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Intervista Edguy (Tobias “Eggi” Exxel)

Di Luca Montini - 25 Maggio 2014 - 17:00
Intervista Edguy (Tobias “Eggi” Exxel)

Space Police – Defenders of the Crown” è uscito già da qualche tempo, ma dovremo aspettare ancora alcuni mesi per incontrare dal vivo in Italia i folli Edguy, accompagnati dagli Unisonic. Nel frattempo, abbiamo intervistato per voi il bassista della band, Tobias “Eggi” Exxel, che con grande simpatia e loquacità ci ha parlato della band, dell’ultimo disco e del tour.

 

Ciao Tobias e benvenuto su Truemetal.it: è un grande piacere avervi di nuovo sulle le nostre pagine. Parliamo della storia degli Edguy: 20 anni di carriera, (quasi) sempre la stessa line-up. Ci puoi rivelare il segreto della vostra amicizia?

Oh si, siamo veramente orgogliosi di ciò. Vent’anni sono un lunghissimo periodo e sono circa diciassette anni senza cambi di line-up; e continuiamo ad andare avanti ancora così. È bello ripensare a quando, nel 1998, durante il nostro primo tour con gli Iron Savior, che tra l’altro ci ha portati a Biella/Milano per la prima volta, abbiamo fatto TUTTO da soli, contando solo su noi stessi. Guidando il nostro piccolo bus, durante la notte. Ci organizzavamo così: in tre di noi potevano dormire un po’, uno guidava ed un altro ancora (quella era la persona più importante) era responsabile di tenere il guidatore sveglio parlando e parlando. Se attraversi incolume queste esperienze e stai ancora assieme agli altri, significa che puoi starci assieme per sempre!
Sappiamo che non ci sono così tante band là fuori che riescono a preservare la stessa line-up per così tanto tempo, ma speriamo di essere di buon esempio, perché è sempre importante parlare, discutere e lottare per questa unità in una band, come in amicizia ed ovviamente in famiglia! Pensateci!
Inoltre sono sicuro che se faceste la stessa domanda ad ogni membro della band avreste una differente risposta per ognuno. Quando siamo rinchiusi in sala prove iniziamo a lavorare sulle prime idee di canzoni, suonandole ripetutamente, provando, sbagliando, provando ancora, cambiando, discutendo, argomentando, lottando, chiamando l’ambulanza… ognuno ha le proprie band preferite, da un lato abbiamo gusti musicali molto diversi l’uno dall’altro ma d’altro canto abbiamo la stessa attitudine filosofica che si riflette in ogni nuovo disco degli Edguy. Potete immaginare quante discussioni dobbiamo affrontare, considerate le divergenze, quando vanno decise parti o intere canzoni. Per fortuna ad oggi non è mai stato necessario chiamare l’albulanza! Musicalmente amiamo tutti band come Maiden, Aerosmith, Scorpions, Helloween, Deep Purple… ed il mio ruolo è contrabbandare lì dentro un po’ di influenze stile Slayer o Metallica nel sound, ma per favore non rivelatelo mai ai miei colleghi della band!!

Come mai avete scelto due titoli differenti per quest’album? Sono i due concetti di “Space Police” e “Defenders of the Crown” legati in qualche modo?

Dunque, il nome intero dell’album è “Space Police – Defenders of the Crown”. Due titoli, due significati… e ad essere onesti, diciamo che abbiamo amato entrambi i titoli fin da subito e che non riuscivamo a prendere una decisione, pertanto abbiamo pensato che saremmo potuti essere la prima band che realizza UN disco con DUE titoli.
Sul serio, tornando ai temi, “Space Police” parla delle noiose regole dovunque e per qualsiasi cosa tu voglia fare. Anche in questi tempi sulla scena heavy metal, abbiamo la sensazione che (almeno) alcune persone scrivano delle regole: come l’heavy metal dev’essere cosicché esso possa esser considerato “vero” o “reale”, pertanto non “happy” metal come quello che propongono gli Edguy.
Abbiamo pensato che se fossimo riusciti a fuggire nello spazio, non ci sarebbero state regole di nessun genere: niente gravità, niente confini, niente di niente. Ma nella nostra piccola storia, subito arriva fuori dal nulla il poliziotto spaziale dicendo “Freeze!” [mani in alto]. Ad ogni modo non ce ne frega un ca**o di ciò e facciamo come ci pare, sia sulla terra che nello spazio. Il significato del secondo titolo è come difendere la corona del nostro “genere” di metal. Sarà il nostro inno, presumo. Davvero amo da impazzire la linea di doppia cassa. Alla fine il messaggio è semplice: sii te stesso e fallo come preferisci, non come gli altri vorrebbero da te.

Da dove avete attinto l’ispirazione per il concept del poliziotto spaziale che possiamo vedere nell’artwork?

Come puoi vedere nel nostro bellissimo artwork, c’è un poliziotto spaziale: non saprai mai se riuscirà a sopravvivere ai prossimi venti secondi, poiché egli sembra essere così concentrato ed impegnato a fare il figo di fronte alla camera per una bella foto, sapendo di essere il protagonista della nuova cover degli Edguy, mentre non si accorge neppure della presenza di un mostro spaziale che si sta avvicinando alle sue spalle per farsi una scorpacciata del povero compagno poliziotto! Triste destino, ma si sa… è la vita!

Parliamo delle canzoni un po’ più in generale: ce n’è qualcuna che preferisci sulle altre? Magari qualcuna che riveste qualche significato particolare per te?

Molte di esse, ma ne menziono solo due: adoro “Sabre & Torch”, perché è un pezzo pesante con un basso oscuro e raccapricciante. Un’altra da menzionare è “Lavatory Love Machine” da “Hellfire Club”, perché un giorno voglio davvero fare sesso con una bella hostess durante un lungo volo in aereo, in tour. Una fantasia davvero interessante! Durante la data che seguirà la suonerò sicuramente molto più veloce, cosicché la gente capirà che il sogno è divenuto realtà!

In quest’album c’è un ritorno evidente alla doppia cassa, come I “vecchi” Edguy del passato. Come mai questa scelta?

Sono molto orgoglioso di quest’album, specialmente perché è molto più pesante dei precedenti. “Hellfire Club” è stato il più pesante fino ad oggi. In qualche modo questi due album sono simili ed in qualche altro non lo sono. Non voglio analizzare ciò molto in profondità. Lasciamo che siano le opinioni dei fan a giudicare. Semplicemente basta farsi un giro sul nostro sito; abbiamo rilasciato il primo lyric video dell’opening track “Sabre & Torch”, gran pezzo. Da una parte era mio desiderio personale prendere una strada più pesante, cosa che ho già premesso nel nostro primissimo meeting, quando abbiamo iniziato a mettere assieme le idee. D’altra parte non puoi davvero pianificare a priori questo genere di cose. Avviene in maniera naturale, quando le idee ed i riff di chitarra si adattano ad un sound più pesante. Ha funzionato bene e ci siamo divertiti, anche se è stato davvero un lavoro duro produrre quest’album! Non vedo l’ora di suonare in Italia, ma purtroppo dovremo attendere fino a settembre. Suoneremo finalmente di nuovo a Roma, l’ultima volta era più o meno il 1999 ed amo davvero tanto questa città! Ovviamente saremo anche a Milano, come facciamo sempre in tour… controllate le date!

In “Space Police” c’è una curiosa sezione in falsetto. Da dove avete tratto ispirazione?

Penso che sia principalmente ispirata maggiormente ai vecchi, tremendi film fantascientifici degli anni sessanta o settanta, in cui comparivano mostri molto brutti e goffi in curiosi costumi e con suoni tremendi. Mi spaventavano molto, molto di più di tutti i moderni mostri hi-tech, quelli che puoi vedere oggi al cinema. Se vedessi un alieno verde che esce dall’angolo, cantando quel tipo di falsetto, sono certo che fuggirei come un pazzo per sopravvivere!

Perché avete piazzato un brano in tedesco come “Rock Me Amadeus”, cover di Falco?

Quando primariamente abbiamo avuto quest’idea, non pensavamo davvero che avrebbe funzionato. Era un’idea così, solo per divertirci, e come sappiamo sono le idee più divertenti ad essere migliori alla fine! È qualcosa di davvero speciale, perché nessun altro ha mai osato replicare questo pezzo in una band heavy metal. Falco è semplicemente “oltre” ogni categorizzazione e per questo è stata una vera sfida per noi suonare questo pezzo. Di nuovo, questo è sicuramente un caso per i poliziotti spaziali, perché non è affatto comune per una band metal lavorare su una simile traccia. Spero che vi diverta! Tobi ha fatto un gran lavoro cantando in tedesco. Ok, non è proprio tedesco, ma austriaco, che è una sorta di lingua straniera anche per noi, ahahaah. No, sto scherzando. Non sono nella posizione di riderci su: mia mamma è di Bolzano, in Sud Tirolo. Così la mia famiglia parla per così dire tirolese, né austriaco né tedesco, quindi amo questa “lingua straniera” dal profondo del mio cuore.

Durante questi anni avete viaggiato con molti musicisti professionisti. C’è una qualche amicizia della quale sei particolarmente orgoglioso?

Si abbiamo lavorato con persone davvero straordinarie in questi anni, come Michael Kiske, Hansi Kürsch, Mille Petrozza ed abbiamo potuto conoscere ancora più personaggi durante il tour, come Scorpions, Gamma Ray, Deep Purple, Iron Maiden, Kreator, giusto per menzionarne alcuni. Inoltre ho lavorato per esempio con Kai Hansen, col quale ho suonato il basso per I Gamma Ray quando Dirk Schächter si trovava all’ospedale. Ho suonato anche con i Blind Guardian in un tour sudafricano, e lavorato con Marco Mendoza degli Whitesnake. Sono nate delle grandi amicizie ed ovviamente ci piace fare una visita l’uno al concerto dell’altro quando suoniamo dalle parti delle nostre case per prenderci una birra durante I festival… specialmente con Marcus Großkopf degli Helloween e Peter Schorowsky dei Die Boehsen Onkelz col quale ho fatto un grande album punk rock “Dreck und Seelenbrokat” del 2012. Date un’occhiata ai nostri video “Nachschlag” e “Nur noch’n Tag”!

Se potessi guardare indietro alla tua carriera, quale album faresti esattamente allo stesso modo e quale cancelleresti dalla tua discografia?

Farei sempre “Hellfire Club” esattamente allo stesso modo. Ed ovviamente anche il recente “Space Police”, ma è successo solo qualche mese fa, ahaha! Non c’è neppure un solo album che cancellerei dalla mia vita, neppure album prima degli Edguy con la mia vecchia band Squealer, “Wrong Time Wrong Place”, che amo davvero ed al quale mi connettono grandi memorie. Tutti gli album sono come fotografie nel tempo e mi aiutano o ci aiutano a rendere possibile ciò che siamo ora!

Riguardo il prossimo tour degli Edguy? Non vediamo l’ora di un nuovo concerto!

Date un’occhiata al nostro sito, le date sono già uscite e non sono bravo nel ricordarle tutte in anticipo; per quanto posso ricordarmi concentrandomi saremo a Roma e Milano il 6 ed il 7 ottobre. Non vedo l’ora di incontrarvi in tour! Voleremo con voi attraverso spazio e tempo nella nostra navicella spaziale. Atterreremo al centro di Roma e Milano e vi sembrerà tutto normale, come se fosse sempre stata lì, non vi accorgerete neppure di essere in una navicella. Appena lo show inizierà, sentirete vibrazioni talmente forti che ci faranno decollare: un viaggio attraverso la Via Lattea e ritorno! Non ci saranno limiti temporali e non dovrete preoccuparvi dei poliziotti spaziali! Ci vediamo presto!!

Grazie ancora, a presto!

Intervista a cura di Luca “Montsteen” Montini