Intervista Nailbomb/Cavalera (Max Cavalera)

L’11 Agosto si avvicina e con esso la possibilità di vedere per la prima volta (speriamo non l’ultima) i Nailbomb in Italia. Proprio quei Nailbomb che 30 anni fa, mentre i fratelli Cavalera erano impegnati ad elaborare il complesso Chaos AD, furono una potente valvola di sfogo per Max, amante del metal, del punk e della musica industrial. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’italo-brasiliano Max Cavalera, che ha rimembrato anche gli inizi con i Sepultura e i giorni che hanno dato il via alle innumerevoli avventure musicali del cantante e chitarrista.
Allora, caro Max, i Nailbomb salgono sul palco per la prima volta in assoluto in Italia. Cosa devono aspettarsi i fan dal vostro spettacolo al Rock Planet il prossimo 11 Agosto?
Voglio dire, l’album parla da solo, è senza tempo. Quell’album non è mai… Ha superato la prova del tempo, sai, suona fresco oggi come suonava 30 anni fa! È abrasivo, è ostile, è aggressivo, è veloce, è punk e metal e industrial ed è bello far rivivere quello e c’è tutta una nuova generazione di fan che non ha mai potuto vedere i Nailbomb, soprattutto perché hanno fatto solo due spettacoli negli anni ’90 ed è un disco così buono, uno dei miei dischi preferiti di tutta la mia carriera. Point Blank è di gran lunga una delle cose che preferisco di più tra tutte quelle che ho mai fatto. Perciò abbiamo trovato un gruppo di musicisti underground davvero fighi e sarà fantastico, sarà davvero, davvero figo!
Cosa ricordi dei giorni della registrazione di Point Blank, un’era molto diversa da quella in cui stiamo vivendo oggi?
Un’era molto diversa, ma se guardi agli argomenti, corrispondono tutti a quello che sta succedendo adesso, sai, il che è strano. Penso che l’album sia quasi come profetico, un po’ visionario ma quello che ricordo, sì, niente internet, stavamo ancora comprando i dischi nei negozi (ride), quindi era figo, voglio dire, questo disco è stato fatto in casa mia per la maggior parte: il 90% è stato creato a casa e stavo lavorando a Chaos AD allo stesso tempo. Quindi era come se… Chaos AD era qualcosa che portava molta responsabilità, doveva avere successo commercialmente. Nailbomb era una cosa del tipo «non me ne frega niente, non ci importa se non piace a nessuno, non ce ne frega niente, vogliamo solo fare quello che vogliamo, vogliamo solo divertirci con questo progetto punk metal!». E ho accolto tutto questo, in realtà esso mi ha insegnato molto sulle idee di registrazione in studio, tipo che a volte l’idea migliore è quella che hai avuto così, se continui a lavorare, lavorare,lavorare, uccidi l’idea! Con Nailbomb nasceva tutto così sul momento, ho imparato molto nel fare il disco dei Nailbomb!
Pensi che ci saranno dei piani futuri per qualche attività in studio con il nome Nailbomb?
Al momento, no, sai, non stiamo pensando a quello, ci stiamo concentrando sul tour, siamo molto eccitati per il tour perché anche se è un tour breve, ci sono molti festival fighi e molti spettacoli da headliner davvero fighi, poi posso vedere cosa succede, sai, io non pianifico così a lungo termine: pianifico tipo un mese, due mesi e dopo non so cosa arriverà (ride). Sai, ho così tanti progetti, ma sicuramente questo è uno dei miei album preferiti e non vedo l’ora di suonare questa roba dal vivo, perché, come ho detto, è ostile e lo spettacolo stesso sarà ostile, del tipo che penso che non saremo nemmeno amichevoli, arriveremo arrabbiati (ride) dato che era un tipo di atteggiamento completamente brutale. Il che è fantastico, penso che per questo tipo di musica sia perfetto!
Il prossimo autunno suonerete Chaos AD nella sua interezza, come Cavalera, negli Stati Uniti: pensi che i fan europei avranno la stessa possibilità in futuro di vedere uno spettacolo del genere?
Oh sì, di sicuro, l’anno prossimo! Sai, probabilmente continueremo a fare molti tour ed è divertente quello che stiamo facendo: ho lavorato su entrambi questi dischi 30 anni fa e ora sto facendo il tour di entrambi 30 anni dopo (ride) in due parti diverse del mondo: in America e in Europa! Continueremo a fare tour, che è fantastico, ma non abbiamo piani per ora: sono entrambi progetti molto speciali, li amo entrambi molto, ovviamente. Nailbomb è stato creato in modo specifico con musicisti underground che abbiamo selezionato personalmente. Cavalera sono già un’istituzione, alla gente piace quello che stiamo facendo con le ri-registrazioni di Bestial Devastation, Morbid Visions e Schizophrenia. Chaos AD è un disco imponente, è un disco enorme e pure lo spettacolo dal vivo sarà molto grande, stiamo preparando alcune cose speciali anche per gli spettacoli dal vivo che sicuramente arriveranno in Europa l’anno prossimo.
Che tipo di emozioni hai provato mentre ri-registravi le prime tre uscite dei Sepultura?
Sai, la sfida maggiore era catturare lo spirito – con quelle ri-registrazioni – dell’originale, perché l’originale è brutale, ma registrato male: c’erano problemi con studi di merda e nessuna esperienza, ora abbiamo un buono studio ed esperienza, ma sai, devi avere la mentalità dell’aggressività. L’aggressività deve esserci, ti dirò persino che per me Schizophrenia suona ancora più aggressivo dell’originale, la ri-registrazione penso sia un po’ più veloce e suona come si deve. L’abbiamo tenuto sporco e aggressivo e penso che sia quello che piace alla gente, sai, non l’abbiamo ripulito, non abbiamo cercato di essere troppo eleganti, non puoi essere troppo elegante, devi mantenerlo sporco, cattivo e aggressivo e l’abbiamo fatto! Penso che sia per questo che la gente lo apprezzi. Ricordi… Molti ricordi, perché era così figo essere parte di tutto quello, 40 anni fa! Aver fatto quelle canzoni ed essre riusciti a ri-registrarle e ora la gente in realtà riesce a sentire i riff, perché i riff erano sepolti nell’originale! Non riuscivi davvero a sentire i riff sepolti dalla cattiva produzione ed ora puoi sentirli! Tipo, stavo ascoltando Morbid Visions e ‘War’: puoi sentire tutti i riff di War, che è una grande canzone! Sono così felice che la gente riesca a sentire tutto ora e sono felice che piacciano le ri-registrazioni, a molta gente piacciono davvero!
Quali sono i tuoi migliori e peggiori ricordi dei primi giorni dei Sepultura e della scena di allora, molto diversa da adesso?
Sì, il ricordo peggiore è niente soldi: non avevo soldi, attrezzatura di merda, nei primi primissimi giorni usavamo un amplificatore al quale collegavamo cinque cose e stava per scoppiare (ride)! Poi abbiamo fatto un sacco di follie: andavamo a spettacoli pop e mi buttavano su un palco, saltavo e afferravo il microfono, lo rubavo dalle band pop che suonavano! Tutto questo genere di pazzie e i bei ricordi sono il divertimento di essere parte di qualcosa di speciale, parte di qualcosa di molto unico anche se non era popolare, non c’erano migliaia e migliaia di persone a cui piaceva, eravamo solo noi e un gruppo di persone. Eravamo parte di qualcosa in cui credevamo ed era figo essere questa band di barbari fuori dalla società, era figo!
Fuori dalla scena heavy metal, cosa pensi della scena Tropicàlia in Brasile? Considero, per esempio, Tom Zé un vero genio che tutto il mondo dovrebbe conoscere.
Sì, sì, mi piacciono molto i ragazzi della vecchia scuola, sai, ho incontrato alcuni di loro. Per me, oltre a Tom Zé, c’è roba davvero buona al nord, ad esempio il maracatu, un sacco di grande musica percussiva, gli Olodum e roba del genere. È davvero figo. È un paese grande, ci molti aspetti diversi della musica che puoi esplorare. Ma sì, sai, non l’ascolto tutto il tempo. Mi piace anche la scena musicale brasiliana degli anni ’80, specialmente la scena rock degli anni ’80 che era davvero figa perché penso che le band stessero cercando di essere un po’ come gli U2. Ma il modo brasiliano di copiare lo stile U2 ha creato qualcosa (ride) di davvero, davvero figo e melodico, come Legião Urbana e Plebe Rude, Os Paralamas do Sucesso, quelle band erano fighe. Mi piace ascoltare la scena rock degli anni ’80.
Quali sono i tuoi ricordi personali più cari legati all’Italia?
Beh, molti grandi spettacoli, ovviamente, così tanti grandi spettacoli che abbiamo fatto. Ricordo di aver suonato a Venezia la prima volta con i Soulfly, è stato fantastico! Molti, molti festival, penso che fosse davvero figo. Solo un anno fa, penso che fosse due anni fa, abbiamo suonato ad un festival con… Era un po’ fuori, non riesco a ricordare il nome della città ma il promoter era Max, sai, Mad Max con la cresta (ride) che porta tutte quelle band tutto il tempo? E sì, sì, in parte sono italiano anch’io, da parte di mio padre, dell’essere un Cavalera, quindi mi piace sempre venire in Italia e suonare: è sempre fantastico, riesco a parlare un po’ di italiano e gli spettacoli sono sempre davvero, davvero buoni, davvero un buon pubblico, buon cibo, buona pasta! Penso che nel complesso la mia esperienza con l’Italia sia stata vissuta anche da bambino, sai, perché sono stato battezzato in Vaticano! Da piccolo, quando avevo nove anni, mio padre mi portò in Vaticano, era un ambasciatore d’Italia in Brasile e aveva alcuni contatti: trovò un modo per farmi battezzare dentro il Vaticano, il che è piuttosto fottutamente pazzo! Ciò che ho vissuto dagli otto anni, prima dell’heavy metal, è che mi stavo già connettendo con tutte queste cose pazze quindi sì, ho una grande storia che mi lega all’Italia e ovviamente amo il calcio!
Ci sono connessioni col Brasile…
Sì, sai, ero alla finale negli Stati Uniti quando il Brasile ha battuto l’Italia e voi ragazzi avete tirato un brutto rigore e dunque abbiamo vinto noi ai rigori. Ma sai, è bello, amo il calcio e la sua cultura, in Europa specialmente: la cultura del calcio in Europa è fantastica, è così figa da quelle parti!
Quale messaggio e saluto finali invieresti ai tuoi fan italiani e un invito ad unirsi a voi al Rock Planet il prossimo 11 Agosto?
Sì, amico, per tutti i fan italiani che vogliono vedere della roba pazza, Nailbomb è per voi! Venite a fare festa con noi, venite a sentire la roba più pesante che abbia mai fatto, aggressiva, brutale, industrial punk metal, 11 agosto, amico, tutti sono invitati, tutta l’Italia, tutto il paese è invitato, forza (ride)!