Black Sabbath: le ultime parole di Ozzy Osbourne a Tony Iommi, “E’ andata bene, eh?”

In un’intervista condotta ieri da ITV, Tony Iommi ha parlato della scomparsa di Ozzy Osbourne:
È stato uno shock per noi. Voglio dire, quando l’ho saputo ieri, non riuscivo a crederci. Ho pensato: ‘Non può essere’. Avevo ricevuto un suo messaggio solo il giorno prima. Non sembrava possibile, è surreale. E davvero non riuscivo a crederci. E durante la notte ho iniziato a pensarci: ‘Dio, sto sognando tutto questo? Ma come ho detto prima, non sembrava stare bene durante le prove.
Penso che abbia resistito solo per fare quello concerto. Credo davvero – e ne ho parlato con Geezer ieri sera – che abbia resistito per farlo, e subito dopo averlo fatto, ha detto addio ai fan. E quella è stata la fine, davvero.
Penso che avesse in mente qualcosa del tipo: ‘Beh, questa sarà l’ultima cosa che farò’. Se pensasse di morire o cosa, non lo so. Ma voleva davvero farlo ed era determinato a farlo. E, onestamente, ce l’ha fatta.
Parlando di cosa pensasse Ozzy del concerto finale, Back to the Beginning, Iommi ha detto:
[Dopo lo show] lui è andato nel suo camerino, io nel mio, Geez nel suo e così via. Poi è venuto da noi. È venuto, prima di andarsene, sulla sedia a rotelle che lo aveva portato lì per salutarci e fare una chiacchierata. E sembrava stare bene. Si era divertito. E ha detto: ‘Oh, è andata bene, eh?’. Io ho risposto: ‘Sì, è andata bene’.
Ma come ho detto, quando ho ricevuto il suo messaggio l’altro ieri in cui diceva che era stanco e che non aveva davvero energie ho pensato: ‘Oh, cielo’. Perché chiaramente era stata molto dura per lui suonare con tutti i problemi che aveva.
E lo vedevamo durante le prove. Non volevamo che fosse presente tutti i giorni alle prove, perché era troppo per lui. Non sarebbe riuscito a reggerlo. Quindi lo portavano lì, lui si sedeva e cantava qualche canzone, poi chiacchieravamo ricordando il passato, ridevamo un po’ e poi se ne andava. Ed è più o meno quello che abbiamo fatto, in realtà.Ma il concerto era per lui, e per noi, un modo di dire addio, perché anche i Sabbath stavano dicendo addio. E’ stata la fine della band, e non torneremo mai più. [E’ stato anche per] avere Bill alla batteria con noi dopo tutti questi anni, dopo 20 anni che non suonavamo con lui. Non riesco a credere che siano passati 20 anni, ad essere sincero.
Penso che Ozzy fosse commosso e anche frustrato, perché voleva alzarsi. Si vedeva che stava cercando di alzarsi. Ma sì, quel concerto significava tutto per lui. Questo è ciò per cui abbiamo lavorato, per quel grande finale in cui lui, e noi, potessimo vedere tutte le persone che erano venute per lui, e chiudere in questo modo. Ma non ci aspettavamo che la fine sarebbe arrivata così in fretta per Ozz. Non ci aspettavamo che se ne andasse così in fretta, davvero. Beh, non ci aspettavamo che se ne andasse del tutto. Quindi è stato uno shock.
Quando l’intervistatrice gli ha chiesto come ricorderà Ozzy, il chitarrista ha risposto:
Oddio, ci conosciamo da così tanto. Io lo conosco da prima di tutti gli altri, perché andavamo nella stessa scuola.
E’ sempre stato divertente, Ozzy era Ozzy e non ci sarà mai più uno come lui. Era una persona speciale, una persona che dice quello che pensa [ride] tante volte gli ho detto, “Non dire niente” [ride], ma ovviamente lo faceva lo stesso.
Era divertente, davvero divertente.
Ci divertivamo anche sul palco, pur prendendo sul serio la musica, veniva da me e faceva facce buffe per farmi ridere, poi faceva lo stesso da Geezer.
Lui era così, era uno showman.