core”, settimo solo album, giunge a consolidare una tradizione un po’ decaduta negli ultimi anni, (forse a causa proprio, della militanza negli UFO), riconsegnando alle stampe un prodotto dedicato all’estro ed all’indiscutibile maestria del guitar hero statunitense, assente dalle scene con il proprio nome in copertina sin dalla pubblicazione dell’interessante “Defying Gravity”, datato 2001.
Definire le coordinate stilistiche abbracciate da Moore, potrebbe apparire esercizio d’assoluta facilità e quasi banale, ricollegando le esperienze passate che ne citano il raggio d’azione come tradizionalmente ancorato all’interno del metal neoclassico. Mai come questa volta tuttavia, la gamma di sfumature ed influenze si mostra ampia e variegata, manifestandosi in una ricchezza stilistica capace di garantire fascino e ricercatezza ad un disco comunque diretto e mai troppo elitario, in grado di risultare gradito ai più esigenti appassionati di tecnica chitarristica, così come ai semplici e meno severi fruitori di buona musica.

Passaggi funky, R&B, hip hop e fusion, sono, in effetti, elementi ben riconoscibili che contribuiscono ad arricchire di colori e freschezza una trama molto ben assortita e confezionata.
L’iniziale “Fly”, rivela ad esempio, situazioni del tutto illuminanti e testimoni di questa rinnovata verve creativa. Appoggiata su di un rifferama dal grande ritmo e dal groove trascinante, la melodia si dipana lungo una struttura arricchita da inserti tastieristici semplici quanto efficaci, lasciando poi spazio alle divagazioni dell’elettrica di Moore, ora su note morbide quasi jazzate, ora impegnata in assolo di eccellente fattura e buon gusto.
Filo conduttore dell’intero album, la voglia di accattivare l’uditorio con soluzioni eleganti che ben vadano ad amalgamarsi con la pura tecnica strumentale, è questione comune anche alla successiva “Panic Attack”, concentrato di note esuberanti in cui la tonnellata di riff prodotti dal guitar hero americano si bilancia con melodie mai scontate e suoni di sottofondo dal sicuro effetto scenico.
Ce n’è poi davvero per tutti i gusti, a partire dal Funky e dal Rhytm n’blues dell’interessantissima “Off The Hook”, per proseguire con gli arabeschi orientaleggianti di “Transcendence”, passare alle tonalità Smooth Jazz della sinuosa “Soul Caravan”– canzone dai contorni elegantemente notturni e smussati, in cui fa di tanto in tanto capolino il sensuale suono di un sax – e terminare con l’estiva “Into The Sunset”, traccia che sin dal titolo evoca emozioni solari e colori intensi.
Decisamente ispirate anche la piacevole “Over My Head”, e la rombante “Into The Open Highway”, lungo percorso musicale che – come suggerito dal titolo – su di una base prettamente hard rock confeziona una sorta di “poster” dedicato alla vita on the road.

Riccamente assortito e di inusitato stile, “To The Core” regala undici brani che, aspetto decisamente fuori del comune, poco o nulla hanno in condivisione l’uno con l’altro e si pongono come una sorta di galleria d’affreschi in cui vengono a rappresentarsi sensazioni differenti, accogliendo, come detto, grande ricchezza di temi, ed atmosfere funzionali nel realizzare l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore per l’intera durata del cd.

Unico denominatore comune, l’abilità compositivo-strumentale ed il gusto raffinato del loro creatore, artista di classe assoluta che di certo non necessitava di particolari conferme ma che, grazie ad un album d’indubbio fascino come “To The Core”, consolida la propria fama di maestro del genere cui non si addicono paragoni, offrendo, come non accadeva da qualche tempo, un nuovo saggio d’infinita bravura.

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Tracklist:

01. Fly
02. Panic Attack
03. Off The Hook
04. Transcendence
05. Soul Caravan
06. Jigsaw
07. Remorse
08. Tailspin
09. Over My Head
10. Into The Open Highway
11. Into The Sunset

Line Up:

Vinnie Moore – Chitarre
Van Romaine – Batteria
Tim Lehner – Tastiere
John JD Deservio – Basso

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