Vario

Bai Bang (Diddi Kastenholt)

Di Fabio Vellata - 27 Luglio 2014 - 13:54
Bai Bang (Diddi Kastenholt)

 

Intervista a cura di Fabio Vellata

Ciao Diddi! Prima di ogni cosa, un caloroso benvenuto su Truemetal. Dopo tanti anni di militanza, è un vero piacere poterti ospitare sulle nostre pagine per la prima volta!
Ovviamente però, il vostro è un nome che non è di certo sconosciuto agli hard rock fan italiani. Proprio il mese scorso, infatti, siete stati protagonisti di un live show dalle nostre parti. Com’è andata?

Ciao Fabio! Grazie davvero per averci ospitato!
In effetti siamo stati in Italia già parecchie volte ed è sempre stato molto bello, esattamente come in quest’ultima occasione: locali molto accoglienti ed un’audience composta da fan molto calorosi e gentili. Ci siamo fatti davvero molti nuovi amici dalle tue parti!
Davvero bello, tanto che non vediamo l’ora di tornarci appena possibile…poi beh, anche per un altro valido motivo; il cibo ed il vino! Straordinari…

Insomma, arrivate dalla Svezia che, davvero, è ad oggi uno dei posti migliori – in Europa e forse nel mondo – in cui fare rock. Tuttavia, avete avuto difficoltà nell’imporvi agli inizi e come è nata l’insana passione per l’hard rock?

È partito tutto ascoltando i Black Sabbath. Ma pure un sacco di band e artisti glam come Marc Bolan/T Rex, Sweet, Kiss e tanti altri. Ci furono, ovviamente, alcune difficoltà agli inizi: i giornalisti pretendevano che fossimo più selvaggi e sporchi – diciamo punk – di quanto non fossimo in realtà…ma non ci siamo lasciati convincere ed abbiamo fatto come volevamo. E ti dirò, ne sono davvero felice.
Un bel po’ di band che si sono piegate al volere di magazine e giornali oggi non sono nemmeno più in circolazione…

Com’è al momento l’audience rock in Svezia? Ci sono buone possibilità per suonare dal vivo oppure come accade in Italia, è sempre più complicato trovare posti validi in cui proporre la propria musica invece delle solite cover di artisti più famosi?

La Svezia da questo punto di vista è grande! Ci sono moltissimi ottimi club ed una valanga di buone band. Certo, la competizione è notevole, ma riusciamo sempre ad ottenere qualche data di qualità anche in patria. Ed il pubblico è altrettanto caloroso e ricettivo.

Mi parlavi prima di come hai iniziato e quali sono stati i tuoi primi ascolti. Quali quindi, le influenze che attualmente identifichi come prioritarie nel sound dei Bai Bang?

Come dicevo, Marc Bolan e i T.Rex sono stati la prima grande ispirazione. Poi, senza dubbio, i miei artisti preferiti: Def Leppard, Aerosmith, Bon Jovi e Nickelback!

Parliamo un po’ del vostro ultimo album, uscito ormai da parecchio (nel 2013). Senza dubbio un buonissimo highlight dello scorso anno. Come lo hanno accolto fan e media?

Con “All Around The World” abbiamo ricevuto le migliori recensioni di sempre da giornali e magazine. Direi quindi che l’accoglienza è stata ottima…i fan poi, ai nostri concerti mostrano di conoscerne molto bene le canzoni, per cui non posso che essere soddisfatto. Io stesso ad ogni modo, penso sia un ottimo album…

Certo è che, per fortuna, la vostra componente “anni ottanta” è sempre ben udibile…

A dire il vero però, non lo facciamo apposta. Voglio dire, non scriviamo i pezzi con l’esatto intento di suonare “eighties”. In realtà è una cosa che accade quasi da sola. Cerchiamo sempre di comporre brani che abbiano grandi hookline e belle melodie, E questo è quanto!

Anche i vostri stessi brani non sono mai troppo lunghi. Proprio in sede di songwriting come operate?

Sono personalmente convinto che tre minuti siano più che sufficienti per dire quel che serve. Quando inizio a scrivere, prima di tutto vado alla ricerca di una melodia che catturi l’attenzione. E da lì parto per costruire tutto il resto. A volte ho qualche parola che mi ronza per la testa: può essere un testo intero o solo qualche sciocchezza che non significa nulla. Ma anche quello mi aiuta ad ottenere la melodia di base….

Salto indietro nel tempo. Cosa vedi di diverso tra gli esordi ed oggi?

Un sacco di cose. Internet soprattutto: buonissimo per diffondere la musica. Poi il tempo in studio e gli stessi studi di registrazione. Oggi per fortuna, non c’è più bisogno di andare in qualche posto enorme e dispendioso per incidere un album. E questo è senza dubbio davvero ottimo!

E se potessi cambiare qualcosa del tuo passato artistico? Magari un dettaglio che avrebbe potuto garantirvi maggior successo?

Oh, domanda complicatissima…forse avere una label migliore agli inizi avrebbe giovato…
Ci consoliamo con quella attuale, davvero competente, che ci accompagna sin da “Are You Ready” del 2009…

E del music business e dell’industria musicale in genere?

Difficile di nuovo. Magari limiterei i download…che però, d’altro canto, sono comunque un buon mezzo di diffusione!

Suppongo a questo punto che un nuovo album sia in preparazione. Puoi darci qualche indizio su come sarà? Qualche sorpresa?

Hmmmm al momento siamo focalizzati sul songwriting…ci saranno le solite parti accattivanti, riff e buone melodie. Non posso ancora dirti se ci saranno sorprese e come suonerà una volta completato…
Attenderò e vedremo…

Visto che parlavamo di grandi gruppi svedesi o comunque nordici, dammi un commento veloce su qualche tuo collega…
Ad esempio I The Poodles…

Ragazzi eccellenti. Li conosco bene, abbiamo fatto qualche show insieme ed hanno delle canzoni davvero valide!

H.E.A.T.?

Conosco anche loro per via di qualche concerto in cui abbiamo condiviso il palco. Anche loro sono davvero grandi ed hanno delle canzoni molto, molto buone…

Gli ormai disciolti Wig Wam?

Beh, avevano dei brani notevoli…

Lordi?

Sono un caso particolare. Divertenti da vedere, però in grado di mettere insieme buone hookline ed ottime canzoni…

La storia. Gli Stage Dolls?

Un grandissima ed unica band…

Vabbè, potrei chiederti mille cose ma andremmo troppo per le lunghe.
Ti auguro un eccellente proseguimento e spero di vederti presto ancora in Italia. Puoi concludere come vuoi!

Grazie infinite davvero! Aggiungo solo che non vedo l’ora di ritornare a suonare nuovamente per i nostri fan italiani. Nel frattempo divertitevi ed ascoltate del buon rock n’roll!

———————————————————–

Discografia Bai Bang:

– Enemy Lines (CD 1988)
– Cop to Con (CD 1991)
– Ridin’ High (CD 1996)
– Attitude (CD 2000)
– Best Of (Compilation 2005)
– Are You Ready (CD 2009)
– Livin’ My Dream (CD 2011)
– All Around the World (CD 2013)   

Sito Ufficiale Bai Bang
Pagina Facebook