Deep Purple: Ian Gillan, “Non siamo come una famiglia”

In occasione di un’intervista dello scorso 11 settembre con Third Age Trust, che sostiene le oltre 1.000 organizzazioni benefiche degli U3A nel Regno Unito, al cantante dei Deep Purple Ian Gillan è stato chiesto se lui e i suoi compagni di band fossero “come una famiglia“.
Lui ha risposto:
No… [Ride] Socialmente, i Deep Purple sono… voglio dire, se ci fosse un pianeta con cinque regioni polari, si chiamerebbe Deep Purple. Siamo tutti così diversi: socialmente, politicamente e in generale anche come atteggiamento. E credo che il motivo per cui ci amiamo così tanto, quando lavoriamo, sia perché tutti scendiamo a compromessi per il bene comune, solo per fare musica. Quindi siamo una band molto felice, quando siamo in tour. Ma devo essere sincero, una volta finito il tour… l’anno scorso ho fatto le valigie a maggio e abbiamo finito il tour a novembre. Però quando torni a casa, nessuno manda e-mail o telefona agli altri. Continuiamo una vita diversa e non vedrò quei ragazzi finché non torneremo in tour o faremo le prove. Ci divertiamo moltissimo in studio, e questo è bello.
Alla domanda se i Deep Purple abbiano intenzione di tornare presto in tour, Gillan, che ha compiuto 80 anni ad agosto, ha risposto:
L’anno prossimo si andrà da aprile a novembre, iniziando dall’Estremo Oriente o forse dal Sud America. Poi maggio e giugno, la stagione dei festival europei. Luglio e agosto saremo nel Nord America, credo probabilmente in Canada, Stati Uniti e forse in Messico. E poi settembre, ottobre e novembre sarà il tour nelle arene in Europa: a Nord, a Sud, a Est e a Ovest. Ho perso il conto di quanti mesi siano, ma sono parecchi.