Thrash

Band iraniana condannata a 14 anni di prigione e 74 frustate per aver suonato Metal

Di Davide Sciaky - 9 Luglio 2019 - 19:40
Band iraniana condannata a 14 anni di prigione e 74 frustate per aver suonato Metal

Tempo fa avevamo riportato la notizia dell’arresto dei Confess, duo iraniano formato da Nikan “Siyanor” Khosravi e Arash “Chemical” Ilkhani, imprigionati per aver suonato Metal.
I due erano stati arrestati a novembre 2015 con le accuse di blasfemia, propaganda contro il sistema, fondazione e gestione illegale di etichetta musicale che promuove musica considerata satanica, scrittura di testi anti-religiosi, atei, politici e anarchici, interviste con stazioni radio straniere proibite e rischiavano la pena capitale.

Nel 2017 Siyanor e Chemical erano riusciti a pagare la cauzione di 30.000$ a testa e a fuggire dall’Iran, trovando asilo politico in Norvegia.

In un recente sviluppo, Siyanor ha rivelato a Metal Injection che i giudici hanno deciso la pena per i musicisti: Khosravi è stato condannato a 12 anni e mezzo di prigione e a 74 frustate. Ilkhani, inizialmente condannato a 6 anni di prigione, ha ricevuto una riduzione della condanna a due anni.

Dopo aver lasciato l’Iran riuscendo ad evitare la pena, i Confess stanno continuando a produrre musica.
Recentemente hanno pubblicato un singolo intitolato ‘Evin‘, dal nome della prigione dove sono stati rinchiusi durate il primo arresto, uno dei carceri più duri dell’Iran.
La band pubblicherà prossimamente l’album “Revenge at All Costs” scritto nel 2016/17 mentre il duo affrontava il primo processo.